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rassegna stampa: Coesistenza impossibile - agricoltore perde ildiritto di coltivare NON OGM, mentre Monsanto prosegue con lacontaminazione genetica.




a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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GREENPEACE: COESISTENZA IMPOSSIBILE - AGRICOLTORE PERDE IL DIRITTO DI
COLTIVARE NON-OGM, MENTRE MONSANTO PUO' PROSEGUIRE CON LA CONTAMINAZIONE
GENETICA.

Greenpeace e' allibita dal risultato di oggi del caso Monsanto contro Percy
Schmeiser, l'agricoltore canadese che secondo la Monsanto non ha pagato i
diritti per poter coltivare la colza brevettata dalla stessa multinazionale.
I campi di colza convenzionale di Schmeiser sono stati contaminati dai campi
di colza GM (Geneticamente Modificato) adiacenti. La Corte Suprema canadese,
con una votazione finale di 5 a 4, ha deliberato che Schmeiser ha violato il
brevetto della Monsanto utilizzando nei suoi campi semi di colza GM che
erano stati trovati nella sua fattoria l'anno precedente. Questa decisione
segue due battute d'arresto per la Monsanto, che la settimana scorsa aveva
annunciato lo stop alla commercializzazione del frumento GM a livello
globale e della colza GM in Australia in seguito alla forte opposizione dei
consumatori e dall'industria a queste colture. Una piccola vittoria per
Schmeiser è che non dovrà pagare alla Monsanto il prezzo delle sementi.

"Questo è un giorno triste per i coltivatori di tutto il mondo" afferma
Federica Ferrario, della Campagna OGM di Greenpeace. "La colza della
Monsanto ha contaminato per anni i campi del Canada occidentale e non vi è
alcun modo per bloccare la contaminazione genetica. Paradossalmente, la
Corte ha concluso che la Monsanto può continuare a contaminare i campi degli
agricoltori e può continuare a minacciarli mediante costose azioni legali.
Gli agricoltori dovrebbero essere in grado di poter mantenere le loro
coltivazioni libere da OGM, ma la Corte ha deciso che questa è una decisione
che è meglio rimanga alla Monsanto".

Nel 1997, Schmeiser ha scoperto, mentre stava utilizzando dell'erbicida
lungo un fossato, che alcune delle sue piante di colza erano diventate
resistenti all'erbicida stesso, contaminate dal polline della colza
brevettata dalla Monsanto e resistente all'erbicida. Nell'agosto 1998, la
Monsanto ha denunciato Schmeiser per aver infranto il brevetto, asserendo
che l'agricoltore aveva piantato sementi brevettate senza licenza, e che
aveva quindi venduto il raccolto ottenuto, infrangendo cosi' i diritti
brevettuali della multinazionale. Schmeiser è diventato a livello mondiale
una figura di riferimento durante la sua lunga battaglia legale contro la
Monsanto.

"La contaminazione da colza GM e' in continua crescita", ha continuato
Ferrario, "Monsanto ha introdotto nell'ambiente una coltura incontrollabile
senza avere nessuna responsabilita' nei confronti degli agricoltori o del
pubblico. La decisione odierna della Corte in pratica rende responsabili
gli agricoltori verso la Monsanto per una contaminazione genetica causata da
Monsanto stessa. Cio' significa che Monsanto puo' tranquillamente insinuarsi
nei campi degli agricoltori e derubarli dei propri profitti."
Greenpeace si augura che l'Italia non si venga a trovare presto in
condizioni analoghe. La coesistenza fra coltivazioni biologiche,
convenzionali e transgeniche non e' possibile, e il caso di Percy Schmeiser
ne e' l'ennesimo esempio.

Roma, 21 maggio 2004

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