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Boicottaggio Esso, inoltro notizie per chi fosse interessato...

Stefano

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Subject: INFO
Date: Tue, 08 May 2001 16:34:36 +0200

Boicottaggi/ Bianca Jagger e Annie Lennox contro la Esso: influenza Bush
nelle decisioni sull'effetto-serra

Dopo Coca Cola e Philip Morris, Danone e Marks & Spencer, ora anche
Esso entra nella rosa dei 'boicottati' di lusso. Dalla Gran Bretagna,
Greenpeace e gli Amici della Terra hanno lanciato ai consumatori di
tutto il mondo un appello a non fare il pieno o acquisti nelle stazioni
di servizio che portano questo marchio appartenente alla Exxon Mobil.

Il motivo? La multinazionale sarebbe dalla parte del presidente
americano Bush, ora bollato come nemico dell'ambiente, dopo il
dietrofront sugli accordi di Kyoto per ridurre in tutto il mondo i gas
serra, responsabili dei cambiamenti climatici.

Capipolo di questo movimento che porta il nome di 'Stop Esso' sono
artisti, attori, comici e cantanti. In testa l'attrice Bianca Jagger,
ex-moglie del cantante dei Rolling Stones, e la cantante Annie Lennox.

Exxon Mobile sarebbe inoltre accusata dal gruppo di consumatori di
essere un nemico di Kyoto a causa della pubblicazione di intere
campagne anti-protocollo a pagamento sui quotidiani statunitensi.

L'azienda sarebbe tra quelle che hanno influenzato maggiormente la
decisione del presidente Bush di non aderire al protocollo e quindi di
non tagliare le emissioni dei gas serra del 5% rispetto ai livelli del 1990.

La signora Jagger ha inoltre affermato che Esso "non ha mai investito
un singolo penny in energia rinnovabile". Smentita dall'azienda che parla
di 350 milioni di sterline spese in una serie di società che operano
in questo settore compreso quello che sfrutta l'energia solare.

"L'appello al boicottaggio di Esso - ha detto un portavoce aziendale -
può essere solamente controproducente in quanto non crediamo che possa
avere alcuna influenza sul governo Usa, ma potrebbe invece danneggiare
le migliaia di businessmen inglesi che lavorano in partnership con
Esso in Gran Bretagna".

Tra i sostenitori della campagna compare anche Anita Roddick, fondatrice
della catena di profumerie ecologiche 'The Body Shop'. Azienda che,
paradossalmente,è stata oggetto di un altro boicottaggio, lanciato dal
gruppo Ethical Consumer, qualche settimana fa contro le imprese "amiche"
del presidente Bush, cioè di quelle che hanno versato fondi per la sua
campagna elettorale. E nella lista rientra anche 'The Body Shop'.


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Stefano Maero - stefano at euresis.it