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Mini-dossier sulla NIKE
- Subject: Mini-dossier sulla NIKE
- From: Daniele Barbieri - Carta <pkdick at fastmail.it>
- Date: Tue, 28 May 2002 13:39:16 +0200
BOICOTTA ----------------------------------- I LOVE NIKE ! di Rocco Rossitto Catania - Incredibile ma vero. I fatti. Da circa una settimana noto sui muri del centro di Catania degli strani Scorpioni disegnati con uno stampo e con affianco il baffo della Nike. Inizialmente penso che la faccenda sia strana, ma che tutto rientri nel gesto di qualche ragazzetto fissato con la marca Nike a tal punto da prendere in mano una bomboletta spray e passare qualche ora notturna a divertirsi. Nel frattempo noto in tv la pubblicità della Nike, quella della partita a calcetto dentro le gabbie, quella di Ronaldo, Totti, Cantona etc. Forse, penso, c'è sotto qualcosa. Penso ai negozianti di abiti sportivi. La sera del 6 maggio nella centrale piazza Stesicoro di Catania, mi accorgo di una cosa sconvolgente. Uno stand in ferro tappezzato di manifestini pubblicitari della Nike. Non credo ai miei occhi. Ricollego tutto: pubblicità in tv, graffiti con il logo Nike e annesso Scorpione. L'indomani fotografo scorpioni e baffi della nike disseminati ovunque. Mi reco allo stand, mi presento dicendo come mi chiamo e che scrivo per un giornale (http://www.girodivite.it) e richiedo una intervista con il responsabile che accetta ben volentieri. Chiedo informazioni sullo stand e lui in maniera ben educata ed entusiasta inizia a parlare di "Scorpion K.O" il torneo di calcetto organizzato dalla Nike. "Il torneo di calcio più letale del mondo" come recita lo spot. Mi illustra tutte le regole, mi parla di altri sponsor e mi invita a partecipare, io rispondo che ci penserò e che prima volevo fargli vedere alcune foto che avevo scattato nel pomeriggio. Esco la mia macchinetta digitale e mostro le foto con i graffiti, mostro come il centro città è tappezzato da questi disegni raffiguranti lo scorpione e il baffo Nike, chiedo se lui ne sa qualcosa e se hanno pagato le tasse per quella pubblicità. Lui cambiando l'espressione del viso, ma restando molto calmo e gentile, mi dice che non ne sa nulla e che in effetti è strano, e giustifica il fatto dicendomi che il "logo comunque sta girando". Gli chiedo se c'è un superiore a cui posso chiedere spiegazione, ma lui mi dice di rivolgermi alla Nike Italia. Lo saluto sempre in maniera gentile facendogli notare che anche un bimbo capirebbe cosa sta accadendo: tv, graffiti sui muri, torneo di calcetto itinerante in Italia. Lui in maniera gentile ma in evidente imbarazzo continua dire che non ne sa nulla e che lui è solo il responsabile dello stand. Questi i fatti. Il torneo ha già toccato le città di Torino, Milano, Reggio Calabria, e toccherà Napoli nella prossima tappa. Chissà se all'ufficio affissioni del Comune di Catania, presso i vigili e chi ha dato l'autorizzazione per lo stand in piazza Stesicoro sanno qualcosa e se hanno notato l'opera ignota di abbellimento che da qualche settimana è in atto in città. Invito chiunque abbia letto l'articolo e che si trovi nelle città sopra elencate a fornirmi foto di scorpioni e baffi della Nike per capire se ciò è successo solo a Catania o anche nelle altre città dove la Nike ha fatto sosta. I love nikeŠ non solo a Catania di Rocco Rossitto Nel numero scorso di girodivite.it, nell'articolo : "I love nike!" ho scritto delle coincidenze pubblicitarie che a Catania hanno visto arrivare il torneo di calcetto organizzato dalla Nike ("scorpion ko") e le apparizioni di loghi Nike sui muri della città. Una coincidenza spiegata dal responsabile di una postazione della Nike con la stupenda frase "il logo sta circolando". In effetti nessun nesso è provabile, poiché nessuno ha colto in flagranza qualcuno della Nike che imbrattava i muri con i loghi Nike. Ero io malpensante a credere che la Nike fosse responsabile, infatti il "logo sta girando" tanto che a Roma si contano