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Avvertenze on line del 15 gennaio 2004
- Subject: Avvertenze on line del 15 gennaio 2004
- From: Avvertenze Online di ADUC <news.aduc@aduc.it>
- Date: Thu, 15 Jan 2004 09:39:12 +0100
AVVERTENZE ON LINE
Per conoscere ed aver coscienza dei propri diritti,
per combattere le arroganze di ogni tipo.
Quindicinale telematico sulle politiche dei consumatori, edito da
Aduc - associazione per i diritti degli utenti e consumatori
(il numero integrale si trova nel file di testo allegato)
Avvertenze numero 2004-2 del 15 Gennaio 2004
In Internet: http://www.aduc.it/dyn/avvertenze
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze - tel. 055290606 fax 0552302452
URL: http://www.aduc.it - Mailto: aduc.it@aduc.it
A cura dell'ufficio stampa dell'Aduc
In questo numero:
- Editoriale. Usi, costumi e consigli... per sopravvivere o per vivere?
- Le petizioni dell'Aduc
- Notizie Telex
- News dall'Europa e dall'Italia
- Le iniziative nella prima quindicina di gennaio
- La scheda. CODICE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
- La pulce nell'orecchio. LA RIDDA DELLE "E" -OVVERO: PIU' CHE 'L DOLOR,
POTE' IL DISGUSTO
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Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura anche due quotidiani
e un quattordicinale editi dall'Aduc:
- Usi&Consumi-quotidiani
http://www.aduc.it/ucquot/ucquot.html
Notizie dall'Italia, Europa e dal mondo sulle utenze e consumi
- Notiziario Droghe-quotidiano
http://droghe.aduc.it
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione
internazionale, alle diverse realtà, ai traffici, all'andamento della "war
on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze
stupefacenti.
- Notiziario Cellule Staminali-quattordicinale
http://staminali.aduc.it
Quattordicinale di approfondimento e di notizie per fare il punto sulle
politiche per la clonazione terapeutica
L'ultimo nato e' il sito
- "Investire Informati: informazione e consulenza finanziaria".
http://investire.aduc.it
Ogni quattordici giorni viene edita una newsletter con tutto cio' che e'
stato pubblicato nel periodo.
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EDITORIALE
Usi, costumi e consigli... per sopravvivere o per vivere?
Che fine ha fatto l'emergenza pitbull? Tutti ricordiamo l'estate scorsa in
cui, questa sorta di flagello nazionale, era minuziosamente descritto dalle
cronache locali e nazionali dei media. E il ministro Sirchia che varo'
un'ordinanza (tuttora in vigore!) in cui quasi cento razze di cani erano
obbligate a circolare con la museruola e guinzaglio non appena mettevano il
"musino fuori dell'uscio". Forse questi cani si sono spaventati, cosi' come
i loro padroni, ed hanno finito di assalire gli umani? O forse sono notizie
che non fanno piu' vendere i giornali?
Che fine hanno fatto i pedofilli? Un fenomeno che esiste da quando esistono
gli umani e su cui tutti sappiamo che "non dobbiamo accettare caramelle
dagli sconosciuti", ma che qualche tempo fa era esploso. Tutti i giorni
intere famiglie rovinate, con zii, parenti o amici o sconosciuti che
assalivano sessualmente i bimbi. Gli stessi bimbi che se prima incontravamo
in uno scompartimento di treno o al bar e davamo loro una carezza sulla
testa, mai in quelle settimane e giorni ci saremmo sognati di fare
altrettanto per non essere tacciati dell'infame violenza.
Puf ... spariti dalle notizie, eppure il pericolo esiste sempre. L'altro
giorno al ristorante con amici, con tanto di canino di cui sopra, abbiamo
per questo attratto l'attenzione di due bimbe (8-9 anni?) ad un tavolo
accanto dove giocavano e mangiavano, mentre i genitori con amici erano ad
un altro tavolo. Dopo un po' alcuni di noi, sempre complice il canino,
hanno cominciato a comunicare con queste bimbe attraverso smorfie e marameo
con tanto di mani sulle punte dei nasi ... una delle due mamme si alzava di
continuo dal suo tavolo per dire/ricordare alle bimbe che non si parla con
gli sconosciuti, lanciando verso di noi occhiate come fossero coltelli
fendenti. Chissa' se i pedofili non fossero spariti dalle cronache, quali
sarebbero stati i titoli a noi dedicati ... solo locali o anche nazionali?
Che fine hanno fatto le bottiglie di acqua minerale bucate? Di queste c'e'
ancora qualche lievissimo strascico nelle brevissime delle cronache locali,
ma di fatto sono sparite. Abbiamo ancora tutti negli occhi i poliziotti
privati che presidiavano i reparti dell'acqua minerale nei corridoi
scaffalati dei supermercati, o gli esperti che ci dicevano come e dove
prendere le precauzioni, e noi tutti a fare "gira-e-volta" di tutte le
bottiglie che ci capitavano. Al ristorante di cui sopra l'ho visto fare al
cameriere in cucina prima di portarci la bottiglia e alla mamma
anti-pedofili delle bimbette.
E i sassi dai cavalcavia? Bastava che uno si trovasse a passare su un
cavalcavia sull'autostrada e magari si fermasse per rispondere al
telefonino che, tempo pochi minuti, da una parte all'altra del ponte
c'erano gazzelle e pantere delle forze dell'ordine. Oggi ti puoi anche
fermare a fare uno spuntino (de gustibus ...) e nessuno ti considera.
E' il potere dell'informazione, e la manipolazione della stessa. E quindi
la creazione della psicosi piu' o meno di massa dove tutti ci sentiamo una
nazione unita nel disprezzo per i cattivi e, quasi come automi, agiamo di
conseguenza.
E' sintomatico come questo continui ad accadere per i comportamenti legati
alla nostra sicurezza e alle nostre passioni, ma si affievolisca sempre
piu' per l'aspetto economico.
Ne e' dimostrazione il grande comportamento maturo che i consumatori hanno
saputo dare per le ultime feste, dove, stufi di essere ostaggio dei
commercianti, hanno usato la potente arma del non-acquisto, con tanto di
conseguente diminuzione dei prezzi anche prima di quelle gabbie economiche
che si chiamano saldi (e che, se aboliti, farebbero la gioia di
commercianti e consumatori, grazie ad un mercato in saldo continuo ...).
L'economia e le passioni (strutturale e infrastrutturale come parafrasarono
gli economisti Marx ed Engels -a mio avviso azzeccandoci poco, ma
sicuramente inventarono un modo di dire) non sono dimensioni a se' stanti.
La loro armonia e compenetrazione dovrebbero essere gli elementi di
certezza, tranquillita' e sicurezza che cerchiamo nella nostra
quotidianita'. E proprio oggi, dove tutto e' sempre piu' provvisorio e
invisibile -a partire dai punti di riferimento individuali ed
istituzionali- credo che dobbiamo farcene forza. Imparando ad usarli uno
rispetto all'altro, facendo tesoro della parsimonia e intelligenza che
usiamo in economia per trasferirla ovunque, e vedere coi nostri occhi.
Informandoci si', ma che gli esempi di sopra ci servano per capire.
Forse cosi' riusciremo meglio a vivere nel mondo Parmalat, dei prezzi
impazziti, delle istituzioni che pensano solo a se stesse e ai loro
rappresentanti, e chi piu' ne ha piu' ne metta.
(Vincenzo Donvito)
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LE PETIZIONI DELL'ADUC
Sono quattro, e sul sito c'e' la documentazione che ne spiega i motivi e vi
chiede di firmarle.
Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito.
ONU / VATICANO
La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di
modificare lo status del Vaticano, da "Stato non membro, Osservatore
Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere
consultivo.
http://www.aduc.it/dyn/holy
PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA RU486
La pillola che consente l'aborto farmacologico
http://www.aduc.it/dyn/ru486
PER LA CLONAZIONE UMANA TERAPEUTICA
La petizione chiede che sia consentito l'impiego degli embrioni gia'
prodotti ai fini della ricerca per la produzione di cellule staminali, che
permettera' di curare malattie come la leucemia, l'infarto, i morbi di
Alzheimer e Parkinson, il diabete, la sclerosi, l'osteoporosi,
l'osteoartrite e i traumi di ossa e tendini.
http://staminali.aduc.it/petizione.html
PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI
La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai
http://www.aduc.it/dyn/rai
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NOTIZIE TELEX
USA / New York: solo sigarette auto-spegnenti
Ancora un'altra misura anti-fumo a New York: il governatore Pataki ha
varato una legge con cui impone che tutte le sigarette vendute nello Stato
siano del tipo auto-spegnente. Le sigarette anti incendio sono fatte con
cartine speciali che si spengono da sole se nessuno le aspira. La nuova
norma entrera' in vigore il 28 giugno 2004, e potrebbe essere l'inizio di
un nuovo standard mondiale.
