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La Monsanto ruba il grano ai contadini indiani
- Subject: La Monsanto ruba il grano ai contadini indiani
- From: "fra.castracane" <fra.castracane at libero.it>
- Date: Tue, 17 Feb 2004 16:33:01 +0100
Repubblica.it 13 febbraio 2004 India, guerra sul pane brevettato Andrea Di Stefano E' battaglia sul pane indiano. I contadini del paese asiatico accusano la Monsanto di aver "rubato" il frumento Nap Hal, con cui da secoli viene prodotto il "Chapati", il loro croccante e gustoso pane nazionale. Sotto le insegne della Harat Krisnak Samaj (la maggiore organizzazione agricola indiana) e appoggiati dall'ecologista Vandana Shiva, da Greenpeace e da un istituto di ricerca di New Delhi, hanno fatto ricorso presentando il primo febbraio un'opposizione formale all'Ufficio brevetti europeo. Dietro lo scontro si nasconde una svolta che puo' essere decisiva. La brevettazione di una specie vegetale non geneticamente modificata puo' infatti aprire la strada ad un fenomeno che negli Stati Uniti e' gia' realta': le piante normalmente usate in agricoltura possono essere brevettate e gli agricoltori sono cosi' chiamati a pagare royalties alle grandi aziende che hanno provveduto a depositarne il diritto di proprieta' intellettuale. Secondo Greenpeace, il brevetto della Monsanto sul Nap Hal e' un atto di biopirateria: "Si tratta di un vero e proprio furto ai danni dei contadini indiani - dice Christoph Then, esperto di Greenpeace per le questioni brevettuali - con la nostra opposizione chiediamo all'European Patent Office di rivedere la sua decisione. Secondo la legislazione comunitaria, non e' possibile brevettare piante normalmente coltivate, ma ci sono evidentemente delle lacune nelle regole dell'Unione Europea che devono essere riviste". [...] La Monsanto replica che invece il brevetto riguarda una specie, chiamata Galatea, sviluppata dall'Unilever. [...] Ma secondo il centro di ricerche indiano, le caratteristiche descritte nel brevetto sono invece esattamente quelle che hanno fatto la fortuna del Nap Hal presso i contadini asiatici: "Nel brevetto non c'e' nulla di nuovo rispetto allo stato dell'arte del frumento che noi conosciamo e usiamo da centinaia di anni. Semplicemente vengono descritte in modo dettagliate le sequenze genomiche che sono state selezionate durante le coltivazioni".
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