Comunicato stampa - esito incontro con ditta Angelini




Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Servizio Maternità Difficile

Rimini, 29 ottobre 2003

COMUNICATO STAMPA

Si è tenuto ieri a Roma alle ore 10 presso la sede della ditta Angelini un incontro tra alcuni responsabili della ditta e rappresentanti della "Campagna di pressione sull'Angelini", a riguardo della diffusione da parte della ditta del Norlevo, la cosiddetta "pillola del giorno dopo". All'incontro erano presenti il dottor Ru, amministratore delegato dell'Angelini Holding, e altri 4 responsabili di area dell'azienda; per la Campagna hanno partecipato invece don Oreste Benzi, Enrico Masini, Valeria Prando e Andrea Mazzi dell'associazione Comunità Papa Giovanni XXIII; il dott. Pino Noia e la dott.ssa Gabriella Paci, del Movimento per la Vita; Maria Pagano dell'associazione "Per la Famiglia e per la Vita". La "Campagna di pressione sull'Angelini", nata alcuni mesi fa, ha raccolto ad oggi l'adesione di 17 gruppi ed associazioni di tutta Italia, e si propone come obiettivo il ritiro dalla circolazione del Norlevo, tramite azioni di pressione di diverso tipo, fino ad arrivare al boicottaggio dei prodotti della Angelini. L'incontro di oggi era il primo tra i rappresentanti della ditta e della Campagna, e in esso la Campagna ha avuto modo di presentare le sue posizioni e richieste. In particolare ha evidenziato come la scienza dimostri che la pillola in questione è abortiva, cioè che ha il potere di uccidere una vita (un embrione allo stadio di blastocisti), supportando la propria affermazione con un'ampia documentazione. Infatti tra gli effetti del Norlevo vi è quello di bloccare l'annidamento dell'embrione, che anche prima dell'impianto è già una persona umana, che ha diritto alla vita, come qualunque essere umano. La pillola viene ufficialmente chiamata "contraccettivo di emergenza", ma l'unica emergenza è quella di eliminare un embrione che già esiste. Su questo sono state raccontate un sacco di falsità per ingannare gli italiani e soprattutto le italiane. Ed è sorprendente un atteggiamento del genere da parte di un'azienda che ha sempre sottolineato la sua attenzione all'uomo, ai valori e alla morale, quindi al vero bene delle persone. I rappresentanti dell'Angelini si sono difesi dicendo che loro si limitano a seguire le indicazioni del Ministero della Sanità, che dà indicazione di chiamare questo farmaco "contraccettivo di emergenza" sulla base di indicazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che dice che la gravidanza inizia con l'impianto dell'embrione nell'utero materno (circa una settimana dopo il concepimento). I componenti della Campagna al riguardo hanno sottolineato che il problema non è tanto la data di inizio della gravidanza, quanto gli effetti del prodotto sull'embrione. In effetti durante l'incontro anche i componenti della delegazione della ditta hanno concordato che il meccanismo di azione del farmaco non è pienamente noto, e che tra i diversi meccanismi con cui agisce vi può essere quello della distruzione dell'embrione prima dell'impianto. Essi hanno inoltre evidenziato che la presenza sul mercato di questa pillola evita alle donne di assumere più compresse di farmaci contraccettivi, come già è prassi abituale, diminuendo gli effetti negativi sulla salute della donna. Su questo la Campagna ha osservato che però, a differenza di altre pillole, questo è il primo prodotto studiato e diffuso al solo scopo di uccidere una vita umana; tanto che non è corretto nemmeno definirlo farmaco, in quanto non ha il potere di curare né di prevenire alcuna malattia. Sorprendente poi è stato il fatto da parte dei rappresentanti dell'Angelini di difendere le proprie scelte dicendo che sono in piena conformità con gli insegnamenti della Chiesa, in presenza pure di documenti del Magistero, in particolare della Pontificia Accademia per la Vita, molto chiari nell'esprimere un giudizio negativo su questo prodotto. Riguardo alla diffusione e all'efficacia del prodotto, l'Angelini ha affermato che attualmente si vendono circa 10.000 confezioni all'anno; e che l'efficacia teorica del prodotto è del 95%, ma considerando che dopo un rapporto sessuale non sempre avviene un concepimento, l'efficacia reale è pari all'85%. L'incontro si è concluso dopo 3 ore di intenso confronto senza arrivare ad una convergenza sul problema; tuttavia la Campagna ha chiesto all'Angelini di verificare al proprio interno se esistono margini per un ulteriore momento di confronto, prima di valutare se e quali azioni di pressione adottare su questo tema.


Ass. Comunità Papa Giovanni XXIII
Servizio Maternità difficile
Don Oreste Benzi 348/2489154
Valeria Prando 0444/357138
Enrico Masini 348/4766878
Andrea Mazzi 348/2612771