MONDO / La classifica dei principali aeroporti
Nella classifica redatta dall'Enac nell'ultimo annuario statistico sui
maggiori aeroporti mondiali in base al traffico del 2002, la palma del
maggior numero di passeggeri in arrivo e partenza spetta allo scalo di
Atlanta: il primo al mondo, con 76,8 milioni di persone. Al secondo posto
lo scalo di Chicago, con 66,6 milioni. Medaglia di bronzo per Londra, con
63,3 milioni di passeggeri. Bene anche Francoforte e Parigi. L'Italia
esclusa.
USA / Mangiare poco allunga la vita
Mangiare poco allunga la vita. Finalmente e' arrivata una conferma
scientifica ai racconti di molti centenari che dicono di aver sempre
mangiato pochissimo. Un gruppo di ricercatori del Mit ha pubblicato una
ricerca su "Genes & Development": studiando i processi cellulari di un
lievito, gli scienziati di Boston hanno constatato che limitare il cibo fa
diminuire i livelli di un coenzima e favorisce l'attivazione di un gene
anti eta'.
GERMANIA / I tedeschi esagerano con le mance
Secondo gli esperti di "marketing", i tedeschi esagerano con le mance. Da
quando e' in circolazione la moneta unica, i clienti si vergognano a
lasciare sul tavolo un mucchietto di centesimi, quindi arrotondano il conto
pur essendo consapevoli di eccedere in generosita'. Succede cosi' che quasi
nessuno richieda il resto a tre euro per un caffe' che ne costa 2.50.
SPAGNA / Creare ovuli fecondabili a partire da cellule sanguigne
Due ricercatori spagnoli hanno ottenuto dei buoni risultati con una nuova
tecnica di generazione di ovuli in donne che non sarebbero in grado di
produrli. La tecnica, molto simile alla clonazione, non serve pero' a
creare un embrione clonato, bensi' solo un ovulo che contiene il materiale
genetico della donna, e che potra' essere fecondato in vitro con metodi
tradizionali. L'ovulo viene creato a partire da cellule sanguigne.
GRAN BRETAGNA / Sono in arrivo i cibi che combattono stress e insonnia
Sono in arrivo i cibi che combattono stress e insonnia. Il sito Internet
della Bbc ha scritto che tra i nuovi prodotti c'e' il gelato della
felicita', realizzato dalla Mackie's of Scotland: grazie agli estratti di
orchidee riuscirebbe a migliorare l'umore. Dal canto suo, la Red Kite Farms
commercializza un latte alla melatonina, che aiuta a prendere sonno e a
superare i disturbi legati ai lunghi viaggi in aereo. Altri sono allo
studio.
MONDO / Il 2003 e' stato un anno nero per la liberta' di stampa
Il 2003 e' stato un anno "nero" per la liberta' di stampa, con 42
giornalisti morti durante l'esercizio della loro professione, secondo il
bilancio di "Reporter senza frontiere" (Rsf). Si tratta della cifra piu'
alta di vittime dal 1995, anno in cui persero la vita 49 giornalisti, di
cui 22 in Algeria. L'alto numero di vittime dell'anno scorso si spiega
soprattutto con l'eccezionale copertura mediatica della guerra in Iraq.
EUROPA / L'Europa dei consumi e' gia' una realta'
L'Europa dei consumi e' gia' una realta'. Malgrado le differenze culturali,
i consumatori si assomigliano nell'essenziale -indica l'indagine che
l'Osservatorio Cetelem ha svolto in Francia, Gran Bretagna, Germania,
Belgio, Italia, Spagna, Portogallo e Russia. Sono preoccupati per la
situazione generale, non per la propria. Sono piu' pragmatici, si
confezionano la quotidianita' su misura, ma senza rinunciare al piacere di
fare acquisti.
GRAN BRETAGNA / Il salmone da acquacoltura e' pericoloso
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista "Science" il consumo di salmone
da acquacoltura puo' essere pericoloso per la salute, grazie alle
concentrazioni di contaminanti organici. Nello specifico sarebbero 14, come
il Pcb, Ddt, Hcb, diossina e altri, tutti presenti oltre i livelli
consentiti dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'.
MONDO / Il riscaldamento del clima rischia di decimare la straordinaria
ricchezza del pianeta
Mentre l'uomo tenta di creare dei santuari per proteggere la diversita'
delle specie animali e vegetali, il riscaldamento del clima rischia di
decimare la straordinaria ricchezza del pianeta. Lo segnala uno studio
internazionale pubblicato su "Nature", il primo tentativo di fare un
modello in scala del pianeta sugli effetti del surriscaldamento "made in
homo". Con 2 gradi in piu', un quarto delle specie potrebbe sparire entro
il 2050.
GERMANIA / L'assicurazione sugli acquisti ... se non si possono piu' pagare
La societa' di vendita a distanza Neckermann inaugura una nuova strategia
per ridurre le insicurezze dei clienti. Presentando il nuovo catalogo 2004
(1.450 pagine, due chili di peso), i responsabili dell'azienda hanno
spiegato di avere introdotto l'assicurazione "denaro restituito" nel caso
in cui il cliente perda il lavoro e non possa piu' pagare. La formula si
traduce in un sovrapprezzo del 7,9% su ogni articolo ordinato.
GRAN BRETAGNA / Le sigarette light fanno male come le altre
Comprare sigarette a basso contenuto di catrame nella speranza di
salvaguardare la salute e' una perdita di tempo. E' la conclusione a cui e'
arrivato uno studio Usa pubblicato sul "British Medical Journal". Gli
scienziati dell'American Cancer Society fanno sapere che il rischio di
contrarre tumore e' il medesimo sia che si fumino sigarette light che le
altre.
FRANCIA / Zyban, farmaco anti-tabacco, sempre al centro dell'attenzione per
i suoi danni
Due anni di commercializzazione in Francia, 500.000 pazienti trattati,
1.300 dichiarazioni di effetti collaterali e una quindicina di morti
dubbie. Senza essere realmente inquietante, gli ultimi dati di
farmacovigilanza relativi a Zyban confermano che il medicinale leader
contro la dipendenza da tabacco non e' esente da rischi. Sono stati infatti
riscontrati allergie gravi, convulsioni, pulsioni al suicidio, problemi
cardiovascolari.
MONDO / Malgrado tutte le campagne antifumo, il numero dei fumatori
continua a crescere
Malgrado tutte le campagne antifumo, il numero dei fumatori continua a
crescere, benche' a un ritmo inferiore. Lo segnala un rapporto della Fao,
secondo cui entro il 2010 i fumatori saranno 1,3 miliardi contro 1,1
miliardi del 1998. L'uso del tabacco e' in calo nei Paesi industrializzati,
ma e' in aumento nei Paesi in via di sviluppo. Il Paese con il maggior
numero di fumatori e' la Cina, che ne conta 320 milioni. Il secondo e'
l'India.
BRASILE / Nel 2003 i brasiliani hanno speso piu' per Internet che in alimenti
Nel 2003 i brasiliani hanno speso piu' per Internet che in alimenti. I
dati, in apparente contraddizione per un Paese la cui priorita' e' la lotta
alla fame, emergono da uno studio realizzato dalla "Fundacion Getulio
Vargas" di Rio de Janeiro. Secondo il rapporto diffuso il 9 gennaio, l'1,7%
del bilancio familiare e' stato speso per Internet e tv a pagamento, e solo
l'1,3% per comprare riso e fagioli, la dieta base in Brasile.
MONDO / Classifica della liberta' economica in 155 Paesi: l'Italia e' 26ma
Ogni anno la Heritage Foundation stila una classifica della liberta'
economica in 155 Paesi. I parametri presi in esame sono molti: dal carico
fiscale alla politica commerciale a quella monetaria. L'Italia, pur frenata
dal mercato del lavoro troppo rigido, si colloca la 26esimo posto (l'anno
scorso al 29esimo) e batte la Francia. Al primo posto si trova Hong Kong,
mentre in Europa il voto migliore spetta al Lussemburgo; segue l'Irlanda.
