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rassegna stampa: blocco della nave porta ogm e azioni di protesta a Padova e Mestre
- Subject: rassegna stampa: blocco della nave porta ogm e azioni di protesta a Padova e Mestre
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Fri, 14 May 2004 10:59:35 +0200
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ---------------------------------------------- articoli tratti da "Il Gazzettino" - 13/05/04 Mestre (VE)- (a.r.) Cancelli bloccati, striscione e mini sit-in di protesta, bandiere col simbolo dei Verdi. E simbolica è stata ieri la manifestazione guidata dal prosindaco Gianfranco Bettin e l'assessore Beppe Caccia davanti ai granai della Pagnan spa in via dell'Elettronica a Malcontenta dove transiterà parte del carico da 50mila tonnellate di soia ogm della Keoyang Majesty che domenica alcuni attivisti di Greenpeace hanno fermato al largo di Chioggia. Dalla nave ieri l'azione di disturbo si è spostata anche nei depositi di stoccaggio e lavorazione dei cereali del gruppo padovano.Il blitz dei Verdi è scattato all'ora di pranzo all'ingresso della Pagnan dove una trentina di giovani dei centri sociali ha steso lo striscione «Difendiamoci dagli ogm » e chiuso con catena e lucchetto il cancello. «È dal 2001 che denunciamo le attività della Pagnan che importa enormi quantità di organismi geneticamente modificati destinati a entrare nel nostro ciclo alimentare - ha detto Bettin - rischiamo di avere il Veneto invaso da prodotti che non hanno controlli a monte: arrivano dall'Argentina o dal Brasile e da qua raggiungono i mangimifici della nostra regione dove le sementi contaminate vengono miscelate per ottenere mangimi per pollame, suini e bovini. In questo modo si mette a repentaglio la filiera alimentare e si stravolge il senso dell'agricoltura veneta».L'accusa è contenuta anche nell'interrogazione urgente alla Giunta regionale presentata ieri da Bettin, nella quale il consigliere dei Verdi chiede lumi su eventuali interventi di tutela per i consumatori e produttori agricoli del Veneto sul caso specifico ma anche sugli esiti dei controlli previsti da un protocollo per le semine 2004. «La ditta Pagnan è uno dei maggiori importatori di ogm in Italia e in Europa - dice Beppe Caccia - c'è un disegno scientifico di contaminazione dei prodotti agricoli autoctoni con altri prodotti che non hanno le stesse forme di garanzia e tutela: lo scopo è quello di rendere indistinguibili le due produzioni. La normativa europea prevede un tetto massimo dello 0,9 per cento di ogm nei prodotti, qua ci troviamo di fronte a situazioni che trattano il 100 per cento di derivati da piante transgeniche. Noi avanziamo la richiesta che i porti di Venezia e Chioggia diventino porti liberi da ogm ».E questo è il senso dell'ennesima manifestazione in programma oggi nella sede dell'autorità portuale di Chioggia. La protesta di ieri, presidiata da due volanti della polizia, si è esaurita nel giro di un'ora. Ma è bastata per creare una lunga colonna di camion in uscita e in ingresso dai granai Pagnan. «Abbiamo caricato il camion e adesso che potremmo andare via per guadagnarci la giornata ci bloccano così - si è arrabbiato qualche autotrasportatore - qua dentro c'è solo frumento e grano, tutta roba sana. Soia ogm ? No, la soia è altrove e francamente questi ogm non so neanche cosa sono». ------------------------------ Padova - PIAZZETTA CONCIAPELLI «No agli Ogm». I verdi manifestano davanti alla sede della ditta Pagnan «Vogliamo chiarezza e pulizia nella politica. Chiediamo che Padova diventi un Comune Ogm free». Con questo slogan e con striscioni e volantini, i Verdi di città aperta per la pace, l'associazione Ya Basta e il gruppo bioattivo dell'Università ieri mattina si sono presentati in piazzetta Conciapelli davanti alla sede della ditta Pagnan, il colosso del settore agroalimentare con un fatturato annuo di 320 milioni di euro. Proprio la Pagnan nei giorni scorsi era stata oggetto di un attacco di Greenpeace che aveva boicottato per quattro giorni l'importazione della sua soia transgenica nell'area portuale di Chioggia: un carico di 16 milioni di dollari. «La Pagnan ha una vastissima attività - hanno ricordato i manifestanti con un volantino - che va dall'importazione di cereali, meglio se transgenici, all'allevamento. In qualunque persona con un po' di raziocinio a questo punto dovrebbe scattare un meccanismo di allarme. Ci pare importante che anche dall'Univesità vengano denunciate le ricerche che ancora oggi vengono coltivate e finanziate nel settore delle biotecnologie finalizzate al business agrolimentare, nonostante la moratoria abbia imposto la cessazione della sperimentazione in campo aperto che veniva fatta fino al 2001 ad Agripolis con la soia della Monsanto». