UE: APPROVATO IL PIANO DI AZIONE PER L'AGRICOLTURA E GLI ALIMENTI BIOLOGICI





COMMISSIONE EUROPEA: APPROVATO IL PIANO DI AZIONE PER L'AGRICOLTURA E GLI
ALIMENTI BIOLOGICI
La commissione europea ha approvato ieri il "Piano di azione europeo per
l'agricoltura biologica e gli alimenti biologici", finalizzato a promuovere
un ulteriore sviluppo dell'agricoltura biologica nell'Unione Europea. Ne dà
notizia una nota dell'ufficio del portavoce, spiegando che "la commissione
ha presentato una lista di 21 azioni concrete da realizzare, che comprendono
il miglioramento delle informazioni sull'agricoltura biologica, la
razionalizzazione del sostegno pubblico nel quadro dello sviluppo rurale, il
miglioramento delle norme di produzione e il potenziamento delle attività di
ricerca. Il piano costituisce una risposta al rapido aumento del numero di
aziende agricole biologiche e alla crescente domanda da parte dei
consumatori, ed è stato elaborato sulla base di ampie consultazioni con gli
stati membri e con le parti interessate, che hanno comportato, fra l'altro,
una consultazione on line nel 2003, un'audizione nel gennaio 2004 e varie
riunioni con gli stati membri e con i gruppi di interesse. Il piano di
azione sarà presentato in occasione del prossimo consiglio agricoltura",
previsto per il 21 e 22 giugno. Più nel dettaglio, il piano si propone di:

- migliorare l'informazione, attraverso la realizzazione di campagne di
informazione a livello comunitario cofinanziate dall'unione europea.

- accrescere l'efficacia del sostegno pubblico, utilizzando "pienamente gli
strumenti disponibili nel quadro dei rispettivi piani di sviluppo rurale per
sostenere l'agricoltura biologica", e in particolare per stimolare la
domanda attraverso il ricorso ai nuovi sistemi qualità; promuovere azioni
destinate a preservare a lungo termine i benefici per l'ambiente e la
protezione della natura; offrire incentivi ai produttori biologici affinché
convertano l'intera azienda agricola all'agricoltura biologica, anziché
limitarsi ad una conversione parziale; offrire incentivi ai produttori per
migliorare la distribuzione e la commercializzazione; promuovere la
formazione e l'educazione di tutti gli operatori del settore, nel campo
della produzione, della trasformazione e della commercializzazione.

- potenziare la formazione e la ricerca.

- rafforzare le norme di produzione e il regime delle importazioni e dei
controlli. in particolare le azioni raccomandate sono: definire i principi
fondamentali dell'agricoltura biologica rendendo espliciti i servizi resi
alla collettività; accrescere la trasparenza e la fiducia dei consumatori;
costituire un gruppo di esperti indipendenti incaricato di formulare pareri
tecnici; rafforzare e armonizzare ulteriormente le norme in materia di
agricoltura biologica attraverso il canale delle organizzazioni
internazionali; migliorare le norme, ad esempio in materia di benessere
degli animali; definire le norme per i settori non ancora disciplinati,
quali l'acquacoltura, e stabilire nuovi standard ambientali, ad esempio il
consumo di energia fossile ecc.; chiarire le norme riguardanti il divieto di
impiego di ogm; accrescere l'efficacia e la trasparenza del sistema di
controllo; accrescere l'efficacia delle disposizioni in materia di
importazioni. (Agrapress)

AIAB: PIANO D'AZIONE EUROPEO: LUCI E OMBRE
Il Piano d'Azione Europeo era un passaggio molto atteso dal mondo biologico
dopo la cocente delusione della riforma della PAC fortemente punitiva per il
settore. Ad una prima lettura, risulta un piano con luci e ombre. Alle
indicazioni interessanti e innovative per il settore fanno da contraltare
alcuni passaggi inquietanti soprattutto sugli OGM.

Molto apprezzabile e innovativo il riconoscimento del ruolo economico e
sociale dell'agricoltura biologica come modello di sviluppo, attribuendogli
non solo il ruolo economico di produzione ma anche il ruolo sociale ed
ambientale per i quali deve esserci un riconoscimento pubblico. Altrettanto
apprezzabile e importante il riconoscimento dell'importanza della filiera
corta e del rapporto diretto tra produttori e consumatori. Importantissimo
l'invito ad utilizzare l'articolo 69 della recente riforma della PAC di
medio termine, a sostegno dell'agricoltura biologica per il quale ci
attendiamo una revisione della posizione recentemente espressa dal nostro
Governo. Rafforzato poi dall'invito ad utilizzare al meglio le risorse dello
sviluppo rurale per l'agricoltura biologica, che suona come monito per molte
Regioni che continuano a sprecare i fondi sostenendo anche forme di
produzione molto lontane dai criteri di sostenibilità espressi dall'Unione
Europea. Debole però, se non inesistente, il passaggio sulla semplificazione
dei sistemi di controllo e certificazione per le piccole aziende che oggi è
un problema scottante vista la dimensione media delle aziende italiane.
Inaccettabile il passaggio che stabilisce la possibilità di presenza di OGM
anche nel biologico con le medesime soglie di etichettatura stabilite per il
convenzionale. Gravissimo il mancato pronunciamento sulla presenza di DNA GM
nelle sementi che lascia aperta la porta ad una ulteriore deriva di
contaminazione, insicurezza alimentare e messa in discussione della
sovranità alimentare di ogni Paese. Auspichiamo un sollecito recepimento sul
Piano d'Azione Italiano per tutto ciò che riguarda il sostegno
all'agricoltura biologica ed una forte mobilitazione contro l'accettazione
passiva della possibile contaminazione delle sementi e l'omologazione del
biologico alla truffa delle soglie che già colpisce i consumatori per i
prodotti convenzionali. (AIAB)