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Ogm: mangimi transgenici per i polli






(ANSA) - SYDNEY, 9 DIC - Attivisti di Greenpeace in costume da galline hanno dato il via ad una campagna nazionale contro la vendita di polli alimentati con mangimi geneticamente modificati, iniziando a presidiare le due principali catene di supermercati nelle maggiori citta' d'Australia. Gli attivisti hanno visitato i supermercati Woolworth e Safeways a Sydney, Melbourne, Canberra, Hobart, Adelaide, Brisbane e Perth, incoraggiando le persone a dare voce alle loro preoccupazioni sui prodotti di carne di polli alimentati con Ogm. ''Il nostro obiettivo e' di informare i consumatori che i polli sono stati alimentati con soia geneticamente alterata'', ha spiegato il responsabile della campagna Ogm di Greenpeace, John Hepburn. ''La gente e' molto preoccupata che cibi geneticamente modificati e non etichettati adeguatamente siano entrati con l'inganno nella nostra catena alimentare'', ha aggiunto. ''Incoraggiamo i consumatori a riprendersi il loro potere dicendo di no ai cibi Ogm, e pretendendo che l'etichettatura nei loro supermercati locali sia adeguata. Intanto due delle maggiori compagnie che producono pollame sono state obbligate dalla Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori (Accc) a rimuovere le etichette dei loro prodotti con la dicitura 'Libero da Ogm'. La presidente dell'Accc, Louise Sylvan, ha dichiarato che le etichette sono ingannevoli per i consumatori perche' alcuni polli sono alimentati con fagioli di soia geneticamente modificati. La Baiada Poultry ha accettato di rimuovere le etichette 'GM-free' entro la fine dell'anno, mentre Bartter Streggles dovra' fare altrettanto entro maggio del prossimo anno. La Ingham, il piu' grande fornitore di carne di pollo in Australia ed uno dei principali obiettivi deragli ambientalisti, non da' alcuna indicazione che i suoi polli siano liberi da Ogm. (ANSA).


XMC