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rassegan stampa: RISCHIAMO UN ULTERIORE ESODO DALLE CAMPAGNE CON IL NUOVO PAC
- Subject: rassegan stampa: RISCHIAMO UN ULTERIORE ESODO DALLE CAMPAGNE CON IL NUOVO PAC
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Mon, 19 Jul 2004 11:36:16 +0200
Sul problema della nuova P.A.C. vi giriamo il comunicato pervenutoci dal capogruppo, alla regione Umbria, di Rifondazione. ------------ RISCHIAMO UN ULTERIORE ESODO DALLE CAMPAGNE CON IL NUOVO PAC DEL GOVERNO" - STEFANO VINTI PARLA DI OCCASIONE PERSA PER L'AGRICOLTURA (Perugia) Acs, 16 luglio 2004 - Con la riforma di medio termine della Pac che centralizza di nuovo gli interventi in agricoltura, emarginando le Regioni, si rischia di segnare una svolta negativa ed irreversibile dell' agricoltura italiana. "Con questa riforma gli agricoltori infatti percepiranno contributi, in una unica soluzione annuale per i prossimi quindici anni, anche senza produrre, lasciando i terreni incolti e svincolando i contributi rispetto a cosa si produce". In una nota, il capogruppo di Rifondazione Stefano Vinti ricorda che l'aiuto comunitario si svincola quindi dalle produzioni e dal lavoro e entra a far parte della rendita agraria dei conduttori del fondo o dei titolari delle quote di produzione. "Questa riforma si presentava come una grande svolta storica e ambientalista sia perché vincolava gli aiuti all'ecosostenibilità delle produzioni, sia perchè doveva riservare grandi risorse alle politiche agricole regionali per le azioni strutturali del settore primario tese alla qualità, alla tracciabilità e all'ecocompatibilità. Ogni giorno di più la riforma appare per quello che è in realtà: un perfezionamento dei processi agricoli liberisti tenacemente perseguiti nel settore in questo ventennio. La nuova Pac sostenuta dal governo perfeziona il processo di finanziarizzazione dei processi alimentari, ripropone il cibo come una merce, occasione di profitti". Secondo Vinti le scelte in atto avranno un enorme impatto nel breve periodo sull'intero comparto agricolo e alimentare italiano, sull' occupazione e sulla gestione del territorio, e non meno sul piano ambientale e della sicurezza alimentare dei cittadini, soprattutto in quei 5.000 piccoli comuni in cui l'attività agricola è l'unica forma sostanziale di reddito. Rifondazione Comunista dell'Umbria ritiene necessaria una politica agraria che individui nelle regioni il vero motore di nuovi processi agroindustriali capaci di valorizzare produzioni locali e Dop regionali,le specificità dei gusti e dei saperi, le produzioni agricole ecocompatibili, meglio se biologiche, sempre prive di Ogm, a ciclo corto, attente alle nuove esigenze dei consumi e capaci di innovare e soddisfare il mercato locale. Per tutto questo Rifondazione chiede subito l' intervento della Presidente Lorenzetti e della Giunta regionale anche attraverso la presentazione nella seduta del Consiglio di una interrogazione. Red/sc ------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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