RESPONSABILITA' DI IMPRESA: PARTE LA CAMPAGNA MENO BENEFICENZA PIU' DIRITTI



LA POSIZIONE DELLA SOCIETÀ CIVILE ITALIANA SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DI
IMPRESA ALLA VIGILIA DELLA CONFERENZA INTERMINISTERIALE DI DOMANI A VENEZIA

Questa mattina presentata la Campagna "Meno beneficenza più diritti"





Venezia, 13 novembre 2003. "La scorsa settimana, mentre un operaio genovese
moriva per un incidente sul lavoro nello stesso tempo, in una fabbrica che
confeziona asciugamani in Pakistan, è crollato il tetto fatiscente ed è
morto un bambino di 10 anni": esordisce con questo episodio di cronaca
Umberto Musumeci, responsabile Diritti economici e sociali di Amnesty
International durante la presentazione questa mattina a Venezia della
Campagna "Meno beneficenza più diritti". Due tragedie legate dallo stesso
filo: la responsabilità delle imprese nei processi e nelle condizioni di
produzione. Per sensibilizzare l'opinione pubblica su questi temi si sono
mobilitate 14 fra la più importanti sigle della cooperazione allo sviluppo,
del commercio equo e solidale, dell'associazionismo in Italia: Amnesty
International, Legambiente, Coordinamento Lombardo Nord / Sud, Roba
dell'Altro mondo, Arci, Ctm /Altromercato, TransFair Italia, Azione Aiuto,
Banca Etica, Libera, Unimondo, Cittadinanzattiva, Mani Tese, Save the
Children Italia. Organizzazioni che rappresentano tre milioni di iscritti e
che si oppongono all'attuale politica del governo sulla responsabilità
sociale di impresa che sarà illustrata dallo stesso ministro Maroni durante
la conferenza interministeriale che si svolgerà domani nel capoluogo
veneto. Una politica che, come ha detto Filippo Mannucci, presidente di
Mani Tese: "autorizza le imprese a fare ciò che vogliono con la condizione
che destinino a scopo benefico una piccola parte dei loro profitti. Anzi,
potranno perfino "finanziare" opere di welfare dove lo Stato non ha fondi.
Succederà così che nei nostri ospedali ci saranno infermieri pagati dallo
Stato accanto ad infermieri "sponsorizzati" dal privato". Tutto questo,
oltre a provocare un danno per il servizio ai cittadini, avrà come
conseguenza una precarizzazione del lavoro. Il secondo punto critico della
proposta di Maroni individuato dalla Campagna è l'autocertificazione: in
pratica qualsiasi azienda potrà dichiararsi "responsabile" se destinerà
parte dell'utile in beneficenza senza che ci sia nessuno a verificare che
quella stessa azienda non inquini l'ambiente e rispetti i diritti dei
lavoratori. "Vogliamo la creazione di un marchio etico sociale ed
ambientale, un organo indipendente gestito dallo Stato che certifichi le
aziende e le incentivi a comportamenti socialmente responsabili anche
tramite sgravi fiscali - ha detto Mannucci. Un'altra richiesta è quella di
rendere obbligatoria la pubblicazione annuale di un "bilancio di
sostenibilità" da parte dell'azienda sulla scorta di quanto già avviene in
Francia e da estendere a tutti i membri dell'Unione. In questa direzione si
è già pronunciato un decreto ministeriale dello scorso agosto, come ha
spiegato Paolo Cacciari, assessore all'ambiente del Comune di Venezia che
ha patrocinato la Campagna. In pratica gli enti locali sono obbligati ad
avvalersi, per le loro forniture, di materiale riciclato certificato nella
misura del 30%. "Se si è potuto fare per il rispetto dell'ambiente, non
vedo perché non si possa fare nell'ambito dei diritti dei lavoratori" ha
detto Cacciari. Prossima occasione di promozione della Campagna sarà il 23
novembre quando l'attore Marco Paolini rievocherà a Marghera la tragedia di
Bophal: due città che rievocano una stessa tragedia causata
dall'irresponsabilità.

Per aderire alla campagna: www.piudiritti.it.



FINE DEL COMUNICATO



Con invito alla pubblicazione



Amnesty International Italia - Ufficio Stampa: Paola Nigrelli
tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it
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tel. 02 74200244, cell. 347-0679441, e-mail chiarag at azioneaiuto.it
TransFair Italia ? Ufficio Stampa: Benedetta Frare
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Ufficio stampa TransFair Italia
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