R: ROMA: NIKE CACCIATA VIA DALLE SCUOLE. "VITTORIA DELLA SOCIETA'CIVILE", ZANOTELLI



sono molto contento di questa iniziativa "vittoriosa". Complimenti per il
vostro impegno tangibile nella società, a volte mi sento veramente indietro
quando vedo persone così intraprendenti cerco di realizzare ugualmente le
mie lotte nel mio piccolo.
-----Messaggio originale-----
Da: Ufficio Stampa Lilliput Nodo di Roma <stampa_lilliput_roma at yahoo.it>
A: news at peacelink.it <news at peacelink.it>; consumocritico at peacelink.it
<consumocritico at peacelink.it>
Data: mercoledì 9 luglio 2003 14.46
Oggetto: ROMA: NIKE CACCIATA VIA DALLE SCUOLE. "VITTORIA DELLA
SOCIETA'CIVILE", ZANOTELLI


>ROMA: NIKE CACCIATA VIA DALLE SCUOLE. "VITTORIA DELLA
>SOCIETA' CIVILE", ZANOTELLI
>
>
>- Chiusa la campagna "Fuori la Nike dalla scuola"
>- Ora il Comune si doti di una "Commissione Etica" di
>valutazione delle sponsorizzazioni
>- Zanotelli: "Vittoria della societa' civile. Basta
>alla devastazione della formazione pubblica da parte
>delle multinazionali degli affari"
>
><><><><><><><><><><>
>
>Chiusa la campagna "Fuori la Nike dalla scuola"
>
>ROMA, 9 LUG 2003 - Oggi, mercoledi' 9 Luglio 2003, il
>Coordinamento Cambia lo Sponsor (Cocs) e' intervenuto
>presso le scuole Piranesi di via Fabriano a Nuova
>Gordiani, S.Francesco di viale Ruspoli ad Acilia e
>presso la scuola di Largo Borghi a Prima Porta per
>cancellare gli ultimi loghi Nike presenti sui campetti
>donati esattamente un anno fa dalla multinazionale
>statunitense al Comune di Roma.
>
>L'intervento non ha provocato alcun danno alle
>strutture sportive ed e' consistito esclusivamente
>nella copertura dei loghi tramite bombolette spray.
>Non un'operazione contro le scuole donatarie, con
>alcune delle quali abbiamo collaborato e collaboreremo
>in futuro per diffondere tra i ragazzi una cultura del
>rispetto dei lavoratori. E' un'azione di boicottaggio
>della Nike.
>
>Con questa azione dichiariamo conclusa con successo la
>campagna "Fuori la Nike dalla scuola", che in un anno
>ha raggiunto diversi risultati importanti.
>Dei 20 campi donati dalla Nike, sono innanzitutto
>state lasciate al mittente le 11 "gabbie",
>contrastanti con qualsiasi idea accettabile di spirito
>sportivo e di gioco per bambini. I 9 campetti
>"normali" installati nelle scuole sono rimasti al loro
>posto e si e' solo provveduto alla copertura dei
>loghi.
>Cinque scuole li hanno coperti autonomamente, dietro
>invito del Comune su cui avevamo fatto pressione; un
>campo e stato smobilitato del tutto; nelle restanti
>tre scuole e' intervenuto oggi il Cocs.
>
>Con questa campagna abbiamo cercato di mettere ben in
>luce cio' che si nasconde dietro al logo, nel caso
>della Nike lo sfruttamento dei lavoratori impiegati
>nel sud del mondo, che percepiscono meno di due
>dollari al giorno e lavorano senza nessuna tutela
>sindacale, a fronte dei miliardi che vengono spesi per
>le pubblicita'.
>
>Con questa campagna abbiamo anche e soprattutto voluto
>opporci all'ingresso degli sponsor privati nella
>scuola pubblica, un fenomeno che, se da noi e' appena
>agli inizi, e' gia' dilagato negli Stati Uniti, con
>effetti devastanti ad esempio sulla liberta' di
>insegnamento. Basti pensare alle diffusissime clausole
>di "non denigrazione" che impediscono ad esempio alla
>tale Universita' che ha ricevuto i soldi dalla tale
>ditta farmaceutica di rivelare i risultati negativi di
>ricerche scientifiche sul medicinale che quella ditta
>commercia.
>Si tratta di una precisa strategia commerciale delle
>aziende che mira, anche in Italia, a raggiungere i
>giovani consumatori nelle scuole, ovvero nell'ultimo
>spazio ancora libero dalla pubblicita' (dopo
>l'invasione dei mezzi pubblici e dei piu' bei
>monumenti delle nostre citta'), in cui i bambini
>passano la maggior parte del loro tempo ed in cui
>dovrebbero essere maggiormente tutelati.
>
>Con questa campagna abbiamo inoltre realizzato un
>importante operazione di contaminazione
>politico-culturale sull'amministrazione locale.
>Da una situazione di partenza di scarsa attenzione su
>queste tematiche, oggi, sempre piu' spesso, il Comune
>di Roma rifiuta di lasciarsi coinvolgere in operazioni
>di immagine delle multinazionali sotto boicottaggio o
>comunque non "pulite".
>Da Eurochocolate 2003, con l'esclusione della Nestle,
>ai campetti Nike, prima accettati e poi rifiutati, sta
>crescendo, anche grazie alla sensibilita' di alcuni
>assessori o loro collaboratori, fino allo stesso
>sindaco Veltroni, la coscienza critica
>dell'amministrazione capitolina.
