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16/05 Genova: Dalla fabbrica alla forchetta... Sai cosa mangi?
- Subject: 16/05 Genova: Dalla fabbrica alla forchetta... Sai cosa mangi?
- From: "Laura Malavolta" <laura.malavolta at fiera.ge.it>
- Date: Fri, 14 May 2004 11:15:51 +0200
CONFERENZA ingresso libero e gratuito Conferenza Dalla fabbrica alla forchetta... Sai cosa mangi? Relatore: Dottor Massimo Tettamanti, Chimico ambientale Pomeriggio informativo sui costi sociali e ambientali dell'abituale modo di alimentarsi dei Paesi occidentali. Introduzione a una diversa alimentazione perché: - 24.000 persone - quasi tutti bambini - muoiono ogni giorno a causa della fame, della denutrizione e delle malattie a esse collegate. - La meta' delle foreste pluviali dell'America centrale e meridionale e' stata distrutta per fare posto agli allevamenti intensivi. - Allo sterminio per fame dei Paesi poveri si contrappone la morte per malattie degenerative (cancro, malattie cardiovascolari, diabete...) dei Paesi ricchi. - Molti non sanno da che parte iniziare per vivere e nutrirsi in maniera differente e migliore. DOMENICA 16 MAGGIO ORE 16,00 presso la Stanza della Poesia di Palazzo Ducale Piazza Matteotti, 78 r Genova centro Al termine della Conferenza le volontarie saranno liete di offrire un Veggy aperitivo Informazioni ai numeri 3357760641 3382916206 COMUNICATO STAMPA Domenica 16 Maggio 2004 ALLE ORE 16,OO presso la Stanza della Poesia di Palazzo Ducale Piazza Matteotti, 78 GENOVA si terrà una conferenza con ingresso libero e gratuito dal titolo: Dalla fabbrica alla forchettaŠSai cosa mangi? Il relatore sarà il dottor Massimo Tettamanti, chimico ambientale. La conferenza intende dare informazioni precise sui costi sociali e ambientali dell'abituale modo di alimentarsi dei Paesi occidentali. Sai da dove viene quello che tu consideri "cibo", sai chi è stato prima di essere cibo, e com'è stato allevato? Sai che effetti può avere sul tuo corpo e sulla tua salute? Sai quali sono le implicazioni sociali di questo cibo? E sai perché non te lo vogliono spiegare? Un dossier sulle ragioni etiche, ecologiche, salutistiche, sociali ed economiche contro l'iperconsumo di alimenti e prodotti di origine animale. Gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sensazioni, emozioni, sentimenti, come ben sanno tutti quelli di noi che ospitano in casa un cane o un gatto.Una mucca non è molto diversa da un cane, da questo punto di vista. Né un maiale è diverso: è un essere intelligente, affettuoso, curioso. Ma questi animali vengono invece trattati come cose: affinché l'attività di allevamenti, mangimifici, impianti di macellazione e catene di distribuzione risulti economicamente all'altezza con i livelli produttivi richiesti dal mercato, è necessario che il prezzo di carne, latte e uova rimanga accessibile per il maggior numero possibile di consumatori. Quindi la zootecnia chimica intensiva massimizza i profitti basandosi sul ribasso delle spese. Ormai il 99% degli allevamenti sono intensivi: gli animali vengono allevati in spazi ristrettissimi, senza mai la possibilità di uscire alla luce del sole, né di muoversi. Le nuove biotecnologie applicate agli animali d'allevamento per l'alimentazione umana creano animali transgenici a cui è stato modificato il patrimonio genetico affinché producano di più: ciò ha conseguenze anche sulla salute umana. Si valuterà anche l'impatto che tutto ciò ha sull'ambiente: il mondo moderno industrializzato minaccia l'ambiente naturale in più e più modi. Di queste minacce, e di come porvi rimedio, si discute con passione da anni in vari ambiti. Ma viene sempre trascurato un fattore fondamentale: l'allevamento di bovini e altri animali per l'alimentazione umana. L'allevamento intensivo industriale è chiaramente insostenibile dal punto di vista ecologico Oggi la metà delle terre fertili del pianeta viene usata per coltivare cereali, semi oleosi, foraggi, destinati agli animali da carne. Per far fronte a questa immensa domanda - in continuo aumento, in quanto le popolazioni che tradizionalmente consumavano poca carne oggi iniziano a consumarne sempre di più - si distruggono ogni anno migliaia di ettari di foresta pluviale, il polmone verde del pianeta, per far spazio a nuovi pascoli o a nuovi terreni da coltivare per gli animali, che in breve tempo si desertificano, e si fa un uso smodato di prodotti chimici per cercare di ricavare raccolti sempre più abbondanti. Oltre all'uso indiscriminato della chimica, vi è la questione dell'enorme consumo d'acqua in un mondo irrimediabilmente assetato, il consumo di energia, il problema dello smaltimento delle deiezioni animali e dei prodotti di scarto, le ripercussioni sul clima, l'erosione del suolo, e la desertificazione di vaste zone. Sai che effetti può avere tutto ciò sul tuo corpo e sulla tua salute? I pericoli per la salute umana che derivano dal consumo di alimenti di origine animale (carne, pesce, uova, latte e latticini) sono molti, non tutti evidenti e conosciuti alla maggior parte delle persone, anche se negli ultimi tempi si è iniziato a parlarne. Varie epidemie sono scoppiate, in tempi remoti e recenti, tra gli animali d'allevamento, portando con sé il serio pericolo (in alcuni casi diventato realtà) di contagio animale-uomo. Gli animali negli allevamenti intensivi sono imbottiti di antibiotici e farmaci di vario genere, e i pesci pescati nei mari sono un concentrato delle sostanze tossiche di cui le acque sono oggi "ricche". v Infezioni trasmissibili all'uomo v Farmaci e sostanze tossiche presenti negli animali di allevamento v Sostanza tossiche nei pesci v Le patologie causate dai cibi di origine animale Sai quali sono le implicazioni sociali di questo cibo? Circa 24.000 persone muoiono ogni giorno a causa della fame, della denutrizione e delle malattie ad essa collegate. Di queste circa 18.000 sono bambini. In totale, un miliardo di individui non ha cibo a sufficienza, mentre un altro miliardo consuma carne in maniera smodata. E' questo il problema di fondo: lo squilibrio nella distribuzione delle risorse. L'attuale disponibilità di derrate alimentari potrebbe consentire a tutti gli abitanti del pianeta di assumere un numero sufficiente di calorie, proteine, e altri nutrienti necessari. Le produzioni attuali di cereali e legumi sarebbero sufficienti a sfamare tutti, occorrerebbe solo consumare direttamente i vegetali, anziché usarli per nutrire gli animali, con un grave spreco, e ridistribuire le risorse in modo equo. Il problema della ridistribuzione delle risorse non è causato soltanto dallo spreco dovuto allo smodato consumo di carne da parte dei paesi ricchi, è sicuramente più ampio, ma questi specifici sprechi vi contribuiscono in maniera significativa. Vi aspettiamo per saperne di più domenica 16 maggio alle 16 al Ducale.
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