GERMANIA / Farmaci: uno sperpero di 800 milioni di euro per prodotti
inutili o inutilizzati
Secondo l'Oms, meta' dei farmaci prescritti contro le malattie croniche non
vengono usati o sono assunti in modo scorretto. In Germania ogni anno
finiscono nella spazzatura 4000 tonnellate di medicine, uno sperpero di 800
milioni di euro per prodotti inutili o inutilizzati. La causa principale di
questo spreco e' la scarsa informazione che il medico fornisce al paziente
sui benefici ma anche sugli effetti indesiderati del farmaco.
GERMANIA / Analisi Dna: un bambino su dieci ha un padre diverso da quello
ufficiale
Da quando l'analisi del Dna e' di routine, i test di paternita' sono
diffusissimi: migliaia di tedeschi lo richiedono in forma anonima. Uno
studio britannico rileva che un bambino su dieci ha un padre diverso da
quello ufficiale, in Germania sarebbero 7000 l'anno. Poiche' le conseguenze
del test sono spesso drammatiche, il Governo vorrebbe vietare l'analisi del
Dna in assenza del consenso della donna e del figlio divenuto maggiorenne.
MONDO / Guerra in Iraq: la Bbc e' la tv che ha informato in modo piu'
equilibrato
L'Istituto di ricerca sui mezzi d'informazione di Bonn ha effettuato uno
studio sull'informazione televisiva nelle prime quattro settimane di guerra
in Iraq. Sono state analizzate 13 emittenti -statunitensi, britanniche,
tedesche, arabe e sudafricane. Risultato? La Bbc e' la tv che ha informato
in modo piu' equilibrato, mentre le tv tedesche sono state piu' critiche
perfino di "al-Dschasira" e quelle Usa le piu' "patriottiche".
EUROPA / La crescente domanda di prodotti di erboristeria sta mettendo a
rischio molte specie vegetali
La crescente domanda di prodotti di erboristeria sta mettendo a rischio
molte specie vegetali, segnala Wwf. Nella sola Europa, sono 1.300 le piante
medicinali utilizzate a scopi commerciali e il 90% di esse vengono reperite
in natura. Un esempio e' l'uva ursina, usata per curare problemi digestivi
e al fegato, che e' praticamente scomparsa nell'Europa dell'Est.
MONDO / Le migliori universita' del mondo
L'Universita' di Shangai ha realizzato un enorme studio sulla qualita'
degli atenei: 2000 universita' analizzate, 500 quelle classificate per
produzione di scoperte e capacita' di formare ricercatori. La graduatoria
mostra lo strapotere Usa, con 4 atenei ai primi quattro posti e il 58%
nella parte alta della classifica. In ascesa la Gran Bretagna, buon
piazzamento per Olanda e Svezia, l'Italia ha solo La Sapienza al 70esimo
posto.
ITALIA / Si lavora per il fisco fino al 24 giugno
La Finanziaria non ha regalato gli attesi tagli all'Irpef. E cosi' nel 2004
la pressione tributaria fara' un piccolo, ma evidente passo in avanti. Il
contribuente medio dovra' infatti lavorare due giorni in piu' per pagare
imposte, tasse e contributi. Nel 2003 si e' liberato dal giogo fiscale il
22 giugno; nel 2004 dovra' lavorare altre 48 ore per sfamare il Fisco: 174
giorni in totale.
CUBA / Nuove limitazioni all'uso di Internet
Nuove limitazioni all'uso di Internet. Una legge autorizza l'uso della Rete
da casa solo ad un gruppo ristretto di persone -medici, funzionari di
Governo e di partito- e stabilisce che la compagnia telefonica Etecsa
impedisca l'accesso ai non autorizzati. Il provvedimento, entrato in vigore
il 10 gennaio, dovrebbe servire a regolare le connessioni, a proteggere le
password, a limitare l'uso fraudolento e non autorizzato del Web.
ITALIA / L'informazione e' la tipologia di programmi piu' offerta ai
consumatori di tv
L'informazione e' la tipologia di programmi piu' offerta ai consumatori di
tv. Nel 2003, l'informazione ha rappresentato il 21% del totale dei
palinsesti delle sette reti nazionali monitirate da Auditel; le tre reti
Rai, le tre reti Mediaset e La7. In valore assoluto sono stati oltre 731
mila i minuti in cui almeno una delle reti ha trasmesso informazione. I Tg
serali hanno avuto il maggior numero di spettatori: in media 3 milioni.
AFGHANISTAN / La tv pubblica afghana ha trasmesso le immagini di una cantante
Il 12 gennaio la tv pubblica afghana ha trasmesso le immagini di una
cantante, ed e' la prima volta dalla caduta del regime comunista di
Najibullah del 1992. In prima serata dagli schermi della tv nazionale e'
apparsa Salma, la star delle canzoni afghane degli anni 70 e 80, che ha
cantato una delle sue ballate piu' celebri. E' apparsa sullo schermo
indossando un sobrio chemisier rosso e bianco e un semplice velo di tulle
in testa.
USA / Il feto non e' una persona
Un tribunale d'appello della Florida ha respinto l'istanza del Governatore,
J.Bush, di nominare un tutore legale per il feto di una disabile mentale.
Se la richiesta fosse stata accolta, la giovane non avrebbe potuto abortire
e si sarebbe creato un precedente legale per casi analoghi. Di fatto, una
restrizione del diritto d'aborto nello Stato della Florida.
ITALIA / Scioperi trasporto pubblico: la reazione degli italiani e' di
ampia comprensione
Il barometro Ipsos ha voluto verificare come siano stati percepiti dagli
utenti gli scioperi di dicembre nel trasporto pubblico. I disagi: tra chi
era al corrente degli scioperi il 7% ha avuto grossi disagi, l'8% qualche
problema. Nonostante cio', la reazione degli italiani e' di ampia
comprensione per chi ha scioperato. Anche se gli si chiede un minimo di
rispetto delle regole, e quindi che le agitazioni siano annunciate.
USA / Cancro: con la prevenzione il 50% in meno di morti
Secondo i medici del Memorial Sloan-Kettering's di New York, un centro di
prevenzione anticancro a cui si rivolgono 2 mila persone l'anno, cio' che
manca e' una politica di prevenzione con accurate analisi mediche e
consigli per vivere bene. Se cio' fosse osservato, il 50% di coloro che si
ammalano di cancro non lo sarebbero piu'. Mediamente si spendono 2000 Usd
per l'assicurazione malattia, ma si continua a fumare e mangiare male.
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NEWS
Notizie istituzionali
dall'Italia e dall'Ue
U.E. / L'Europa disunita del servizio postale
In fatto di corrispondenza non si puo' certo dire che sia stata raggiunta
l'Europa unica. Spedire una lettera ordinaria dalla Germania al Portogallo
costa 0,55 euro, ma nella direzione inversa il prezzo sale a 1,75. Secondo
un rapporto di Deutsche Post, le differenze sono infatti notevoli. L'invio
di lettere e' oneroso oltre che per i portoghesi anche per svedesi e
norvegesi (1,11 euro) mentre al lato opposto ci sono i francesi (0,50).
GRAN BRETAGNA / Tv interattiva per il Servizio Sanitario Nazionale
Il Servizio Sanitario Nazionale (Nhs) lanciera' quest'anno un servizio di
tv digitale attraverso il quale gli utenti potranno interagire per avere
informazioni e prenotare le prescrizioni. Il Dipartimento della Sanita' vi
stanziera' 15 milioni di sterline nell'ambito dei prossimi tre anni.
GERMANIA / Il Paese piu' virtuoso al mondo per raccolta e riciclaggio dei
rifiuti
La Germania e' il Paese piu' virtuoso al mondo in quanto a raccolta e
riciclaggio dei rifiuti. Ma e' un primato che, secondo il portavoce del
Sistema Duale, potrebbe essere messo in crisi dai "single". I nuclei
monopersonali, in continua crescita, sono infatti quelli che piu'
utilizzano contenitori usa e getta.
GERMANIA / Telefonini ed elettromagnetismo
L'ultima indagine svolta dal Dipartimento per la sicurezza elettromagnetica
ha individuato grosse differenze tra i 236 modelli di telefonini esaminati.
La quota di assorbimento (Sar) con cui si indica l'emissione puo' variare
da 0,005 watt al chilogrammo (Lg G7000) a 1,45 watt (Samsung Sgh-Q200). Se
e' vero che nessuno dei modelli supera il limite massimo di 2 watt al
chilo, e' vero anche che i valori sono tenuti quasi nascosti.