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere veneto dei Verdi, Gianfranco Bettin, con una interrogazione all'esecutivo regionale per sapere in quale modo vengano tutelati i consumatori. ----------------- Mentre a Padova si è manifestato davanti alla Pagnan Chioggia. Tolto il blocco alla nave con la soia Ogm Padova NOSTRA REDAZIONE «Vogliamo chiarezza e pulizia nella politica. Chiediamo che Padova diventi un Comune Ogm free». Con questo slogan e con striscioni e volantini, i Verdi di città aperta per la pace, l'associazione Ya Basta e il gruppo bioattivo dell'Università ieri mattina si sono presentati davanti alla sede della ditta Pagnan. «L'azienda ha una vastissima attività - hanno ricordato i manifestanti - che va dall'importazione di cereali, meglio se transgenici, all'allevamento. Ci pare importante che anche dall'Università vengano denunciate le ricerche che ancora oggi vengono finanziate nel settore delle biotecnologie». Un'altra manifestazione si è svolta a Marghera, davanti ai granai Pagnan. Intanto la questione Ogm sollevata con l'arrembaggio davanti al porto di Chioggia della "Keoyang Majesty", in arrivo dall'Argentina con un carico di 40.000 tonnellate di soia geneticamente modificata, destinata appunto al gruppo Pagnan di Padova, è approdata anche in consiglio regionale grazie a un'interrogazione del verde Gianfranco Bettin e a un progetto di legge presentato dai consiglieri di An Paolo Scaravelli, Elena Donazzan, Bruno Canella e Franco Prior. «Il nostro obiettivo - spiega il capogruppo Scaravelli - è quello di far crescere una cultura della qualità; quindi di tutelare la specificità della produzione agro-alimentare veneta, garantire ai consumatori la salubrità dei prodotti e operare per il mantenimento nella nostra Regione di un modello di sviluppo agricolo compatibile con la salvaguardia della nostra identità, delle nostre tradizioni, dell'ambiente e col rispetto del nostro territorio». La proposta di legge di An prevede, tra l'altro, il divieto di coltivazione e allevamento di capi alimentati con prodotti Ogm ; l'esclusione di questi prodotti dalla protezione dei marchi di qualità e dai finanziamenti erogati dalla Regione; norme per la ristorazione collettiva, l'etichettatura e la garanzia del consumatore, nonché iniziative di informazione ed educazione alimentare. «Ci tengo infine a ricordare - conclude Scaravelli - che la battaglia contro gli Ogm è stata intrapresa con iniziative coraggiose, anche in sede Europea, per la prima volta, proprio dall'attuale Governo e, nella fattispecie, dal ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno. In sostanza, con questo progetto di legge, si tende a far dichiarare la nostra regione "Ogm free" e quindi leader nei prodotti agro-alimentari di qualità garantita». ----------------- Venezia - È finito dopo un braccio di ferro di quattro giorni il blocco che gli attivisti di Greenpeace hanno tenuto nei confronti della nave coreana Keoyang Majesty, per impedirle di scaricare nel porto di Chioggia 40 tonnellate di soia di probabile produzione transgenica. L'organizzazione ambientalista - informa una nota di Greenpeace - ha deciso di terminare la protesta (iniziata domenica scorsa) dopo aver ottenuto assicurazioni sull'interessamento al carico da parte dei carabinieri del Noe, che verificheranno la destinazione della soia Ogm , destinata all'alimentazione animale. Cioé è avvenuto nel corso di un incontro che gli stessi attivisti di Greenpeace hanno avuto nella Capitaneria di Porto di Chioggia, presenti anche rappresentanti