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Macelli Clandestini



Una notizia di qualche giorno fa, ma interessante perchè denuncia un
fenomeno illegale, che convincerà ancora di iù i vegeteriani della giustezza
della loro scelta.

Francesco


ANSA) - ROMA, 13 MAR - Non sono solo i vitelli e gli ovini di cui gli
allevatori
non denunciano la nascita ad essere macellati clandestinamente nel Lazio:
dal 2000 in poi hanno fatto la stessa fine anche molti cavalli, nella
maggioranza
dei casi rubati. L'ondata di furti di cavalli nella provincia di Roma e'
cominciata nel 2000.
Fino a quel momento i furti sono stati per lo piu' opera di singoli zingari
o pastori che li rubavano per farli lavorare o a volte anche per farli
correre
in gare piu' o meno legali.
Dal 2000 i furti hanno invece assunto un altro aspetto: lo scopo e' la
macellazione
clandestina per venderne la carne e anche gli autori dei furti non sono
piu' singoli ladri, ma spesso bande organizzate che usano tir attrezzati
per il trasporto delle bestie e il piu' delle volte macellano direttamente
i cavalli in macelli clandestini o anche in aperta campagna.
Dal 2000 l'escalation di furti conta cinque cavalli rubati in marzo al
centro
Coni Pentatlhon di Riano e nel giugno dello stesso anno altri cinque.
Tre cavalle, tra cui una gravida e due pony, vengono rubati da un box
dell'allevamento
S.Agnese, sull'Ardeatina nel settembre dello stesso anno e a ottobre sei
fattrici gravide spariscono dall'allevamento Razza dell'Olmo a Castel
Romano.

Il 18 gennaio del 2001 quattro fattrici gravide vengono rubate da un
allevamento
di Anguillara, il 20 dello stesso mese cavalli rubati a Cerveteri, e pochi
giorni dopo altri sei a Bracciano. I furti vanno avanti ai danni del Circolo
Caino (10 cavalli) e anche del Centro addestramento dell'Esercito a
Montelibretti
(altri 10, di cui 9 anziani 'riformati' ormai in pensione).
Come tutti gli altri vengono macellati illegalmente, senza alcun controllo
sanitario e la loro carne venduta, per lo piu' a ristoratori compiacenti,
e consumata da clienti ignari.
Nel marzo 2001 ancora un furto al Centro Coni di Riano, questa volta sono
sei purosangue. Ma in questo caso i ladri non la fanno franca: cinque
calabresi
sono bloccati dai carabinieri di Bracciano e Lagonegro, che hanno
individuato
il Tir che trasporta i cavalli, sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria.
L'attivita' di ricerca dei carabinieri si intensifica e a Frascati vengono
sequestrati altri 10 cavalli e viene arrestato Giovanni Gatta, titolare
di una macelleria di Rocca di Papa.
Oltre all'attivita' di repressione, i militari rafforzano l'opera di
prevenzione
con controlli a tappeto nelle macellerie e i furti diminuiscono.
Anche le istituzioni mostrano maggiore attenzione verso il fenomeno, tanto
che nel settembre scorso il sindaco di Valmontone, Angelo Miele, offre una
ricompensa di 5.000 euro a chi riportera' vivi 5 cavalli rubati pochi giorni
prima nella zona. Il sindaco si fa promotore anche del Parco degli Animali,
una specie di pensione per cavalli anziani che hanno lavorato tutta la vita
trainando le ''botticelle'' romane, o nei campi e sulle piste da corsa.




(ANSA) - ROMA, 13 MAR - Macellavano clandestinamente cavalli, pecore e
vitelli,
alcuni dei quali mai denunciati all' anagrafe bovina e denunciavano il furto
o lo smarrimento di molti animali in realta' mai scomparsi, ottenendo cosi'
dalla Cee un risarcimento di 4.000 euro per capo.
Due allevatori di Valle Pietra, vicino a Roma, uno dei quali proprietario
anche di un ristorante nella zona, sono stati stati denunciati dai
carabinieri
di Subiaco comandati dal tenente Pietro Rajola-Pescarini per macellazione
clandestina, falsificazione di attestati veterinari e truffa alla Cee.
Nelle aziende dei due - L.R., un allevatore e ristoratore di 47 anni, e
P.D.S., di 61 - i carabinieri hanno trovato alcuni vitelli mai registrati
all' anagrafe bovina e quindi ufficialmente mai nati.
Con questo espediente - ha spiegato Rajola - potevano poi farli macellare
e venderne la carne senza alcun controllo veterinario a proprietari di
ristorante
e macellai 'compiacenti'.
Con una pratica che secondo gli investigatori potrebbe essere molto diffusa
fra gli allevatori, i due denunciavano spesso alla Forestale la scomparsa
di propri vitelli, pecore e cavalli, e poi con la denuncia di smarrimento
o di furto ottenevano il risarcimento Cee.
Nei loro allevamenti i carabinieri hanno trovato anche le targhette di
riconoscimento
di decine di vitelli di cui i due avevano denunciato il furto, oltre a 20
chilogrammi di carne congelata (compresi fegati e viscere) di animali
macellati
clandestinamente senza verifiche sanitarie: ''Per fortuna la carne che
abbiamo
fatto analizzare e' risultata non affetta da malattie - ha detto il
comandante
dei carabinieri - ma la macellazione di questi animali, e spesso anche di
cavalli, che non hanno avuto le necessarie vaccinazioni contro la 'lingua
blu' o il virus della 'mucca pazza', puo' immettere sul mercato carne
pericolosa
per la salute delle persone''.

In collaborazione con il reparto veterinario della Asl di Subiaco, i
carabinieri
stanno realizzando il monitoraggio complessivo di bovini, ovini ed equini
che permettera' di controllare piu' efficacemente il rispetto delle norme
sulle vaccinazioni obbligatorie e sulla macellazione.
Le indagini sono partite nel 2003 e sono proseguite con controlli a campione
negli allevamenti: ''L'inchiesta e' ancora in corso - ha spiegato Rajola
- La nostra attivita e' tesa soprattutto alla prevenzione della macellazione
clandestina e dei furti di cavalli, che dopo i nostri controlli si sono
ridotti''.
(ANSA).