U.E. / L'acqua del rubinetto diventa piu' sicura
L'acqua del rubinetto diventa piu' sicura. Dal 26 dicembre sono in vigore
limiti piu' severi accompagnati da maxi-multe per sostanze a rischio come
l'arsenico e il piombo, i bromati, il boro e per i composti radioattivi.
Con il giro di vite predisposto da una direttiva europea, l'acqua di casa
dovrebbe diventare anche piu' buona giacche' le nuove norme impongono una
riduzione delle sostanze a base di cloro utilizzate per la disinfezione
U.E. / L'Alta Corte di giustizia europea ha riconosciuto alle coppie
transessuali il diritto al matrimonio
L'Alta Corte di giustizia europea ha riconosciuto alle coppie transessuali
il diritto al matrimonio. E' una battaglia vinta per i transessuali
britannici, il cui Governo non puo' negare loro il diritto a sposarsi. La
sentenza offre infatti una sponda legale al Parlamento britannico, dove un
disegno di legge che riconosce questo diritto langue alla Camera dei Lord.
FRANCIA / Verso le narcosale per tossicodipendenti
Secondo esperti sanitari, speciali centri in cui i tossicodipendenti si
possono iniettare da se' le sostanze (sotto controllo medico), dovrebbero
essere aperti in tutto il Paese. I centri, che hanno registrato successi in
altri Paesi, sarebbero attrezzati per far fronte a tutti i problemi che ne
dovessero derivare incluse le overdose. Saranno inoltre attrezzati con
opuscoli informativi per non fare piu' uso di droghe.
FRANCIA / Vietata la pubblicita' dei vini
Il 6 gennaio, il tribunale di Parigi ha emesso una sentenza di interdizione
per la campagna pubblicitaria del "Bureau interprofessionel des vins de
Bourgogne": violazione della legge Evin. E' la prima volta che
un'associazione interprofessionale di una zona viticola a denominazione
d'origine viene attaccata nella sua comunicazione pubblicitaria. Una
primizia da quando e' in vigore la legge Evin sulla pubblicita' di alcool e
tabacco.
SPAGNA / Uno scenario di saturazione nella giustizia civile, amministrativa
e penale
Alla fine del terzo trimestre dell'anno scorso, i 3011 tribunali spagnoli
avevano accumulato 2.141.688 cause pendenti. Facendo un bilancio tra le
cause da trattare e quelle risolte si arriva a un'eccedenza di 79.000 cause
pendenti. Il rapporto annuale del Consiglio Generale del Potere Giudiziario
fotografa uno scenario di saturazione nella giustizia civile,
amministrativa e penale (quest'ultima risulta essere la piu' ingolfata).
U.E. / Verso le etichette made in Ue?
La Commissione Europea sta discutendo se e come introdurre delle etichette
con il marchio "made in Ue", mettendo quindi una parola fine alle
tradizionali etichette con l'origine nazionale. Si promuoverebbe cosi'
meglio l'immagine dell'Ue, ci sarebbero migliori informazioni contro la
lotta alla contraffazione. Ma e' sicura l'opposizione di diversi Stati
membri e gruppi d'affari, per evitare i nuovi costi a cui si andrebbe
incontro.
ITALIA / Gli incassi fiscali delle Regioni e degli enti locali sono
cresciuti del 6% nei primi nove mesi dell'anno scorso
Dall'elaborazione di alcuni dati contenuti nella trimestrale di cassa,
aggiornata a settembre 2003, si scopre che gli incassi fiscali delle
Regioni e degli enti locali sono cresciuti del 6% nei primi nove mesi
dell'anno scorso. In particolare, l'incremento del gettito e' del 7,3%
nelle Regioni e del 3,2% nei Comuni e nelle Province. I benefici maggiori
sono venuti dall'Irap e dall'addizionale Irpef.
U.E. / Due europei su tre sono convinti che le frodi contro il budget della
Ue siano un fatto comune
Due europei su tre sono convinti che le frodi contro il budget della Ue
siano un fatto comune. Un'indagine di Eurobarometro fa sapere che solo un
europeo su cinque crede che le istituzioni europee siano effettivamente
impegnate nella lotta contro le frodi. L'indagine mette in risalto lo
scetticismo nell'abilita' delle istituzioni europee ad amministrare un
budget di 100 miliardi di euro.
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LE INIZIATIVE dal 1 al 14 gennaio 2004
CONSHUMOURNEWS DEL 1 GENNAIO 2004
Buon 2007!
E' uscito il nuovo ConshumourNews, il settimanale satirico dell'Aduc, edito
ogni giovedi'. Curato da Alessandro Garzi, a questo indirizzo il numero
odierno:
http://www.aduc.it/dyn/conshumour/art/singolo.php?id=74724
CAPO DANNO
A questo indirizzo la vignetta di Joshua Held:
http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=74725
BANCA121/MPS. DA CARNEFICE A VITTIMA PER NON RISARCIRE I RISPARMIATORI.
CONTINUIAMO A FARCI MALE?
Quanto avevamo intuito e preannunciato, dopo le prime dichiarazione della
banca Mps, sta accadendo. La banca senese da carnefice si e' trasformata in
vittima ed ha messo in moto un meccanismo che, con l'apparente intenzione
di venire incontro ai risparmiatori che le avevano fatto fiducia
acquistando alcuni suoi prodotti finanziari, finira' per lasciarli li' dove
sono ora, cioe' a perdere i propri soldi.
Il Mps ha annunciato possibili azioni giudiziarie per rivalersi di Banca121
rispetto ai prodotti strutturati che quest'ultima ha venduto con nomi
accattivanti che li facevano sembrare sicure emissioni dello Stato. La
procura di Trani, grazie ad una denuncia di un avvocato che collabora con
la nostra associazione, ha disposto il sequestro di questi strumenti
finanziari ed ha avviato un'indagine contro l'ex-direttore generale di
Banca121 e di Mps, Vincenzo De Bustis.
Comprendiamo il presumibile disagio di Mps che l'ha portata a questa
improbabile iniziativa giudiziaria. Non possiamo non ricordare che la
dovra' fare contro quelli che oggi sono i suoi uomini che, proprio per i
meriti acquisiti con Banca121, sono entrati in Mps, e non in posizione
secondaria visto l'incarico di direttore generale Mps che e' stato
assegnato a chi, proprio come direttore generale di Banca121, aveva fatto
la fortuna di quest'ultima anche con i prodotti oggi incriminati.
Certamente questi sono problemi di Mps in cui non ci interessa entrare e/o
prendere parte, e auguriamo alla banca la migliore soluzione per lei. Ma
non ci piace proprio che per queste sue scelte del passato su cui oggi ha
un dubbio, debbano essere i risparmiatori a farne le spese.
Quando Mps -cosi' come per il "MyWay-4You"- propone un'analoga commissione
di conciliazione che verifichi caso per caso il piazzamento dei Btp-Tel,
Btp-Index e Btp-Online di Banca121 per adire o meno ad un rimborso degli
investitori, fa solo -consapevolmente- pagare i suoi presumibili errori ai
risparmiatori. L'indagine della procura di Trani non e' tanto sul
piazzamento di questi titoli, ma perche' questi prodotti sono stati
concepiti per far guadagnare solo la banca, violando il Testo Unico della
Finanza, fino alla truffa.
Non solo, ma ci risulta che -con la stessa impostazione di "prodotto buono"
/ "forse piazzato male"- i pochi casi esaminati dalla commissione
"MyWay/4You" hanno dato soluzioni positive per i risparmiatori solo nello
0,44% dei casi.
Noi non partecipiamo alla commissione di conciliazione "MyWay/4You",
perche' crediamo che anche questi prodotti sono stati concepiti per far
guadagnare solo la banca. Per questo, di fronte al muro di indisponibilita'
del Mps, abbiamo avviato le prime cause. Cosi' come continueremo in varie
sedi coi vari Btp di Banca121, perche' stimolati da cio' che accade a
Trani, abbiamo qualche speranza in piu'.
Lo abbiamo detto piu' volte, anche a Mps, che non ci interessa la soluzione
giudiziaria di per se', ma non abbiamo alternative di fronte a chi non
vuole ammettere che nella veste di nuovo padrone di alcuni prodotti
finanziari molto dubbi, la cosa migliore sarebbe ammettere la non felice
acquisizione e dare ad ognuno cio' che gli spetta. Ne trarrebbe giovamento,
oltre agli specifici risparmiatori, anche tutto un sistema finanziario che
-e siamo solo agli inizi?- si sta mostrando -Cirio e Parmalat in testa- un
po' precario. Con l'unico risultato che gli investitori vi si
allontaneranno sempre piu'.
