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La Festa del Santo della Nestlé
- Subject: La Festa del Santo della Nestlé
- From: "Rifondazione Comunista Ladispoli" <infotiscali at rifondazioneladispoli.it>
- Date: Sun, 31 Aug 2003 19:29:10 +0200
In allegato Vi rimettiamo nostro comunicato stampa relativo alla Festa del Mare di Ladispoli. Cordiali Saluti Circolo Lucio Libertini Ladispoli Gruppo Consiliare Autonomo Simone Itri Comunicato stampa Ciò che si è verificato ad agosto in occasione dell'ottava edizione della festa del mare, "una città e il suo santo" , ci obbliga a tornare sull'argomento dopo diversi giorni. L'amministrazione comunale ha infatti pensato bene attraverso l'Assessorato alla Cultura, Turismo e Spettacolo di inserire o accettare (ma il risultato non cambia) tra gli sponsor della festa del santo anche la Nestlè. Si tratta,come tanti sanno, di una multinazionale protagonista di vergognose campagne di promozione del latte in polvere nei paesi del Terzo Mondo in aperta violazione dei codici internazionali - comportamento che causa la morte di migliaia di bambini ogni anno, ma responsabile anche di atteggiamenti antisindacali, della formazione di cartelli per controllare i prezzi e dell'utilizzo di organismi geneticamente modificati. Ma l'aspetto più inquietante per quanto concerne l'amministrazione di Ladispoli è che solamente pochi mesi fa, il 1° marzo esattamente, il consiglio comunale aveva approvato una mozione proposta da Rifondazione Comunista e dal gruppo autonomo rappresentato da Simone Itri che proponeva di boicottare la commercializzazione dei prodotti Nestlè anche nella mensa comunale proprio a causa delle motivazioni ricordate poco fà. La mozione era stata votata dalla maggioranza di centrosinistra e da alcuni consiglieri dell'opposizione. Va sottolineato con rammarico che l'impegno etico è durato lo spazio di qualche settimana visto che l'amministrazione ha pensato bene di "aprire" anche alla Nestlè come sponsor di una sua manifestazione. Questo atteggiamento denota chiaramente una superficialità e una mancanza di rispetto di quello che è stato deciso in consiglio comunale. Si entra nel vecchio gioco di scavare un fossato tra ciò che si dice e quello che poi effettivamente si fa. In un volantino che nei giorni della festa è stato distribuito a Ladispoli da singoli cittadini, a cui diamo tutto il nostro sostegno, si è scritto che è "calato il sipario sull'amministrazione". Nella mozione approvata infatti si affermava "è doveroso, per quanto di nostra competenza e possibilità, sensibilizzare l'opinione pubblica in merito e non alimentare le casse di tali multinazionali". Serve che la politica abbia piena consapevolezza del fatto che nel mondo che cambia, non esistono più questioni "lontane", distanti dai nostri occhi e indifferenti alle nostre coscienze. L'enorme disparità nell'accesso alle risorse del pianeta, la sovrappopolazione, la violazione dei diritti umani, la politica delle multinazionali, il fondamentalismo economico che tutto vuole definire e comprendere usando come strumento la guerra, sono questioni che riguardano sempre più l'umanità nel suo complesso e che per questo devono essere al centro dell'interesse della politica. La questione Nestlè fa riflettere ancor di più sulle belle parole che troppo spesso vengono spese sulle questioni sociali, le varie raccolte di fondi ecc., che rendono sempre più filantropico e privo di spessore sociale l'intervento pubblico; come se alcuni problemi sociali potessero essere lasciati in mano alla sensibilità di questo o quel singolo, di questo o quell'ente. Ciò che di più negativo si può immaginare per risolvere i problemi relativi alla società e al mondo. Se anche nei confronti di una multinazionale che ha fatto della violenza e della prevaricazione il suo modo di intendere il mondo e la società non si riesce ad avere un atteggiamento critico, se non riusciamo a far sapere alla cittadinanza chi ci troviamo di fronte, allora siamo vittime a nostra volta di un problema di analisi e coinvolti in un pensiero unico inaccettabile. Come se a noi certe questioni non ci riguardassero. La politica non è la gestione dell'esistente. Non può divenirlo. Chiaramente anche in questa circostanza si poteva svolgere un ruolo diverso, con maggiore attenzione. Siamo invece qui a dover sottolineare ciò che si è verificato all'insaputa anche dei cittadini che hanno partecipato alla manifestazione stessa, per di più con al centro il santo della città, che, ignari degli sponsor di una notte di agosto hanno trovato giusto applaudire. Il tutto alla vigilia del vertice del Wto di Cancun che si terrà a settembre e che cercherà di imporre ancora più pesantemente questo fondamentalismo economico continuando nell'attacco allo stato sociale - l'istruzione, la sanità, l'acqua, i diritti dei lavoratori, gli ogm - e che trova nelle multinazionali i suoi esecutori più fedeli. 22 agosto 2003 Partito della Rifondazione Comunista www.rifondazioneladispoli.it Gruppo autonomo Simone Itri
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