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R: AUCHAN e PAMPERS aiutano a crescere i bambini del Congo.
- Subject: R: AUCHAN e PAMPERS aiutano a crescere i bambini del Congo.
- From: "pisco" <andrea.pisc at libero.it>
- Date: Fri, 11 Apr 2003 22:17:00 +0200
scusami potresti dirmi cosa dicono del bht gli altri ricercatori? quelli che a parere tuo sono pochi visto che quelli che tu chiami in causa sono molti... evitiamo di scopiazzare notizie a destra e manca ma informiamoci bene prima di lanciare dardi e sentenze grazie -----Messaggio originale----- Da: tessclaudia at virgilio.it <tessclaudia at virgilio.it> A: consumocritico at peacelink.it <consumocritico at peacelink.it> Data: venerdì 11 aprile 2003 15.50 Oggetto: AUCHAN e PAMPERS aiutano a crescere i bambini del Congo. >Spett.le >UNICEF ONLUS > > >Salve, >Sono una vostra simpatizzante e sostenitrice da annui. Aderisco alle vostre >iniziative e leggo sempre con interesse la rivista: Dalla parte dei bambini. >Ho appena ricevuto ed aperto il numero 1- 2003 e sono rimasta letteralmente >sconcertata. Vi leggo il titolo dell'articolo che ha provocato in me tanto >tormento dal spingermi a scrivervi di getto : AUCHAN e PAMPERS aiutano >a crescere i bambini del Congo. Inutile nascondercelo. Tutti noi sappiamo >che la causa del crescente divario economico tra Sud e Nord del mondo e >del proliferare delle guerre è da attribuirsi ai forti interessi economici >che impongono il mantenimento e lo sviluppo crescente dell'attuale modello >liberal-consumistico occidentale. Lo stile di vita del Nord del mondo non >potrà essere esportato ed esteso a tutti gli abitanti del pianeta semplicemente >perché le risorse della madre terra non sono sufficienti per tutti. L'aumento >dei nostri consumi ed il mantenimento del nostro stile di vita porterà ad >un sempre maggiore impoverimento di quel 80% del pianeta che vive con il >20% delle risorse. A mio parere (ma non soltanto mio) solamente un nostro >passaggio ad uno stile di vita più sobrio e meno inquinante potrà determinare >una inversione di tendenza nelle dinamiche Sud-Nord. Fondamentale quindi >a tal fine è l'informazione , la divulgazione , l'istruzione. A questo >dovrebbero >essere chiamate, come fosse una missione, le organizzazione no- profit quali >l'Unicef appunto. E veniamo quindi al tema del contendere. Io mi auguro >che all'interno della vostra struttura organizzativa ci sia un settore addetto >alla supervisione etica delle vostre scelte di marketing in considerazione >delle responsabilità civili verso la società. >Abbinare il nome Unicef ad AUCHAN e PAMPERS mi apre sinceramente un istigazione >al consumo, allo speco, all'inquinamento, all'impoverimento del Sud del >mondo. In ogni supermercato di qualsiasi centro commerciale possiamo trovare >normalmente palloni fatti in Pakistan e cuciti da piccole abili mani di >bimbi che per svolgere questa attività omettono di frequentare la scuola, >giocattoli costruiti in Cina da minorenni schiavizzati per la gioia dei >bimbi occidentali, telefonini cellulari , PC portatili, Play Station contenenti >il famigerato coltan estratto nelle miniere del Congo una delle principali >cause della sanguinosa guerra in atto , gioielli adornati da diamanti estratti >nelle miniere del Congo una delle cause della sanguinosa guerra attualmente >in atto, prodotti fabbricati dalla Nestlè azienda multinazionale che insiste >a voler donare latte in polvere alla madri africane che non ne hanno bisogno, >banane coltivate con enormi quantitativi di pesticidi irrorati senza protezione >da lavoratori sottopagati del sud America. Vi assicura che potrei continuare >ancora ma mi fermo qui e vi pongo ora una domanda. Avete mai sentito per >caso parlare del commercio equo e solidale? Tutt'altra cosa rispetto ad >Auchan! Ma probabilmente voi ritenete che un'altro mondo non sia possibile >e vi accontentate di mettere in vendita quello attuale incassandone una >piccola percentuale. Per quanto riguarda la PAMPERS vi segnalo alcune >informazioni che Unicef dovrebbe obbligatoriamente sapere. La ditta Pampers >è possedutda dalla Procter and Gamble feroce azienda da boicottare in quanto >una delle maggiori finanziatrici della campagna elettorale del guerrafondaio >attuale presidente degli Stati Uniti d'America. Nella fabbricazione dei > pannolini Pampers, ditta fornitrice di pannolini in tutti i reparti maternità >degli ospedali italiani, viene utilizzato un antiossidante il BHT( >Idrossianisolo >butilato) da molti ricercatori ritenuto cancerogeno, oggetto di intolleranze >e causa di iperattività infantile. Ogni bambino occidentale che utilizza >i pannolini usa e getta per almeno 2,5 anni produce circa una tonnellata >di rifiuti non riciclabili. Conoscete i pannolini lavabili e riutilizzabili' >Questi pannolini vengono prodotti e commercializzati normalmente in Austria > dove sono anche previste delle detrazioni sulla tassa per lo smaltimento >dei rifiuti per chi usa i pannolini riutilizzabili. >In Italia un comune in provincia di Vicenza ha promosso e finanziato una >iniziativa regalando 5 pannolini riutilizzabili per un prova iniziale ad >ogni partoriente. Il problema