centinaia di loghi Nike, con annesso lo scorpione, simbolo del torneo, sui muri di mezza città. A Roma si giocheranno le finali, e mentre voi ora state leggendo a Napoli si è appena terminata l'ultima tappa di questo torneo itinerante. Il logo Nike gira autonomamente e si deposita da solo sui muri delle città dove la Nike ha organizzato il torneo. Non posso esserne certo, come per Roma e Catania, ma sicuramente se "il logo sta circolando" anche nelle altre città d'Italia (Torino, Milano, Reaggio Calabria, Napoli) sarà arrivato e si sarà imbrattato sui muri del centro. Non aggiungerò altro questo, è ciò che è accaduto e nessuno ne parla sulla stampa scritta, nemmeno una riga, una colonna, niente di niente. Solo alcuni siti d'informazione hanno riportato la notizia. Se comunque vedete uno scorpioncino apparire sul muro di casa vostra con un logo nike, vorrà dire che il logo sta ancora "circolando", poveraccio lui che fa tutta sta fatica! ---------------------------------------------------------- Salve, sono la Nike La strategia di comunicazione e marketing della Nike attraverso il suo sito ufficiale di Alessandro G. Fangano Accuse pesanti come l'infamia di sfruttare il lavoro minorile. Con questo deve fare i conti la NIKE Inc. dopo anni di boicottaggi, che con un imprevedibile effetto branding hanno di fatto contribuito all'aumento delle vendite. Nel nuovo corso della Nike ci sono parole d'ordine come rispetto dell'ambiente, rispetto dei diritti dei lavoratori, programmi di educazione e sviluppo in tutto il mondo. Ma c'è di più, per motivi di MKTG strategico e operativo, lo SWOOSH, (in Italia è chiamato baffo!) diventa l'unico simbolo sostituendo la "pesante" dicitura NIKE. Sul sito istituzionale della Nike inc. www.nikebiz.com c'è un'intera sezione denominata RESPONSABILITY dalla quale apprendiamo una serie di interessanti notizie e curiosità che, associate alle nuove campagne pubblicitarie (cfr. articolo sulla proliferazione di scorpioni) mostrano l'impressionante macchina di organizzazione, Marketing e Comunicazione di questa azienda. All'insegna del buonismo scopriamo che la Nike è stata fondata con una stretta di mano e che " E' implicito che in questo c'è la determinazione che noi vogliamo costruire il nostro business con i nostri partner basandoci sull'onesta e il rispetto reciproco. [Š] Inoltre gli standard ai quali devono sottostare i partner locati in tutto il mondo sono: Sicurezza e salute del lavoro, giusti salari, ore di lavoro e premi; minimi impatti ambientali, sistemi di gestione del personale per verificare la dignità degli individui, i diritti di associazionismo (anche sindacale) e il diritto di lavorare senza umiliazioni o abusi fisici o psicologici. [...] Nessuna discriminazione basata su razza, religione, orientamento sessuale, idee politiche, stato matrimoniale o maternità. Così la Nike verifica dall'interno e fa verificare anche da ENTI esterni internazionali la situazione dei propri lavoratori". Sul sito sono disponibili anche i dati delle singole "factory" nei 5 continenti. Questi gli standard dichiarati: Non ci sono lavori forzati, così gli operai non sono costretti a lavorare in alcun modo, non c'è lavoro minorile: chi lavora per la creazione di scarpe deve avere almeno 18 anni e 16 anni deve averne chi lavora per la creazione di accessori e abbigliamento. A ciascuno è garantito lo stipendio minimo previsto da contratto e non ci sono trattenute sulle buste paga per infrazioni comportamentali. Grazie ai benefits spesso gli stipendi sono il 25% più alti di quelli locali. Il massimo di ore stabilito è di 60 h/week o meno se stabilito dalla legislazione locale. Dispostivi per la sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro. Spesso ci sono delle ispezioni, anche di enti esterni e senza preavviso. --------------------------------------------- Nike: scheda cronologica e dati sulla produzione e vendita 1957: Phil Knight e Bill Bowerman decidono di creare un'azienda per la produzione di scarpe per atleti. 