>
><><><><><><><><><><>
>
>Ora il Comune si doti di una "Commissione Etica" di
>valutazione delle sponsorizzazioni
>
>Riteniamo tuttavia che i tempi siano ormai maturi
>perche' il Comune passi da una fase di impegno
>episodico, in cui si interviene su operazioni nate
>male per "limitare i danni", ad una fase di impegno
>stabile, che faccia veramente di Roma una Citta Equa,
>esempio per gli altri enti locali e pungolo per le
>aziende che vogliano raccogliere la scommessa della
>"responsabilita' sociale d'impresa".
>Per fare questo e' necessario che l'amministrazione
>capitolina si doti al piu' presto di una Commissione
>che individui i principi etici di cui si chiede il
>rispetto alle aziende che sponsorizzano eventi e
>lavori pubblici e che forniscono beni e servizi al
>Comune.
>
>Da parte sua, il Coordinamento Cambia lo Sponsor
>continuera' a lavorare perche' questo avvenga e
>proseguira' nel suo impegno nello sviluppo di una
>coscienza del "consumo critico", anche al fianco dei
>bambini, con la partecipazione alla Global March
>Against Child Labour e con la proposta alle scuole
>romane di un percorso ludo-didattico su diritti dei
>bambini e lavoro minorile, che partira' ad ottobre e
>culminera' con un evento centrale a meta' dicembre, in
>occasione della Festa dell'Altraeconomia organizzata
>in collaborazione con il Comune di Roma e con le altre
>associazioni impegnate nella costruzione di un altro
>mondo possibile.
>
><><><><><><><><><><>
>
>Zanotelli: "Vittoria della societa' civile. Basta alla
>devastazione della formazione pubblica da parte delle
>multinazionali degli affari"
>
>Raggiunto telefonicamente a Verona nella sede della
>"sua" Nigrizia dalla notizia della positiva chiusura
>di una campagna che aveva sostenuto fin da principio,
>padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano per
>anni impegnato nella difesa dei poveridell'Africa, ci
>rilasciato la seguente dichiarazione.
>
>"Mi congratulo con il Cocs e con il Comune di Roma per
>la positiva chiusura di questa vicenda.
>Ancora una volta mi interessa ribadire quanto sia
>necessario che la societa' civile sappia difendere i
>diritti dei lavoratori del Sud del mondo denunciando e
>contrastando le politiche di sfruttamento delle grandi
>multinazionali.
>Ma questa vicenda, come ha gia' detto il sindaco di
>Roma Walter Veltroni, fa emergere un altro aspetto
>fondamentale: l'importanza di difendere le scuole, i
>luoghi della formazione, dalla presenza dei privati,
>l'importanza di tutelarli a fronte di qualsiasi tipo
>di utilizzo a fine commerciale. E tutto cio'
>soprattutto in questo momento, in cui a Cancun e' in
>discussione il trattato del Gats sulla privatizzazione
>dei servizi come Sanita' e Istruzione che, se passa,
>fara' si' che la scuola diventi una merce al pari di
>tante altre.
>Di nuovo si conferma lo stretto legame fra lo
>sfruttamento dei popoli del Sud del mondo e le
>politiche di devastazione della formazione pubblica da
>parte delle multinazionali degli affari".
>
>Riportiamo un brano dalla lettera consegnata da
>Zanotelli a Walter Veltroni lo scorso 14 dicembre in
>occasione della Festa dell'AltraEconomia a Roma
>"… Ti chiedo:
>1) di non offrire nell'anno venturo il patrocinio del
>Comune di Roma ad una manifestazione come
>Eurochocolate, vetrina per una multinazionale come la
>Nestlé che, non secondo me ma secondo l'Unicef, è
>corresponsabile ogni anno della morte di un milione e
>mezzo di bambini nei Paesi del Sud del mondo; di
>contribuire invece, in collaborazione all'Assessorato
>di Luigi Nieri, all'organizzazione di una
>manifestazione alternativa, sul modello di
>Equochocolate organizzata a Perugia qualche mese fa,
>in cui vengano messe al centro le questioni relative
>al mercato del cacao, immenso terreno di sfruttamento
>nell'Africa che hai potuto vedere e conoscere;
>2) di non consentire alla Nike un'operazione di
>immagine, come quella dei campetti donati alle scuole
>romane, che la faccia vedere come benefattore dei
>bambini, quando invece nelle sue fabbriche si lavora e
>si vive ancora in condizioni drammatiche;
>3) ti chiedo infine di assumere come Comune di Roma
>l'impegno preciso e formale di non accettare per
>attività sportive, educative e culturali, nonché per
>l'esecuzione di lavori pubblici nell'ambito del
>territorio comunale, la sponsorizzazione, la
>pubblicità e il contributo in denaro di multinazionali
>sotto boicottaggio, che non mostrano alcun reale
>interesse a modificare questo sistema di oppressione e
>che mirano solo a dare di sè un'immagine più
>accettabile. Te lo chiedo perché vinca la vita"
>(Fonte: http://www.nigrizia.it/doc.asp?ID=3657).
>
><><><><><><><><><><>
>
>"Cambia lo sponsor… prima che lui cambi te!"
>Coordinamento cambia lo sponsor
>068271545
>cocs at inventati.org
>www.romanordestsocialforum.org/cocs/home.htm
>
>
>=====
>Ufficio stampa nodo di Roma Rete di Lilliput
>http://nodi.retelilliput.org/roma/stampa.htm
>
>                               *** Cosa e' Lilliput? ***
>Lilliput e' una rete laica di associazioni (cattoliche e non) e di singoli
>           Lilliput non e' una rete di associazioni cattolica
>                          www.retelilliput.org
>
>