principale infatti è la mancanza di informazione >ovvero la cattiva informazione della pubblicità ( vedi Pampers) . Gli stessi >reparti di maternità insegnano alle neomamme l'uso dei pannolini usa e getta >. L'informazione e l'educazione dovrebbe partire proprio da lì. Purtroppo >ci sono molte diffidenze e riluttanze (dove stà l'Unicef). >In base a degli studi scientifici effettuati sui pannolini tradizionali >usa e getta il materiale plastico utilizzato ed ermeticamente chiuso determina >in caso di utilizzo un innalzamento della temperatura interna al pannolino >con conseguenze negative sulla salute del bambino : arrossamenti , allergie >, dermatiti. Queste spesso vengono trattate e curate localmente ma, essendo >il tessuto epidermico un tutt'uno, si ripetono ed espandono in altre parti >del corpo. >L'innalzamento della temperatura di cui sopra e la presenza all'interno >del pannolino di sostanze chimiche sbiancanti che aumentano l'assorbenza >e la sensazione di asciutto portano in alcuni casi anche conseguenze più >gravi quali le vaginiti nelle bambine ed una diminuzione degli spermatozoi >nei bambini. >Le ditte di pannolini usa e getta in commercio tendono a proporre dei modelli >esteticamente piacevoli tali da far sembrare il bambino quasi come un piccolo >adulto. In realtà degli studi hanno dimostrato che dei modelli troppo sgambati >possono portare a lungo andare ed in alcuni casi delle displasie all'anca. >I pannolini riutilizzabili invece cercano di assecondare il normale portamento >a gambe larghe del bambino. >I pannolini riutilizzabili sono prodotti totalmente in cotone biologico >non trattato con prodotti chimici . Essendo il cotone un prodotto traspirante >questo aumenta il benessere del bambino. >Diversamente dai pannolini usa e getta i pannolini riutilizzabili si impregnano >di pipì quindi per evitare di bagnare gli abiti e le lenzuola è consigliabile >l'utilizzo di una mutandina esterna regolabile in goretex traspirante. Anche >questa è lavabile e riutilizzabile. >Secondo degli studi effettuati in Austria con l'utilizzo dei pannolini lavabili >e riutilizzabili il bambino impara circa 6 mesi prima a riconoscere, regolare > e controllare lo stimolo dello sfintere rispetto all'utilizzo dei pannolini >usa e getta . Il pannolino riutilizzabile si impregna di pipì e dà al bambino >quella sensazione di bagnato e di caldo che poi raffreddandosi crea disagio. >Il bambino quindi è più consapevole ed associa il fare pipì alla condizione >di disagio e cerca di evitarla. Il pannolino usa e getta invece è sempre >asciutto, caldo e non dà consapevolezza. Prolunga i tempi di apprendimento >creando anche dei complessi nel bambino e delle intolleranze nei genitori. >Inoltre 6 mesi di pannolini usa e getta in più comportano maggiori costi >e maggior inquinamento. >Il pannolino riutilizzabile prevede anche l'utilizzo di una ulteriore fascia >assorbente estraibile sempre in cotone . Prima di indossare il pannolino >è preferibile apporre una velina in fibra di cellulosa biodegradabile al >100% la quale permette di raccogliere e gettare nel WC le feci senza sporcare >il pannolino. Essendo la velina biodegradabile può essere tranquillamente >gettata nel WC. In caso di pipì è possibile riutilizzare la velina lavandola >o sciacquandola evitando sprechi. Il pannolino sporco può essere lavato >in lavatrice a 60° o 90° assieme al bucato bianco. E' preferibile inserire >il pannolino in una retina per evitare che si attorcigli. In attesa di fare >la lavatrice è possibile raccogliere i pannolini sporchi in bagno in un >secchio dentro una retina. Non utilizzare nella lavatrice ne ammorbidente >ne candeggina in quanto queste sostanze sono nocive per il bambino. >Non utilizzare il ciclo di asciugatura in quanto danneggia i pannolini. >Utilizzare detersivo biodegradabile senza additivi sbiancanti. Per smacchiare >il pannolino è possibile utilizzare del midollo di bue sbiancante reperibile >nei negozi biologici. Ogni pannolino può essere lavato per almeno 300 lavaggi >senza essere danneggiato. Anche oltre i 300 lavaggi può essere ancora >utilizzato. >Da ciò si deduce quindi che può essere utilizzato anche per due figli >consecutivi >oppure dato in prestito a parenti od amici. Prima di utilizzare il pannolino >nuovo per la prima volta è consigliabile lavarlo almeno tre volte per attivare >la fibra ad assorbire di più. > >Mai sentito parlare di queste cose? Vi consiglio un approfondimento. A questo >punto mi piacerebbe ricevere una vostra replica costruttiva con riflessioni >e suggerimenti. Fortunatamente i bambini del Congo forse non conoscono ancora >i pannolini usa e getta Pampers ed i Centri Commerciali AUCHAN. Ora concludo > augurandovi una pessima campagna consumistica di raccolta fondi. Del resto >per una grossa multinazionale il modo migliore per rifarsi un'immagine pulita > è sottrarre risorse di nascosto con una mano e poi restituire le briciole >pubblicamente con l'altra facendosi spalleggiare da chi ha la faccia pulita >.. o quasi... >Saluti di pace, shalom, salaam. > >Claudia Tessaro >Via Santa Maria 36/C >33034 Fagagna Udine > >
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