della ditta importatrice, la padovana Pagnan. Prima dell'epilogo della protesta, gli ecologisti avevano fatto un ultimo disperato tentativo di opporsi allo scarico della merce, arrampicandosi alcuni sulle gru della nave, altri bloccando le chiatte su cui la soia doveva essere trasbordata. Uomini delle forze dell'ordine sono infine saliti a bordo della Keoyang Majesty, costringendo ad allontanarsi gli attivisti di Greenpeace. -------------------- BLOCCO DI GREENPEACE A Chioggia si scarica a singhiozzo Si è concluso ieri sera, con l'assicurazione che i carabinieri del Nucleo ecologico verificheranno la destinazione della soia ogm , il blocco della nave coreana Keoayang Majesty da parte degli attivisti di Greenpeace. Un incontro svoltosi a bordo del rimorchiatore di Greenpeace aveva consentito, dalla mezzanotte di martedì, di avviare le operazioni di allibo del carico, che viene aspirato e trasferito in chiatte. L'operazione è di solito preliminare all'entrata in porto della nave. La vicenda ha provocato ieri un lungo incontro in Capitaneria di porto, al quale hanno partecipato rappresentanti dei carabinieri, della guardia di finanzia, della polizia di stato, della stessa Greepeace e della ditta che ha noleggiato la nave coreana ed è interessata alla merce trasportata. La soluzione è arrivata in serata, con l'impegno dei carabinieri di vigilare sui traffici di cibi transgenici, che ha convinto i rappresentanti di Greenpeace a cessare la manifestazione. Il secondo tavolo che sul quale affrontare la questione dei prodotti ogm è stato provocato dall'assessore all'Ambiente di Chioggia, Giorgio Varisco, che ieri ha ospitato alcuni rappresentanti di «Altra agricoltura», un'organizzazione che si batte per la difesa dei prodotti ogm free. Piena la solidarietà espressa da Christian Dal Grande ai rappresentanti di Greenpeace e dura la critica nei confronti degli importatori di prodotti ogm che speculerebbero approfittando della mancanza di informazione dei consumatori. La carenza di controlli, l'effettuazione di operazioni di carico e scarico di prodotti ogm e non comporta, secondo «Altra agricoltora», la possibilità se non la certezza della commistione e dell'inquinamento. Per quanto riguarda la città di Chioggia - ha poi rilevato Varisco - «esiste una deliberazione del Consiglio comunale, assunta lo scorso mese di aprile, che dichiara l'intero territorio comunale off limits circa l'introduzione di colture ogm . Ma di prodotti del genere - precisa l'assessore- è vietata anche la commercializzazione. Per questo, se i controlli del prodotto che arriva per mare sono di competenza dell'autorità marittima, quando poi arrivano a terra le competenze diventano comunali. E il Comune, ripeto, ha deciso di non tollerare la presenza di prodotti del genere». L'operazione di allibo del carico della nave coreana è proceduto ieri a singhiozzo. Di tanto in tanto gli uomini di Greenpeace dal rimorchiatore Esperansa, che stazione davanti a Chioggia da domenica scorsa, salivano sulla Clodia, l'unità dotata di dispositivo aspirante per scaricare la soia nelle chiatte e questo ha interrotto più volte le operazioni di scarico. Verso le 18 di ieri sera «le operazioni commerciali - ha riferito il comdanante della Capitaneria di Chioggia, Paolo Meneghetti- sono riprese: si spera per completare lo scarico». La nave scaricherà davanti a Chioggia solo una parte del carico perché dovrebbe completare questa operazione in un altro porto. L'incontro in Capitaneria tra le parti, Greenpeace e rappresentanti della ditta Pagnan, interessata alla commercializzazione della soia, presenti il comandante Meneghetti, rappresentanti dei carabinieri, finanza e polizia, s'è protratto per buona parte del pomeriggio. Greenpeace ha chiesto ai rappresentanti della Pagnan, che non l'hanno fornita, rassicurazione della sospensione definitiva delle operazioni commerciali riguardanti la soia. È stata comunque fornita ai rappresentanti di Greenpeace documentazione concernente il carico della Keoyang Majesty. -------------------------------- N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com
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