Sappiamo che -scuola Bankitalia- le banche "hanno sempre ragione" e anche
quando sono sul lastrico non falliscono mai, ma vengono incorporate in
altre presumibilmente a galla; col risultato che il marcio, pur col nuovo
look, rimane dov'era invece di essere buttato via .... ma, vogliamo
continuare cosi'? Qualcuno si stupira' ancora per la prossima Parmalat?
SALDI. I CONSIGLI PER FAR VALERE IL PROPRIO POTERE DI CONSUMATORI
Dai prossimi giorni in molte citta' italiane sara' possibile acquistare con
prezzi a saldo. Certamente nelle numerose offerte che hanno caratterizzato
queste ultime feste, gli sconti non sono un novita'. Per fortuna e meno
male. Perche' vuol dire che i consumatori, con il comportamento del
non-acquisto, hanno cominciato a far valer il loro potere, convincendo i
commercianti che, se vogliono vendere, devono prima di tutto avere prezzi
concorrenziali. I saldi comunque rappresentano un punto di riferimento, in
modo particolare per l'abbigliamento
Il decalogo che segue e' in una serie di accorgimenti -prima, durante e
dopo l 'acquisto- che possono aiutare, vista la frenesia che spesso
attanaglia il consumatore desideroso di "fare l'affare", a non prendere la
tradizionale fregatura:
PRIMA DI SCEGLIERE L'ACQUISTO
1) non fare acquisti, se non indispensabili, prima dell'avvio dei saldi.
Nei giorni pre-saldi sarebbe opportuno fare un giro per i negozi e
individuare i prodotti che potrebbero interessare, segnando i prezzi a cui
vengono venduti, per poi verificare che nel periodo dei saldi il prezzo sia
realmente calato;
DURANTE L'ACQUISTO - PREZZI
2) non fermarsi al primo negozio che pratica sconti, ma visitarne diversi e
confrontare i prezzi esposti e la qualita' della merce di riferimento (dopo
non si potra' rivendicare il cambio di un prodotto perche' il negozio a
cento metri piu' in la' vende lo stesso ad un prezzo dimezzato);
3) non lasciarsi ingannare da sconti che superano il 50% del costo
iniziale. Nessuno regala niente. Difficilmente un commerciante ha ricarichi
superiori al 50% a meno che non si tratti di un artigiano che produca da
se' e che nella determinazione del prezzo ha margini e logiche piu' ampie;
4) ricordarsi che prezzi tipo "49,90" euro vuole dire "50,00" e non
"49,00", anche se il prezzo indicato induce a pensare piu' a 40,00 che a
50,00;
DURANTE L'ACQUISTO - PAGAMENTI
5) le forme di pagamento non differiscono da quelle abituali, perche' siamo
in presenza di transazioni commerciali e il prezzo di acquisto non modifica
le regole. Quindi diffidare da chi impone il pagamento in contanti pur
avendo esposta la segnalazione della convenzione con un istituto di carte
di credito o bancomat. Si puo' chiedere di usufruire di questa forma di
pagamento, e in caso di diniego segnalarlo all'istituto di credito, che
potrebbe anche annullare la convenzione con quel commerciante.
DURANTE L'ACQUISTO - QUALITA'
6) guardare le etichette che riportano la composizione dei tessuti: i
prodotti naturali costano di piu', quelli sintetici meno. La percentuale di
composizione puo' variare notevolmente e incidere sul costo finale;
7) i capi d'abbigliamento riportano l'etichetta con le modalita' di
lavaggio e conviene sempre chiedere conferma al commerciante di cio' che e'
indicato: la sua esperienza puo' servire a prevenire spiacevoli sorprese
dopo che si e' portato il capo d'abbigliamento in lavanderia;
8) essere pignoli. Di un capo verificare se e' di pura lana vergine o di
lana. La seconda lana puo' essere riciclata, la prima no. Di un capo di
cotone chiedere la provenienza: i prodotti provenienti dai Paesi asiatici
possono essere trattati con pesticidi o antimuffe che al contatto con la
pelle possono provocare allergie;
9) diffidare dei capi d'abbigliamento disponibili in tutte le taglie e/o
colori: e' molto probabile che non sia merce a saldo, ma immessa sul
mercato solo per l'occasione e quindi con un finto prezzo scontato;
DURANTE E DOPO L 'ACQUISTO
10) diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo "la merce venduta non
si cambia": esistono regole precise del commercio che impongono il cambio
della merce non corrispondente a quanto propagandato o perche' difettosa.
Il fatto di essere in saldo, non significa che queste regole non siano
valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti
fatti in un esercizio commerciale: per cui se si e' sbagliata la taglia o
si e' semplicemente cambiato idea, e' solo la disponibilita' del
commerciante che puo' ovviare al problema, ma non c'e' un diritto del
consumatore.
Il servizio "SOS-online" dell'Aduc raccoglie le segnalazioni e le richieste
di consigli, pubblicando le lettere che riceve e le relative risposte, che
vengono inviate e pubblicate entro 48 ore dalla richiesta.
UOVA: DAL 1 GENNAIO NUOVA ETICHETTATURA. UNA OCCASIONE PERSA PER TUTELARE I
CONSUMATORI
Dal 1 gennaio e' in vigore la nuova etichettatura per le uova. Sapremo
quindi quale e' il sistema di allevamento delle galline da uova e da quale
Paese vengono. Il regolamento comunitario, n. 5/2001, stabilisce infatti
l'obbligo di indicare sulle uova e sugli imballaggi, le modalita' di
allevamento delle galline ovaiole: all'aperto con sistema intensivo,
all'aperto, a terra e in voliera (batteria). In pratica sapremo se le
galline sono state allevate in batteria o all'aperto. In Italia ci sono
piu' di 40 milioni di galline ovaiole (per un totale di 12,8 miliardi di
uova prodotte), per la maggior parte allevate in batteria, in uno spazio
piu' piccolo di un foglio A4. Il 90% delle uova prodotte viene da questi
allevamenti. Il 70% della produzione e' concentrato al nord, in Piemonte,
Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Il regolamento semplifica inoltre la
classificazione delle uova in A o uova fresche per il consumatore, e B per
l'industria della trasformazione. Si e' comunque persa l'ennesima occasione
per tutelate veramente i consumator, perche' se e' vero che gli animali
sono quello che mangiano, il consumatore non puo' sapere cosa mangiano le
ovaiole e quindi cosa c'e' nelle uova che trova nel piatto. Per esempio sa
il consumatore che nei mangimi sono aggiunti antibiotici? Sa il consumatore
che il bel colore arancione del rosso e' dovuto ad un colorante, la
cantaxantina, che e' aggiunta ai pastoni, che ha effetti nocivi sulla
retina e che la Commissione europea ha dovuto diminuirne la quantita' del
200% (dal 1.12.2003 il limite e' fissato a 8 mg per kg di becchime)? Infine
sa il consumatore di cosa e' composto il mangime? Ovviamente non lo sa ma
erano queste le informazioni che dovevano esserci!
AUTHORITY PER TUTELARE I RISPARMIATORI. LE BUONE INTENZIONI DELLA TOSCANA?
ARIA FRITTA!
Il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini, si
sta dando da fare per realizzare cio' che, a suo avviso, dovrebbe tutelare
meglio i risparmiatori. Sulla scia dei casi Cirio, Parmalat e Mps/Banca121,
l'intenzione e' una sorta di Authority regionale con "meccanismi di analisi
permanente di come gli interessi dei risparmiatori e dei consumatori ....
debbano essere tutelati".
Iniziativa lodevole e utile? A nostro avviso no! Perche' parte male, e in
un contesto di pesante compromesso e commistione economica del pubblico col
privato.
Il presidente toscano parte dal presupposto che i consumatori/cittadini che
hanno eletto i loro amministratori, sono per questo proprietari/azionisti
di numerose societa' a capitale pubblico che gestiscono pubblici servizi.
Quindi consumatori a loro volta azionisti e utenti, e che per questo
avrebbero un duplice interesse: che le aziende siano sane ed efficienti e
che i servizi siano validi. Se questo e' un discorso per cercare di far
digerire la presenza devastante del capitale pubblico, il rifarsi ad una
sorta di populismo sociale e' sicuramente un cattivo metodo.
Che sia sua o non sua l'azienda che eroga i servizi (fatto sulla cui
percezione e consapevolezza nutriamo piu' che un ragionevole dubbio), cio'
che il consumatore chiede e' economicita' e qualita': due prerogative che
si possono offrire quando in un mercato c'e' liberta' di scelta. Cioe'
proprio il contrario di cio' che accade in alcuni servizi -per esempio
energia, acqua e gas- proprio grazie alla presenza di capitale o proprieta'
pubblica.
