Disobbedire all'embargo



 ROMPERE L'EMBARGO Migliaia di persone stanno morendo in Iraq, tra cui 4500
bambini ogni mese, come diretta conseguenza dell'embargo: disobbediamo!!!Il
Gruppo Boycott della Coop. Il Seme ha deciso di aderire all'iniziativa di
disobbedienza civile promossa dall'Ass. "Un ponte per..." di Milano contro
l'embargo nei confronti dell'Iraq.

Così come in moltissime altre città d'Italia, si é deciso di promuovere la
vendita pubblica di datteri iracheni, in violazione dell'embargo e per un
commercio equo e solidale.

I datteri anti-embargo, di cui qui sotto raccontiamo la storia, sono in
vendita presso la Cooperativa Il Seme (in via Borgo Palazzo 31 e nel nuovo
negozio "Gustando" in Piazza Risorgimento sotto i portici).

"Datteri anti-embargo"

 ROMPERE L'EMBARGO con azioni concrete, è la forma di pressione che si sta
diffondendo in tutto il mondo per ottenere la fine delle sanzioni ed è in
questo quadro che si inserisce l'importazione di datteri iracheni da parte
dell'associazione "Un ponte per.."

PRIMA DELLA GUERRA DEL GOLFO l'Iraq, con oltre 30 milioni di palme
coltivate, era il primo produttore mondiale di datteri, che occupavano il
secondo posto, dopo il petrolio, delle sue esportazioni. L'embargo ha
gravemente colpito la coltivazione di datteri e i contadini, sia per la
chiusura dei mercati esteri, sia per la grave mancanza di input agricoli.

I DATTERI SONO STATI ACQUISTATI direttamente dai contadini della zona di
Abu Al Ghasib, un villaggio a 20 km da Bassora sulla riva est dello Shatt
Al Arab nel sud dell'Iraq e sono stati pagati circa il 10% in più del
prezzo di mercato.

SONO STATI TRATTATI con un processo di vaporizzazione e sterilizzazione e
inscatolati in Iraq. Prima dell'importazione un campione è stato analizzato
da un laboratorio italiano per accertarne la rispondenza alle norme
igieniche europee.

SONO GIUNTI IN ITALIA senza dichiararne la provenienza effettiva. Di ciò
verrà informato il Ministero per il Commercio Estero. Scopo della
iniziativa è, infatti, anche provocare una sanzione (pecuniaria perché la
violazione dell'embargo non è un reato ma un illecito amministrativo)
ricorrendo contro la quale potremo sostenere l'illegittimità della legge
sull'embargo.

I PROVENTI DELLA VENDITA torneranno nella zona d'acquisto come sostegno a
progetti di sostegno al lavoro delle donne e dei contadini.

Per maggiori informazioni:

http://www.unponteper.it/it/index1.html