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Sent: Thursday, March 21, 2002 10:49
AM
Subject: Re: cs: Sabato 2 Marzo prima
iniziativa di Boicottaggio della Coca Cola
Vi chiedo soltanto di non rompermi più i
coglioni!
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Sent: Wednesday, March 20, 2002 3:22
PM
Subject: Fwd: cs: Sabato 2 Marzo prima
iniziativa di Boicottaggio della Coca Cola
This is a forwarded message From: Csa Intifada <csaintifada at dada.it> To: cslist at ecn.org Date: Sunday, March 03,
2002, 5:37:24 PM Subject: cs: Sabato 2 Marzo prima iniziativa di
Boicottaggio della Coca Cola
===8<==============Original message
text=============== Comunicato Stampa
Sabato 2 Marzo ore
17.00 prima iniziativa di Boicottaggio della Coca Cola presso il
Supermercato COOP di via Masini a Empoli Dove una 30 di compagni del
Csa intifada hanno distribuito volantini sia all'esterno che all'interno del
supermercato riempendo vari carrelli di coca cola a cui sono stati attaccati
manifesti informativi sulla vicenda colombiana, nei vari interventi
tenuti all'esterno è stata ribadita l'importanza dell'informazione riguardo
ai prodotti in vendita affinche sia realmente possibile un consumo critico
da parte dei consumatori . Sopratutto all'interno della COOP che nasce
come cooperativa di consumatori .Giovedi 7 marzo Assemblea
con Carlos Olaya Rodriguez SINDACALISTA COLOMBIANO DEL SINAILTRAINAL
che si terra presso il csa intifada dalle ore 21.30.
La
Coca Cola uccide B oicottala
I sindacati - colombiano e Usa nel
Luglio del 2001 hanno denunciato la Coca cola per aver fatto eliminare
Sindacalisti del Sindacato Sinaltrainal colombiano dai paramilitari con
omicidi, sequestri e sparizioni.
"La nostra organizzazione sindacale
è stata dimezzata dalla intimidazione, dal sequestro, dalla detenzione,
dalla tortura e dall'omicidio di numerosi leader da parte delle forze
paramilitari che hanno agito nell'interesse delle grandi imprese che operano
in Colombia, come la Coca Cola e la Panamerican Beverages-Panamco". Si apre
così la denuncia presentata negli Stati Uniti dal sindacato colombiano
Sinaltrainal, contro il colosso mondiale delle soft drinks e la loro
maggiore società imbottigliatrice in America Latina. "I manager degli
impianti di imbottigliamento della Coca Cola in Colombia hanno contrattato
gruppi paramilitari per reprimere l'attività dei leader sindacali. Non ci
sono dubbi che la transnazionale di Atlanta ha tratto vantaggio dalla
repressione sistematica dei diritti sindacali e che non ha protetto
debitamente i lavoratori colombiani dagli atti di persecuzione", prosegue il
testo della denuncia depositata il 20 luglio del 2001 dai legali della
Sinaltrainal ! e dalla centrale sindacale Usa United steelworkers
of America presso la Corte distrettuale della Florida.
Sinaltrainal,
struttura a cui aderiscono oltre 4.000 dipendenti dei maggiori complessi
industriali del settore alimentare, punta il dito oltre che sulla Coca Cola
e la Panamco, anche su altre importanti multinazionali, come la Nestlé e la
Cicolac. Nelle aziende di proprietà di questi gruppi si è verificata
nell'ultimo decennio un'impressionante sequela di omicidi selettivi,
sequestri e sparizioni di sindacalisti e operai, eseguiti dagli squadroni
della morte di estrema destra, crimini rimasti del tutto impuniti grazie
alle coperture e alla collaborazione di ampi settori delle forze di
sicurezza statali. Undici i dirigenti e gli attivisti assassinati (5 quelli
dipendenti dalle societá imbottigliatrici della Coca Cola), 6 quelli
miracolosamente sopravvissuti ad attentati dinamitardi, 5 i leader sindacali
che a seguito delle gravi minacce subite dai paramilitari sono stati
costretti a dimettersi dalla Panamco e a rifugiarsi
all'estero.
Numerosi i dipendenti colombiani della Coca Cola che sono
vittime di persecuzioni da parte di organi giudiziari e di polizia dello
Stato colombiano, ingiustamente accusati di legami con il terrorismo o con
le organizzazioni della guerriglia; tra essi 12 leader sindacali sono stati
detenuti illegalmente per periodi piú o meno lunghi a partire dal 1984. A
seguito delle campagne di repressione eseguite dalle forze armate nella
regione settentrionale dell'Urabá (dipartimento di Antioquia), nel 1985, 17
operai dell'impianto di imbottigliamento della Coca Cola del comune di
Canepa,hanno dovuto abbandonare il lavoro per sfollare insieme ai propri
familiari verso altre cittadine della regione. Nel 1996, un gruppo
paramilitare ha fatto irruzione nello stesso impianto di Canepa,
costringendo 70 operai a rassegnare le proprie dimissioni dal sindacato.
Successivamente due lavoratori sono stati assassinati, altri due dipendenti
sono stati vittime di attentati e l'ufficio locale di
Sinalt! rainal é stato devastato e incendiato durante un blitz
paramilitare.
AL CSA INTIFADA Via xxv aprile Ponte a elsa Empoli
GIOVEDI' 7 MARZO DALLE ORE 21.30
PRESENTAZIONE DELLA
CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO DELLA COCA COLA CON LA PRESENZA di Carlos Olaya
Rodriguez SINDACALISTA COLOMBIANO DEL SINAILTRAINAL CHE ILLUSTRERA LA
CAMPAGNA .
AL FIANCO DEL POPOLO COLOMBIANO
CON CARLO GIULIANI
NEL CUORE
Perinfo tel/fax0571931021 emailcsaintifada at dada.it CSA
INTIFADA
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