Se poi si viene anche a proporre che questo "pubblico" sia quello che
dovrebbe decidere le regole del gioco anche per un migliore controllo di se
stesso, visto che gia' aveva fatto altrettanto in passato, e proprio
perche' per queste regole sono successi i casi tipo Parmalat e
Mps/Banca121, va da se' che, almeno in questo contesto, la credibilita'
della proposta vada a ramengo. E appaia, piu' che altro, come un tentativo
di autoassolversi rifacendosi il look, aggiornato al motivo conduttore del
momento: "la difesa del risparmiatore".
Il nostro ragionamento e' estremo per un preciso motivo: la fiducia nelle
istituzioni, da parte dei risparmiatori, e' vicina allo zero. E per
ricostruirla occorrono medicine molto radicali, a partire dalla messa in
discussione del sistema grazie al quale si sono generati i mostri che
stanno continuando a venire a galla.
Nella fattispecie, se la Regione Toscana riuscira' a far rimborsare tutti i
risparmiatori che sono incappati nelle fregature "MyWay-4You" e Btp (Tel,
Index e Online) dell'attuale proprietario Mps, si puo' cominciare a
ragionare. Ma se avvalla la politica morfinizzante del Mps per far pagare i
propri errori ai risparmiatori (quell'acquisizione di Banca121 con il suo
carico di "mostri finanziari", che lo stesso Mps oggi mette in discussione
avendo dato mandato ai suoi legali per eventuali azioni contro quelli che
oggi sono tutti suoi uomini) ... se l'iniziativa del presidente Nencini
tende a questo, stara' solo facendo gli interessi suoi in quanto parte in
causa del Mps, non certo quelli dei "mitici consumatori/azionisti" di cui
sopra.
Non solo, ma fintanto che i capitali e le energie pubbliche saranno
investite in termini imprenditoriali, e non solo di garanzia e controllo,
il gioco del controllore che e' la stessa persona da controllare, oltre ad
essere palese e guardato con sospetto e disgusto, e' manifestamente dannoso
alle istituzioni come ai cittadini/consumatori.
Senza queste prerogative, ci sembra che siamo solo in presenza di aria fritta.
Il primo aumento tariffario del 2004? Quello postale!
Quandio un francobollo commemora 50 anni, ma dura un giorno ...
E' uscito "Stupidario Parlamentare", quindicinale edito sul portale
Internet dell'associazione. Curato da Donatella Poretti, responsabile
dell'ufficio stampa dell'Aduc, e' un osservatorio sui lavori nelle
Istituzioni in Europa, con particolare attenzione al Parlamento italiano e
a quello europeo, con tutti i documenti integrali.
Clicca per l'edizione integrale:
http://www.aduc.it/dyn/stupidario/art/singolo.php?id=74777
GIOCATOLI: 550 MILIONI PER LA BEFANA. COME SCEGLIERLI
Arriva la Befana con la sacca piena di giocattoli per un valore di 550
milioni di euro. Il dato e' della Confesercenti che, in occasione della
ricorrenza, ha stimato acquisti per tale valore. Tanti giocattoli a
disposizione ripropongono la questione sicurezza. Le norme sulla sicurezza
dei giocattoli, per i minori di anni 14, sono state fissate da una
direttiva comunitaria e dal successivo decreto legislativo applicativo (1).
Sulla confezione devono essere indicate:
* la marcatura CE (Conformita' Europea);
* il nome del fabbricante o dell'importatore;
* l'indicazione dell'eta' del bambino;
* le avvertenze per l'utilizzo.
Purtroppo il marchio comunitario "CE" non garantisce un bel nulla. La
marcatura viene apposta sui giocattoli dai produttori o dagli importatori,
e dovrebbe certificare la rispondenza alle norme di sicurezza europea, ma
gli stessi non sono tenuti alla verifica e non sono responsabili in caso di
incidenti. La stragrande maggioranza dei giocattoli proviene dai Paesi
asiatici dove la garanzia del rispetto delle norme europee lascia piuttosto
a desiderare. Situazione assurda per la quale l'etichetta CE non e' una
garanzia di sicurezza ma una semplice garanzia giuridica. Il Ministero
delle Attivita' Produttive dovrebbe sopperire, ma ci risulta che si muove
solo su segnalazione. In Italia ci sono due organismi privati che
effettuano test e rilasciano il relativo attestato: l'Istituto per il
marchio di qualita' (IMQ), che fa test sui giocattoli elettrici, e
l'Istituto italiano sicurezza giocattoli, che esegue controlli. Sottoporsi
ai controlli degli Istituti non e' obbligatorio per cui al consumatore, che
paga salato un giocattolo per i propri figli, consigliamo di rimboccarsi le
maniche e fare test autonomi, verificando la tenuta delle cuciture, dei
bottoni, degli occhi e del tessuto.
Per un marchio comunitario non c'e' che dire!
Direttiva n. 378/1988. D.Legs. n.313/1991
SALDI: I CONSIGLI DEI COMMERCIANTI? "OSTE, COM'E' IL VINO?"
Le associazioni dei commercianti stanno facendo circolare una serie di
consigli per gli acquisti a saldo, in prossimita' della partenza di queste
offerte in alcune principali citta'. Ed e' il preambolo perche', partite le
vendite, leggeremo cartelli del tipo "Saldi Sicuri". "Saldi Garantiti".
"Saldi Certificati". "Saldi Senza Sorprese".
Ai consumatori bisogna percio' precisare alcune cose.
I commercianti hanno incassato meno durante queste ultime feste, tant'e'
che anche prima delle stesse hanno svenduto alcuni prodotti. Percio' hanno
interesse -giustamente- a ripianare questo deficit, e il periodo dei saldi
e' un'occasione importante. Ma non regalano niente e i loro consigli e
rassicurazioni sono sostanzialmente per vendere di piu' e non per far
meglio acquistare. Quindi sono e rimangono quei commercianti che hanno
fatto lievitare i prezzi in tutte le occasioni che hanno potuto farlo,
ovviamente dando la colpa all'euro.
Ovviamente ci sono delle eccezioni, ma sono per l'appunto tali e non
l'andazzo diffuso. Che invece e' quello dei saldi sicuri, garantiti,
certificati, etc... fino ai consigli per gli acquisti (che nascondono,
invece, quelli per le vendite). I commercianti cercano di far credere
-ognuno- di essere migliore dell'altro non per la qualita' e la capacita'
commerciale, ma solo per una sorta di bollino.
Per cui ai consumatori che si stanno apprestando ai loro acquisti a prezzi
finalmente un po' piu' decenti (ma sempre acquistando da chi li aveva resi
indecenti), al decalogo di consigli che abbiamo diffuso nei giorni scorsi,
aggiungiamo un'undicesima indicazione: diffidate di quei negozi che
espongono cartelli in cui la parola "saldi" e' affiancata da un aggettivo
rafforzativo/esagerativo e, soprattutto, diffidate di quei negozi che
dicono di essere piu' interessanti perche' hanno questo o quell'altro
bollino, che' praticamente e' come se si chiede all'oste se il vino e'
buono ...
Di chi deve fidarsi il consumatore? Di se stesso, dei propri interessi e
desideri dopo che li avra' misurati con le offerte di un mercato che -e'
bene ricordarlo- esiste solo quando e come il consumatore lo determina.
ABOLIRE I SALDI! SAREBBE LA FINE DELL'IPOCRISIA. LETTERA AI LEGISLATORI
Cominciano le vendite a saldo e cominciano gli affari per consumatori e
commercianti? Sembrerebbe di si', almeno stando ai dettami della legge. Ma,
quante volte la legge non corrisponde -o addirittura e' un freno- alla
quotidianita'? Crediamo che nel caso dei saldi, siamo proprio in presenza
di uno di questi casi.
Chi, cliente di questo o quell'altro negozio di abbigliamento, non ha
ricevuto a casa un messaggio o una telefonata che lo avvisava che gia' da
prima dei fatidici saldi sarebbe potuto andare a fare acquisti con prezzi
scontati agli stessi livelli dei saldi? E chi, prima e durante le ultime
feste, entrando in un negozio non ha notato prezzi scontati o commessi che
ad un minimo interesse facevano presente che ai prezzi riportati sui
cartellini, c'era da applicare uno sconto di x%? Crediamo sia capitato a
molti.
