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Una proposta da t/Terra e libertà/critical wine
- Subject: Una proposta da t/Terra e libertà/critical wine
- From: Simona <sap145 at yahoo.it>
- Date: Mon, 21 Jun 2004 15:39:26 +0200 (CEST)
Ciao a tutt*,
avrete sentito parlare o forse letto – anche su questa lista - del progetto
Critical Wine e delle varie iniziative che ha organizzato (non ultimo il libro
recentemente pubblicato da “deriveapprodi”); forse qualcun* di voi vi ha anche
partecipato!
Per chi non ne fosse a conoscenza, t/Terra e libertà/critical wine è
un’iniziativa che parte dalla materialità della terra per concepire e creare
forme diverse di produzione e consumo con l’obiettivo di sovvertire le catene
di distribuzione e di commercializzazione dei beni, ridurre la distanza
alimentare, svelare le modalità di privazione della sensorialità che si
sviluppano a livello globale mediante l’espropriazione dei produttori e
l’idiotizzazione dei consumatori. La polarizzazione della ricchezza non è solo
un fatto economico; si produce anche come impoverimento della socialità, delle
relazioni sensoriali e gustative.
t/Terra e libertà/critical wine è un modo di immaginare e disegnare un circuito
virtuoso tra qualità dell’ambiente, qualità della produzione e qualità delle
relazioni sociali; un prototipo che a partire dal vino è dipanabile in ciascun
elemento della materialità delle condizioni del vivere, in ogni luogo del
pianeta.
Punti fondamentali della proposta sono il prezzo sorgente e il protocollo di
autocertificazione:
Protocollo autocertificazione
Il protocollo di qualità criticalwine è autoprodotto e autocertificato.
Il protocollo di qualità criticalwine è fondato sul principio della massima
tracciabilità della filiera produttiva e dei prezzi a cui vengono venduti i
prodotti. Per chi non conoscesse la nostra filosofia, a scanso d'equivoci, è
giusto ripetere che la tracciabilità massima non ci interessa che venga
prescritta dallo Stato. Ogni forma di costrizione comporta una prassi di
deroghe, rifiuti, resistenze, sotterfugi, illeciti. Il principio di massima
tracciabilità che intendiamo invocare si basa sull'etica della responsabilità
individuale. La cura della terra, la bontà di un alimento, il gusto della
socialità presuppongono un'idea di felicità e di godimento che può riguardare
ciascuno, ma non diviene efficace perché è oggetto d'obbligo per tutti.
Il protocollo di qualità, dunque, non intende fondare un altro ente
certificatore o di controllo in grado di surrogare le prescrizioni statuali.
Tutt'altro. Intende fornire ai produttori la possibilità di far conoscere la
cura, l'impegno, la correttezza, la conoscenza, la cultura su cui si basa il
loro lavoro; promuove anche la coscienza che il circuito virtuoso in grado di
coniugare la qualità dell'ambiente alla qualità del prodotto e a quella delle
relazioni sociali è in grado anche di assicurare loro una maggiore ricchezza.
Ricchezza non semplicemente dovuta alla crescita della massa monetaria che
deriverebbe loro da un lavoro di massima qualità e cura, ma intesa in forma
totale, nella forma della ricchezza cioè che, pur non disdegnando l'aspetto
monetario, includa le altre forme dell'arricchimento della persona, delle sue
relazioni, del mondo di azioni e di sensazioni che lo pervadono e lo circondano.
Il protocollo criticalwine non intende in alcun modo standardizzare le modalità
di produzione e omologare il gusto. Appunto per questo motivo non pretende di
fissare princìpi produttivi uguali per tutti, ma al contrario valorizzare le
diverse modalità produttive in grado di assicurare la massima qualità e
naturalità dei prodotti nel pieno rispetto delle relazioni sociali e di quelle
tra uomo e ambiente.
Il protocollo di qualità criticalwine si basa sulla stretta corrispondenza tra
tracciabilità del prodotto e sua intrinseca qualità. Tutte le informazioni che
il produttore fornisce autonomamente e volontariamente sulle sue modalità di
produzione forniscono anche uno strumento straordinario di conoscenza per il
consumatore il quale è in grado di farsi un’idea precisa di ciò che consuma, di
ciò che spende.
Il protocollo di qualità criticalwine intende ridurre la distanza
produttore-consumatore e favorire quanto più è possibile il loro incontro
diretto.
Per essere inseriti nel catalogo dei produttori criticalwine è obbligatoria
l’indicazione del prezzo sorgente, cioè del prezzo medio al quale il produttore
vende il suo prodotto e al quale il consumatore potrebbe acquistarlo
direttamente.
Prezzo sorgente
Nel funzionamento del mercato contemporaneo a nessuno sfugge che scarso
rilievo, di riconoscimento socio-culturale e di risorse economiche, viene dato
ai produttori. I consumatori, d’altronde, debbono sopportare il peso di
prodotti di dubbia qualità e a prezzi enormemente superiori a quelli pagati ai
produttori. Questo principio economico, secondo il quale la ricchezza deve
essere concentrata sulla filiera distributiva-commerciale, sempre più
concentrata in pochi poteri forti, sembra oramai una legge di natura.
Criticalwine intende contestare radicalmente questo principio proponendo,
accanto alla tracciabilità del prodotto, anche la tracciabilità del prezzo. Il
primo e decisivo passo perché vi sia tracciabilità del prezzo, è l’indicazione
del prezzo sorgente.
Chiamiamo prezzo sorgente il prezzo al quale il produttore vende i suoi vini e
al quale è disponibile a venderli al consumo diretto.
Il prezzo sorgente, se inserito nell’etichetta, è il primo passo per rendere
possibile la tracciabilità del prezzo oltre a quella del prodotto.
Il prezzo sorgente evidenzia con una semplice informazione i rapporti di
produzione e le appropriazioni di ricchezza che avvengono nella filiera della
circolazione dei prodotti.
Il prezzo sorgente può permettere la riduzione della distanza alimentare e la
diminuzione della catena produzione-consumo.
Il prezzo sorgente permette un maggior investimento di fiducia tra consumatori
e produttori.
Il prezzo sorgente, come il protocollo di qualità, non viene imposto dall’alto,
ma deciso autonomamente e volontariamente da ogni produttore.
Il prezzo sorgente non intende creare un ulteriore regime di controllo, ma
relazioni basate sull’etica della responsabilità e della cooperazione sociale.
In collaborazione con alcuni vignaioli che partecipano al progetto critical
wine stiamo realizzando una selezione di vini aderenti al protocollo di
autocertificazione recanti in etichetta il prezzo sorgente. Date le sintonie di
pensiero e di azione che ci accomunano, vi chiediamo di farci sapere:
- se esiste un vostro interesse di massima all’acquisto di questi vini (ci
occuperemmo noi di organizzare delle spedizioni di questi prodotti per uno o
più gas o gruppi di una certa zona. raccoglieremmo gli ordini e cureremmo la
parte logistica.)
- in caso affermativo, la possibile quantità di consumo (espressa in bottiglie)
Fateci sapere.
p. collettivo informale t/Tl/cw
Simona
http://www.criticalwine.org
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