1962: primo atto, in Giappone, per la creazione di una società, si chiamerà BRS. 1971: il simbolo della NIKE (The Swoosh) è ideato dagli studenti del Carolyn Davidson che percepiranno una fee di $35. 1972: la BRS crea una società chiamata NIKE e si affaccia allo sport professionistico con U.S Olimpic Trial (solo dal 1978 NIKE inc. diventerà la ragione sociale ufficiale dell'azienda) 1979: con il brevetto delle NIKE-AIR l'azienda diventa la più importante per il mercato USA di scarpe da atletica 1980: con laboratori anche in Asia, Sud America e Europa, la Nike impiega 2700 persone e fattura 270.000 di dollari 1985: vengono lanciate le AIR-JORDAN. Nike ha 4200 impiegati e fattura oltre un bilione di dollari di fatturato 1990: Nike supera i 2 bilioni di dollari di fatturato e impiega oltre 5,300 persone. Nasce il primo campus Nike in Oregon 1991: Nike è la prima azienda sportiva al mondo a superare i 3 bilioni di dollari di fatturato 1994: Nike affida ad Enti internazionali la verifica delle condizioni di lavoro nelle proprie factories. 1996: Nike supera i $6.5 billioni di dollari di fatturato con i suoi 16.000 dipendenti. 1999: Nike realizza le uniformi ufficiali di oltre 2000 atleti per le Olimpiadi di Sidney in 25 sport diversi. 2000: Nike raggiunge quota 22.000 impiegati in 120 stati. La NIKETOWN dell'Oregon ospita oltre 5000 persone. 15 sono in tutto le NIKETOWN nel mondo, comprese Berlino e Londra Oggi: Ci sono nel mondo oltre 500.000 persone ceh lavorano per la NIKE o nell'indotto. La sola Corea ha esportato oltre 500 milioni di paia di scarpe NIKE e i prodotti NIKE rappresentano il 7 percento dell'export del Vietnam. Italia, Filippine e Vietnam sono gli ultimi tre stati in cui sono state aperte le factories. Per ogni singolo paio di scarpe: Prezzo all'utente (media): $65 Prezzo al negoziante: $32.50 to Nike. Nike paga: $16.25 per questioni legali, assicurazioni, marketing ed altro Prezzo pagato alle factories: $16.25 per materiali ($10.75), lavoro ($2.43), trasporti, deprezzamento, varie ed eventuali ($2.10) e guadagno delle Factories ($0.97) I guai giudiziari della Nike in Usa Mentre Catania e le città italiane sono invase dai simboli della Nike, i giornali diffondono (piccola piccola) la notizia sui guai giudiziari della multinazionale. Una sentenza negli Stati Uniti dichiara ammissibile la causa contro Nike per false comunicazioni ai consumatori... Via libera alla causa intentata contro la Nike nel 1998 dall'organizzazione Global Exchange a nome dei consumatori californiani per pubblicita' ingannevole e false informazioni sulla base di una legge della California che tutela i cittadini da pratiche commerciali scorrette. Nike era accusata di mentire in interviste e comunicati stampa sulle reali condizioni di lavoro nei suoi stabilimenti asiatici dopo che numerosi rapporti avevano documentato violazioni rispetto ai salari, agli orari di lavoro, alla sicurezza e dignita' della persona, e ai diritti sindacali. Nike si e' difesa sostenendo che le dichiarazioni pubbliche di un'azienda sono protette dal diritto costituzionale alla liberta' di espressione. Il giudice di primo grado le ha dato ragione, ma la Corte suprema della California, a cui i consumatori si sono rivolti, ha stabilito il 2 maggio scorso che Nike non puo' appellarsi a questo diritto se le sue dichiarazioni pubbliche hanno finalita' commerciali, e tale e' stata giudicata la campagna di informazione organizzata dalla societa' per difendersi dalle accuse. Nella sentenza, che rappresenta un precedente importante e sulla quale i giudici supremi si sono divisi, si legge che a un'impresa non e' fatto divieto di esprimersi liberamente su questioni di rilevanza pubblica o di difendere con forza le proprie pratiche commerciali, ma quando lo fa con lo scopo di promuovere le sue vendite deve parlare in modo veritiero. Nike ha annunciato ricorso alla Corte suprema degli Stati Uniti.
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