16/05 Genova: Dalla fabbrica alla forchetta... Sai cosa mangi?



CONFERENZA
ingresso libero e gratuito



			Conferenza
Dalla fabbrica alla forchetta...
Sai cosa mangi?
Relatore: Dottor Massimo Tettamanti, Chimico ambientale

Pomeriggio informativo sui costi sociali e ambientali dell'abituale modo di
alimentarsi dei Paesi occidentali.
Introduzione a una diversa alimentazione perché:

- 24.000 persone - quasi tutti bambini - muoiono ogni giorno a causa
della fame, della denutrizione e delle malattie a esse collegate.

- La meta' delle foreste pluviali dell'America centrale e meridionale
e' stata distrutta per fare posto agli allevamenti intensivi.

- Allo sterminio per fame dei Paesi poveri si contrappone la morte per
malattie degenerative (cancro, malattie cardiovascolari, diabete...)
dei Paesi ricchi.

- Molti non sanno da che parte iniziare per vivere e nutrirsi in maniera
differente e migliore.

DOMENICA 16 MAGGIO   ORE 16,00
presso la Stanza della Poesia di Palazzo Ducale
Piazza Matteotti, 78 r    Genova centro
                  
Al termine della Conferenza le volontarie saranno liete di offrire un Veggy
aperitivo

Informazioni ai numeri   3357760641    3382916206









COMUNICATO STAMPA

Domenica 16 Maggio 2004 ALLE ORE 16,OO
presso la Stanza della Poesia di Palazzo Ducale
    Piazza Matteotti, 78	GENOVA
             si terrà una conferenza con ingresso libero e gratuito dal titolo:
Dalla fabbrica alla forchettaŠSai cosa mangi?


Il relatore sarà il dottor Massimo Tettamanti, chimico ambientale.
La conferenza  intende dare informazioni precise sui costi sociali e
ambientali dell'abituale modo di alimentarsi dei Paesi occidentali.
Sai da dove viene quello che tu consideri "cibo", sai chi è stato prima di
essere cibo, e com'è stato allevato? Sai che effetti può avere sul tuo
corpo e sulla tua salute? Sai quali sono le implicazioni sociali di questo
cibo? E sai perché non te lo vogliono spiegare? Un dossier sulle ragioni
etiche, ecologiche, salutistiche, sociali ed economiche contro
l'iperconsumo di alimenti e prodotti di origine animale.

Gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sensazioni, emozioni,
sentimenti, come ben sanno tutti quelli di noi che ospitano in casa un cane
o un gatto.Una mucca non è molto diversa da un cane, da questo punto di
vista. Né un maiale è diverso: è un essere intelligente, affettuoso,
curioso. Ma questi animali vengono invece trattati come cose: affinché
l'attività di allevamenti, mangimifici, impianti di macellazione e catene
di distribuzione risulti economicamente all'altezza  con i livelli
produttivi richiesti dal mercato, è necessario che il prezzo di carne,
latte e uova rimanga accessibile per il maggior numero possibile di
consumatori. Quindi la zootecnia chimica intensiva   massimizza i profitti
basandosi sul ribasso delle spese. Ormai il 99% degli allevamenti sono
intensivi: gli animali vengono allevati in spazi ristrettissimi, senza mai
la possibilità di uscire alla luce del sole, né di muoversi.
Le nuove biotecnologie applicate agli animali d'allevamento per
l'alimentazione umana creano animali transgenici a cui è stato modificato
il patrimonio genetico affinché producano di più: ciò ha  conseguenze anche
sulla salute umana.

Si valuterà anche l'impatto che tutto ciò ha sull'ambiente: il mondo
moderno industrializzato minaccia l'ambiente naturale in più e più modi. Di
queste minacce, e di come porvi rimedio, si discute con passione da anni in
vari ambiti. Ma viene sempre trascurato un fattore fondamentale:
l'allevamento di bovini e altri animali per l'alimentazione umana.
L'allevamento intensivo industriale è chiaramente insostenibile dal punto
di vista ecologico
Oggi la metà delle terre fertili del pianeta viene usata per coltivare
cereali, semi oleosi, foraggi, destinati agli animali da carne. Per far
fronte a questa immensa domanda - in continuo aumento, in quanto le
popolazioni che tradizionalmente consumavano poca carne oggi iniziano a
consumarne sempre di più - si distruggono ogni anno migliaia di ettari di
foresta pluviale, il polmone verde del pianeta, per far spazio a nuovi
pascoli o a nuovi terreni da coltivare per gli animali, che in breve tempo
si desertificano, e si fa un uso smodato di prodotti chimici per cercare di
ricavare raccolti sempre più abbondanti. Oltre all'uso indiscriminato della
chimica, vi è la questione dell'enorme consumo d'acqua in un mondo
irrimediabilmente assetato, il consumo di energia, il problema dello
smaltimento delle deiezioni animali e dei prodotti di scarto, le
ripercussioni sul clima, l'erosione del suolo, e la desertificazione di
vaste zone.

Sai che effetti può avere tutto ciò sul tuo corpo e sulla tua salute?

I pericoli per la salute umana che derivano dal consumo di alimenti di
origine animale (carne, pesce, uova, latte e latticini) sono molti, non
tutti evidenti e conosciuti alla maggior parte delle persone, anche se
negli ultimi tempi si è iniziato a parlarne. Varie epidemie sono scoppiate,
in tempi remoti e recenti, tra gli animali d'allevamento, portando con sé
il serio pericolo (in alcuni casi diventato realtà) di contagio
animale-uomo. Gli animali negli allevamenti intensivi sono imbottiti di
antibiotici e farmaci di vario genere, e i pesci pescati nei mari sono un
concentrato delle sostanze tossiche di cui le acque sono oggi "ricche".

v Infezioni trasmissibili all'uomo
v Farmaci e sostanze tossiche presenti negli animali di allevamento
v Sostanza tossiche nei pesci
v Le patologie causate dai cibi di origine animale




Sai quali sono le implicazioni sociali di questo cibo?

Circa 24.000 persone muoiono ogni giorno a causa della fame, della
denutrizione e delle malattie ad essa collegate. Di queste circa 18.000
sono bambini.
In totale, un miliardo di individui non ha cibo a sufficienza, mentre un
altro miliardo consuma carne in maniera smodata. E' questo il problema di
fondo: lo squilibrio nella distribuzione delle risorse. L'attuale
disponibilità di derrate alimentari potrebbe consentire a tutti gli
abitanti del pianeta di assumere un numero sufficiente di calorie,
proteine, e altri nutrienti necessari. Le produzioni attuali di cereali e
legumi sarebbero sufficienti a sfamare tutti, occorrerebbe solo consumare
direttamente i vegetali, anziché usarli per nutrire gli animali, con un
grave spreco, e ridistribuire le risorse in modo equo. Il problema della
ridistribuzione delle risorse non è causato soltanto dallo spreco dovuto
allo smodato consumo di carne da parte dei paesi ricchi, è sicuramente più
ampio, ma questi specifici sprechi vi contribuiscono in maniera
significativa.

Vi aspettiamo per saperne di più domenica 16 maggio alle 16 al Ducale.