CORE



Saluti.
Sono Davide, il responsabile del CORE www.core.too.it
Stiamo portando avanti una campagna di consumo critico mirata alla
risoluzione del conflitto di interessi di Berlusconi nell'informazione e,
quindi, alla libertà di informazione in Italia.
Sarebbe cosa bella e utile se poteste dare spazio e diffusione alla nostra
iniziativa.
Vi allego un breve articolo che presenta la nostra azione.
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito e, eventualmente,
richiedendole al sottoscritto.
Saluti e grazie

Davide




Tutti ci rendiamo conto della grave situazione della libertà di
informazione in Italia, in particolare dell'informazione televisiva.
La posizione di Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri e
padrone di Mediaset e Publitalia vanno a costituire una pericolosissima
unificazione del potere politico e del potere nell'informazione televisiva.
Al momento attuale Berlusconi è in grado di esercitare delle pesanti forme
di controllo sui canali televisivi RAI, Mediaset e, tramite il quasi
monopolio sulla gestione delle inserzioni pubblicitarie sulle reti private,
anche su qualsiasi altra rete televisiva privata concessione nazionale.
Di fronte a questa grave situazione di pericolo ci rendiamo conto che il
controllo che è in grado di esercitare l'attuale opposizione politica non è
più in grado di difendere i cittadini nel loro diritto ad una informazione
libera e indipendente.
Per questo motivo nel mese di gennaio 2002 si è costituito il gruppo del
CORE (Consumo Responsabile) www.core.too.it , il quale si propone come
obiettivo della sua azione l'offrire ai cittadini uno strumento per
esercitare una forte pressione economica contro Mediaset e Publitalia, in
modo da obbligare Berlusconi a realizzare una reale soluzione di questo
gravissimo conflitto di interessi.
L'azione proposta dal CORE consiste nel praticare i consumi in modo mirato,
evitando di acquistare i prodotti delle aziende che risultano essere più
pubblicizzate sulle reti Mediaset e informando le aziende di questa
campagna in corso.
La prima ragione di questa proposta è un motivo di semplice coerenza di
coscienza: in base ai ricavi Mediaset dichiarati per l'anno 2001,
praticamente tutto proveniente dalle inserzioni pubblicitarie, risulta che
ogni italiano ha pagato a Mediaset alcune decine di euro, corrispondenti a
oltre 100-150 euro annui per una famiglia media. Una persona di coscienza
dovrebbe chiedersi perché dovrebbe finanziare di tasca propria il sig.
Berlusconi e la sua attività politico-economica. Secondo noi è giusto far
conoscere ai cittadini che, ogni volta che acquistano dei prodotti
reclamizzati su Mediaset, danno un loro personale contributo in denaro
direttamente a Berlusconi.
La seconda ragione della nostra proposta è che, attraverso di essa, le
aziende inserzioniste arriveranno ad un certo punto in cui i loro
investimenti pubblicitari risulteranno essere controproducenti, dato che
non si realizzeranno le loro aspettative di crescita nelle vendite e, anzi,
registreranno la perdita di clienti abituali. In questa situazione quella
azienda, se saprà agire in modo accorto, non proseguirà la sua campagna
pubblicitaria con il rischio di arrivare addirittura ad una diminuzione
nelle vendite, ma preferirà spostare i suoi investimenti pubblicitari o so
altre reti televisive o su altri mezzi di informazione.
Quando un certo numero di aziende avrà compiuto questa scelta, ciò
significherà una perdita di utili per Mediaset e Publitalia, che potrebbe
proseguire fino ad un azzeramento degli utili o a comportare delle perdite.
A quel punto il sig. Berlusconi, proprietario di Mediaset, si troverà
obbligato a dare soluzione al conflitto di interessi, vendendo Mediaset e
Publitalia.
Non è chiaramente possibile dare risposta ad ogni obiezione dei lettori
alla nostra proposta.
Per chi fosse interessato ad approfondire l'argomento o farci pervenire le
proprie osservazioni, invitiamo a visitare il nostro sito internet
www.core.too.it, in cui vi sono già delle risposte per i principali dubbi
che possono essere esposti e dove è possibile contattarci direttamente
intervenendo sul forum o scrivendo al nostro indirizzo email.
La strategia proposta sembra complicata, ma non lo è affatto.
Ogni mese il CORE mette a disposizione una lista con i prodotti più
reclamizzati su Mediaset (si propone un numero ridotto, non essendo
realisticamente semplice rinunciare ad acquistare i prodotti pubblicizzati
da oltre 200 aziende). Questa lista potrà essere scaricata da internet,
stampata e data ai parenti ed amici che non hanno internet; potrà essere
portata nella borsa della spesa quando andremo a fare i nostro acquisti.
Una obiezione che ci viene fatta da molti è: ma non si tratta di un
obiettivo troppo difficile?
Noi rispondiamo che l'obiettivo è difficile se siamo in pochi, ma è facile
se siamo in molti.
Se davvero vogliamo fare qualcosa per la nostra libertà di informazione,
allora impegniamoci in questo. Diversamente continuiamo a tenerci il
monopolio televisivo di Berlusconi e smettiamola di lamentarci.

Il gruppo del CORE


Lista dei prodotti più reclamizzati sulle reti Mediaset nel mese di maggio 2002

Unilever Alimentare:
Algida Magnum, Findus, Knorr, Bertolli
Barilla:
Pasta, Mulino Bianco, Pavesini.
Uliveto:
Acqua Uliveto, Rocchetta, succhi i Briosi
Telecom:
Alice ADSL, Tim, Tin.it
Kraft:
Sottilette, Jocca, Philadelphia, Simmenthal, Invernizzi, Osella.
Fater:
Pannolini Huggies e Pampers, Salviette Pampers Sensitive, Assorbenti Lines.
Wind.
Fiat *
Parmalat :
Yogurt Joy, Aqua Par, Succhi di frutta Santal
Sammontana.
Nivea:
shampoo Hair care, Creme Soft, Body, Visage, Aqua Beauty, Eucerin..
Poste Italiane:
Banco Posta, Posta Prioritaria.
Swatch:
 Swatch Square e Tissot Touch
Perfetti:
Vigorsol Air Action, Daygum Protex e Daygum Microtech.
Cadey:
Abbronzante Bilboa.
Ferrero:
Nutella, Estathè, Kinder Pinguì, Fetta al Latte.

* Fiat  annuncia un forte taglio degli investimenti pubblicitari, la
notizia  è stata commentata negativamente da parte di Confalonieri,
presidente di  Mediaset.