Ogm: Ue, nuove regione free transgenico



(ANSA) - BRUXELLES, 28 APR - Si rafforza la rete delle
regioni europee ''ogm free''. Alle dieci che hanno gia'
sottoscritto un documento comune, si sono ora aggiunte altre due
regioni della Scozia e della Grecia e si pensa di consolidare
l'organizzazione con l'apertura di un apposito ufficio a
Bruxelles per dare vita ad un fronte comune in grado di
programmare azioni concordate.
   Le decisioni sono state prese  nel corso di un nuovo incontro
in Austria, dopo il primo costitutivo della rete avviata per
iniziativa di Toscana e Alta Austria, in prima fila dopo il no
dell'esecutivo europeo ad una legge che dichiarava tutto il
territorio libero da ogm.
   Nella riunione i rappresentanti delle regioni - per l'Italia
erano presenti Toscana e Marche - hanno anche criticato l'esito
dell'ultima riunione dei ministri europei dell'agricoltura che
ha lasciato alla Commissione le mani libere per autorizzare
l'immissione sul mercato di un mais transgenico, spianando cosi'
la strada alla fine della moratoria che dal 1998 aveva congelato
tutte le nuove autorizzazioni sugli ogm.
   La normativa europea non consente di mettere al bando da una
regione l'uso di organismi geneticamente modificati. Dopo il no
della Commissione alla richiesta dell'Alta Austria di mettere al
bando gli Ogm in tutto il territorio, la regione ha presentato
ricorso alla Corte di giustizia del Lussemburgo che nei prossimi
mesi dovra' pronunciarsi sulla questione.
   L'atteggiamento di rifiuto verso gli ogm ha trovato finora
sensibili molte regioni italiane: oltre a quelle aderenti alla
rete europea, altre dieci finora si sono espresse attraverso
pronunciamenti, se non leggi ad hoc, per dichiarare il loro
territorio libero da ogm. La battaglia ingaggiata, ad esempio,
dal Piemonte ha portato anche alla distruzione di migliaia
ettari di campi coltivati con sementi geneticamente modificati.
  (ANSA).

     PUC


(ANSA) - BRUXELLES, 29 APR - Anche l'Assemblea delle regioni
d'Europa scende in campo a fianco delle dodici regioni che hanno
aderito alla rete ''ogm free''.
   ''La nuova direttiva dell'Ue sull'etichettatura e sulla
tracciabilita' degli alimenti geneticamente modificati non puo'
diventare un pretesto per legittimare l'introduzione degli Ogm
nell'agricoltura regionale europea'', ha affermato Laura De
Rose, segretaria deklla Commissione 'sviluppo regionale'
dell'Assemblea delle regioni d'Europa che ha sede a Strasburgo.
''Numerosi studi - ha aggiunto - ci insegnano che la coesistenza
tra filiere geneticamente modificate e quelle non modificate e'
impossibile a causa dei rischi di contaminazione che sono
significativi e , di fatto, incontrollabili. In piu', la
maggioranza dei cittadini europei hanno dichiarato la loro
opposizione agli Ogm''.
   ''I rappresentanti delle regioni, gli scienziati e le
associazioni degli ambientalisti che ieri si sono riuniti a Linz
in Austria - ha sottolineato ancora De Rose - hanno, a ragione,
sottolineato che approvare l'introduzione di prodotti
geneticamente modificati senza averne testato gli effetti a
lungo termine sulla natura e sulla salute dell'uomo e'
irresponsabile. Nonostante questo, niente sembra piu' arrestare
l'approvazione dell'introduzione del mais Bt11 da parte della
Commissione europea''. Per questo, ad avviso della
rappresentante dell'Assemblea delle regioni d'Europa, e'
necessario ''un vasto movimento europeo di regioni e dei loro
cittadini per ottenere che l'attuale sistema a livello Ue
diventi piu' democratico, piu' trasparente e piu' rispettoso
della volonta' dei cittadini''.
   L'Assemblea delle regioni d'Europa ha infine annunciato
l'impegno dell'organismo per estendere la rete delle regioni
'Ogm free' e sollecitando un'alleanza strategica tra regioni,
esperti, scienziati e organizzazioni non governative.
L'appuntamento per fare il punto sulla campagna per la
protezione dei prodotti tipici sara' la conferenza sul futuro
delle zone rurali che si terra' il 15 maggio prossimo a Bari in
Puglia. (ANSA).

     PUC


(ANSA) - BRUXELLES, 29 APR - Da oggi, la rete europea dei
laboratori che hanno il compito di verificare l'eventuale
presenza di Organismi geneticamente modificati (Ogm) in cibi e
mangimi, si rafforza di 24 nuovi organismi.
    Lo ha annunciato la Commissione europea indicando che ''24
laboratori nazionali dei paesi aderenti hanno sottoscritto oggi
a Praga un accordo per aderire alla rete europea di riferimento
per gli Ogm''.
    La grande Europa puo' quindi contare su 71 laboratori il cui
compito e' quello di assistere il Centro comune di ricerca di
Ispra. Il Centro, ha come mandato di ricercare, identificare e
quantificare la presenza di Ogm nei campioni di alimenti e di
mangimi in tutta Europa.
    Particolarmente soddisfatto dell'accordo raggiunto, il
commissario europeo alla ricerca Philippe Busquin ha tenuto a
sottolineare l'impegno della Commissione ''ad assicurare il
pieno rispetto della legislazione comunitaria in relazione alle
piante che contengono Ogm, ai cibi e agli alimenti per animali
derivati''.
    Busquin ha ricordato anche che le regole europee ''esigono
una valutazione caso per caso, basata su prove scientifiche, di
tutte le domande relative ad alimenti e mangimi contenenti Ogm.
Solo i prodotti - ha precisato - che rispondono quelle esigenze
severe potranno essere venduti nell'Ue allargata''.
   Dal 18 aprile scorso, tramite l'etichettatura di cibi e
mangimi, i cittadini europei sono informati sulla presenza o
meno di Ogm negli ingredienti, oltre ad una soglia di tolleranza
dello 0,9%.
   La rete di controllo dei laboratori, coordinata dal Centro di
ricerca europeo di Ispra, aiutera' la Commissione a creare in
Europa un sistema armonizzato di tracciabilita' del materiale
transgenico e terra' sott'occhio le etichette per i consumatori.
(ANSA).

     PUC