E' il segnale di un mercato che e' completamente diverso rispetto alle
regole che lo disciplinano. Un mercato che, proprio come dovrebbe essere in
un regime di liberta', segue e si modella sulle domande del consumo e
dell'offerta, e non con prevalenza di quest'ultima, come invece succede
nella logica dei saldi.
I consumatori sono molto maturati in questi ultimi anni, e i loro
comportamenti non sono solo dettati dall'offerta e dalla relativa
pubblicita'. Oggi fanno i conti in tasca con molta piu' attenzione. I
commercianti che hanno applicato la regola 1 euro = 1000 lire, non si sono
resi conto che avrebbero fatto male a se stessi: della loro avidita'
predatoria del momento, dopo poco tempo, ne hanno raccolto i frutti, e i
giri d'affari di queste feste hanno registrato livelli negativi per tutti.
Va da se' l'anacronismo di una amministrazione che ci deve dire quando
possiamo acquistare risparmiando. I risultati positivi di un'assenza di
queste regole sarebbero per consumatori e commercianti, liberi di vendere e
di acquistare e quindi di fare il mercato piuttosto che subirlo: nell'era
dell'informazione totale e della globalizzazione dei mercati e degli
scambi, l'esistenza di queste regole serve solo a penalizzare i rapporti
economici locali e diretti.
Ma, soprattutto, sarebbe la fine dell'ipocrisia di norme che vengono
legalmente (e' forse vietato fare uno sconto ai propri clienti?) e
illegalmente (quante promozioni sono segnalate alle autorita'?) aggirate da
chiunque, pena la crisi piu' nera.
In genere le associazioni dei commercianti oppongono a questa
abolizione/liberalizzazione il motivo che non ci sarebbero piu' le vendite
a prezzo pieno. E, come sempre, hanno gli occhi rivolti all'indietro. Si
rifiutano di prendere atto di una situazione diversa, che richiede la
dinamica consumo/offerta in ogni transazione e non piu' a comando. Il
prezzo fisso o pieno non ha piu' senso. Lo aveva quando c'era un buon
rapporto di fiducia tra commercianti e consumatori. Ma oggi non c'e' piu'.
Sia perche' i consumatori sono piu' consapevoli, sia perche' i commercianti
hanno tirato troppo il filo e alla fine si e' rotto. Quindi, per evitare di
farsi tutti male, non c'e' che da ripristinare il commercio cosi' com'era
all'origine: un continuo contrattare che non conosceva per niente il
concetto di prezzo fisso, figuriamoci le stagioni dei saldi uguali per
tutti.
E' chiaro che per far questo occorre intervenire a livello legislativo
nazionale e regionale. Percio' abbiamo inviato questa nota a tutti gli
assessori regionali al commercio, nonche' al ministero delle Attivita'
Produttive. Che ne traggano le necessarie e dovute conseguenze.
FARMACI: RISPARMIARE IL 35% SI PUO'. IL CASO DELLA GALIZIA
L'esperimento di somministrare dosi individuali di antibiotici, con il
medico che prescrive e il farmacista che consegna esattamente la dose
idonea al paziente e non la confezione intera, ha consentito alla Galizia,
regione della Spagna, di risparmiare il 35% della spesa per questo tipo di
medicinali. L'esperimento potrebbe essere preso ad esempio dal nostro
ministero della Salute e da una regione pilota, visto che la spesa netta
del Servizio sanitario nazionale per i farmaci ha toccato quota 8,24
miliardi di euro (circa 16mila miliardi di lire). Secondo l'Osservatorio
nazionale sull'impiego dei medicinali del ministero della Salute, nei primi
9 mesi del 2003 la spesa per i farmaci pagati dagli assistiti e' aumentata
del 15,9%, causa anche l'introduzione del ticket, mentre la spesa pubblica
e' diminuita del 7,1%, dovuta principalmente alla riduzione del prezzo dei
farmaci (-6,4%) e non alla razionalizzazione del sistema. Gi antibiotici
rappresentano il 13,1% della spesa farmaceutica, per un valore di 1.198
milioni di euro (2.300 miliardi di lire), piazzandosi al secondo posto dopo
i cardiovascolari. Risparmiare il 35% del prezzo dei soli antibiotici, come
e' stato fatto in Galizia, significa mettere da parte 419 milioni di euro
(811 miliardi di lire) in un anno. Altro che risparmi da ticket (piuttosto
odiosi)!
Sollecitiamo il Ministero della salute a prendere in seria considerazione
l'esempio della Galizia.
RIMBORSI OBBLIGAZIONISTI E AZIONISTI PARMALAT. NON SONO DIETRO L'ANGOLO E
ATTENZIONE AGLI IMBONITORI DELL'OCCASIONE
Una settimana fa abbiamo lanciato un servizio di informazione per le azioni
da intraprendere con chi, azionista o obbligazionista, aveva fatto fiducia
alla Parmalat affidandole parte dei suoi risparmi. I tempi per prendere
iniziative in merito sono ancora molto ampi e, piuttosto che partire in
quarta, alimentando false aspettative, abbiamo ritenuto opportuno seguire
la vicenda con molta attenzione, studiandone tutti gli aspetti relativi
agli interessi dei risparmiatori, si' da non far perdere inutile tempo a
questi ultimi e partire ben attrezzati.
Al servizio di informazioni gratuite hanno gia' risposto in circa 3 mila
risparmiatori, che si sono registrati presso il nostro sito e i nostri
indirizzi di posta elettronica. Crediamo che la cosa montera' di piu' nei
prossimi giorni, sia perche' la vicenda di per se' sta montando e molte
persone si risveglieranno dal clima delle feste di fine anno, sia perche',
grazie all'informazione diffusa che c'e' in materia, ognuno si sta facendo
piu' chiarezza e consapevolezza di cosa sia accaduto e di quelle che
saranno le prospettive.
Per i risparmiatori e' una fase importante, in cui occorre fare molta
attenzione a non cascare nelle lusinghe dell'imbonitore di turno che, piu'
o meno alzando la voce magari asserendo le cose piu' incredibili, prospetta
soluzioni a breve termine, chiedendo di fare questa o quell'altra tessera,
fino a chi si lancia anche nel prospettare un recupero dell'investimento
con una sua trattenuta percentuale sullo stesso come una sorta di parcella.
Certamente chi esercita la professione forense (collegato o meno a questa o
quell'altra associazione, poco importa), essendo "eticamente" vietata la
pubblicita', deve inventarsi le cose piu' incredibili per attirare clienti.
Ed e' giusto. Ma attirarli con delle decisamente improbabili possibilita',
col contorno dell'esborso immediato, ci sembra quantomeno doveroso
segnalarlo. Poi ognuno e' libero di aderire a questa o quell'altra
iniziativa, ma e' bene che sappia "cosa bolle in pentola" e abbia un quadro
il piu' preciso della situazione e delle prospettive.
Noi ribadiamo che in questo momento la cosa piu' importante e' tenersi
informati, e per questo rafforzeremo il nostro servizio gratuito di
informazioni, a cui si puo' accedere compilando questo form:
http://investire.aduc.it/php/parmalat.php
o inviando una E-mail a investire@aduc.it con i seguenti dati:
- i propri riferimenti (nome, cognome, data di nascita, indirizzo,
telefono, e-mail);
- la tipologia e la quantita' di titoli Parmalat sottoscritti;
- una descrizione delle circostanze che hanno portato all'investimento.
Noi ci impegniamo ad inviare ogni 15 giorni un aggiornamento sulla
situazione e non appena vi sara' l'opportunita' concreta di avviare
un'azione risarcitoria, verranno comunicate le specifiche modalita'.
RISPARMIARE SULLA SPESA SANITARIA
A questo indirizzo la vignetta di Joshua Held:
http://www.aduc.it/dyn/vignetta/vignetta_base.php?id=74987
Il farmacista che consegna esattamente la dose idonea di antibiotico al
paziente e non la confezione intera, ha fatto risparmiare alla Sanita'
Pubblica della Galizia il 35%.
CONSHUMOURNEWS DEL 8 GENNAIO 2004
ULTIM'ORA
E' uscito il nuovo ConshumourNews, il settimanale satirico dell'Aduc, edito
ogni giovedi'. Curato da Alessandro Garzi, a questo indirizzo il numero
integrale: http://www.aduc.it/dyn/conshumour/art/singolo.php?id=74986
POLITICHE OMS E TOSCANA. UN BUON LABORATORIO PER I NOSTRI STILI DI VITA
La Regione Toscana testera' le politiche Sanitarie dell'Organizzazione
Mondiale della Salute (Oms), divenendo una sorta di laboratorio fisso per
la valutazione e gli effetti delle indicazioni e politiche di salute
pubblica portate avanti dalla stessa Oms, in particolare per quanto
concerne lo stile di vita, l'alimentazione, incentivo all'attivita' fisica,
lotta ad alcol, droghe e fumo, riduzione delle disuguaglianze.
Lo scorso 7 Gennaio e' stato tracciato un piano di collaborazione che
stimola molto la nostra attenzione.
Crediamo che la Toscana non sia stata scelta a caso, perche' e' il punto di
riferimento della Medicina Olistica e Naturale, luogo Verde, dove la
cultura degli approcci Naturali, della vita Sana, della buona cucina, e di
una certa metodologia di Terapia ancora oggi purtroppo considerata
alternativa, sono molto avanti rispetto ad altre Regioni, con il
tradizionale divario tra le Regioni del nord e quelle del sud, fanalini di
coda in materia di cultura del Naturale.
Questa visione frammentaria di "piu' Italie", non e' sfuggita alle
verifiche degli organizzatori internazionali delle politiche sanitarie, ma
e' visibile a chi con un minimo di esperienza riesce ad entrare nelle
verifiche di vendita dei prodotti biologici, e dell'uso del farmaco
cosiddetto alternativo, alla quale la Toscana e', insieme alla Lombardia ed
il Lazio, la Regione ove se ne consuma maggiormente.
Una visione che apre un panorama di ampio respiro, e che fa sperare bene
tutti: consumatori, produttori e professionisti del settore.
PARMALAT: UN ATTO DI SOLIDARIETA'
Chiediamo a tutti i consumatori che compravano prodotti Parmalat, di
continuare a acquistarli per non far ricadere sui dipendenti gli effetti
del crollo finanziario. Comprendiamo lo stato d'animo dei risparmiatori, il
desiderio e il diritto di riavere i soldi investiti (in questo senso
abbiamo predisposto un apposito servizio di informazione sul nostro portale
nel sito http://investire.aduc.it/php/, al quale si sono rivolti gia' piu'
di 3000 risparmiatori), riteniamo pero' che le responsabilita' dei vertici
della Parmalat non devono ricadere sui lavoratori dell'azienda che non
hanno colpa di quanto e' accaduto e che corrono il rischio di essere
licenziati, aggravando una situazione che non ne ha proprio bisogno. Questo
appello lo proponiamo oggi, a maggior ragione, in un momento difficile per
gli utenti, vessati da scioperi dei servizi dei quali sono spesso vittime
volute.
NOTIZIARIO CELLULE STAMINALI n.52 ITALIA. DOPO LA LEGGE ... L'OBLIO?
E' uscito il numero cinquantadue, anno III, del "Notiziario Cellule
Staminali", quattordicinale edito ogni due venerdi' per fare il punto sulle
politiche per la clonazione terapeutica. A questo indirizzo il notiziario
integrale:
http://staminali.aduc.it/php_index_52.html
QUANTI TANZI NEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DELLE BANCHE? UNA DOMANDA ALLA
BANCA D'ITALIA
Quanti Tanzi ci sono nei consigli di amministrazione delle banche? E' noto
che il patron della Parmalat sedeva nel Consiglio di amministrazione di
Capitalia, cioe' della Banca creditrice della Parmalat stessa. Potremmo
affermare che Tanzi prestava i soldi a se stesso. Un evidente conflitto di
interessi che non e' mai stato sollevato in termini generali. In sostanza
quante imprese si trovano nella stessa situazione nella quale si e' trovata
la Parmalat? Cioe' quanti e quali uomini, esponenti di imprese, siedono nei
consigli di amministrazione delle banche? E' una domanda che rivolgiamo
alla Banca d'Italia. Un'indagine del genere non dovrebbe essere difficile
per l'Istituto bancario nazionale e servirebbe a delineare una mappa della
commistione esistente nei rapporti tra banche e aziende. Cosa fa il
delegato di un'azienda nel consiglio di amministrazione di una banca?
Tutela gli interessi dell'azienda stessa, che possono non essere quelli
della banca! E' noto a tutti che chiedere un prestito ad una banca
significa farsi contare il numero delle sopracciglia, tante sono le
garanzie richieste. Tale rigore e' applicato anche alle aziende che hanno
un rappresentante in seno ai consigli di amministrazione degli istituti di
credito? Abbiamo qualche difficolta' a crederlo.
INQUINAMENTO: ALTRO CHE SALMONE INQUINATO! NOI ABBIAMO ANCORA IL DDT NEL SANGUE
La notizia dei salmoni inquinati ha avuto notevole risalto nei media.
L'inquinamento dovuto alla alimentazione desta non poca preoccupazione e
ripropone la vera questione delle etichette alimentari: l'indicazione di
cio' che mangia un animale che sara', a sua volta, mangiato dall'uomo.
Sapere, come e' successo alle uova, da quale Stato provengono e come sono
state deposte e' relativamente importante. Essenziale e' sapere cosa ha
mangiato la gallina, o qualsiasi altro animale, perche' questo ci da' la
misura di quanto saremo inquinati. Puo' sembrare strano ma nel nostro
sangue c'e' ancora DDT. Alla anomala scoperta e' arrivata la Commissaria
europea all'ambiente, Margot Wallstrom, che si e' sottoposta ad analisi del
sangue, alla ricerca di sostanze chimiche tossiche immesse nell'ambiente e
"trasmesse" al corpo umano. Nel sangue della Commissaria sono stati trovati
ben 28 prodotti chimici dannosi, che possono provocare tumori, disfunzioni
ormonali e riproduttive. Le analisi sono state effettuate presso
l'Universita' di Lancaster (GB). L'indagine dimostra, tra l'altro, la
persistenza degli inquinanti chimici, visto che il DDt e' stato proibito in
Europa fin dal lontano 1983. Le sostanze individuate nel sangue
appartengono a tre gruppi:
* i policromo difeniletere,
* i policloro difenile, PCB, dei quali fa parte la diossina;
* i pesticidi a base di cloro.
La via di assunzione di queste sostanze e' prevalentemente di carattere
alimentare, attraverso il ciclo acqua-terra-animali-uomo. A conferma di
cio' ricordiamo che qualche mese fa fu trovata diossina nel latte di
bufala, quello con cui si fanno le famose mozzarelle. Motivo?
L'inquinamento ambientale causato dalla combustione a cielo aperto di
rifiuti: la diossina prodotta ricadeva sul suolo, nel quale pascolavano le
bufale. Dalle bufale al latte, dal latte alle mozzarelle e da queste
all'uomo. Questa catena la potremmo ripetere per qualsiasi altra sostanza.
Potremmo scoprire cosi' che anche il pesce pescato, e tanto agognato, puo'
contenere sostanze non proprio benefiche.
CAPITALIA RIMBORSA BOND. BEN VENGA L'IMPLICITA AMMISSIONE DI COLPEVOLEZZA.
ADESSO MPS SEGUA L'ESEMPIO
Dopo la spaccatura del fronte bancario effettuata da Unicredit, Capitalia
starebbe per rimborsare i piccoli risparmiatori che hanno investito in
obbligazioni. Sebbene non si conoscano i dettagli del piano, il rimborso
sarebbe totale nel caso in cui Capitalia abbia partecipato all'emissione e
alla sottoscrizione dei titoli in qualita' di responsabile (lead manager) o
co-responsabile (co-lead manager), mentre nel caso in cui Capitalia non
abbia avuto un ruolo di guida garantira' una partecipazione del 50% nelle
perdite.
Il lavoro dei vari pubblici ministeri (in prima fila quello di Walter
Marpelli di Monza) sta quindi producendo i primi frutti. Questi procuratori
hanno prefigurato gli estremi della truffa. E' evidente che Capitalia sia
pienamente consapevole delle proprie responsabilita' e che stia cercando di
evitare il peggio.
Adesso la strada di Capitalia deve essere seguita da tutte le altre banche
che hanno partecipato al collocamento di questi bond spazzatura e dagli
altri casi di risparmio tradito.
Attendiamo che anche il Monte dei Paschi di Siena ammetta le sue colpe
nella progettazione e vendita dei prodotti MyWay e 4You. Tali prodotti,
infatti hanno tutti gli elementi per configurare il reato di truffa
contrattuale. Attraverso i MyWay-4You, le banche del gruppo Monte dei
Paschi di Siena vendevano delle proprie obbligazioni, quindi in conflitto
di interessi, con un ricarico oscillante tra il 10 ed il 30%. Tale
sovrapprezzo e' perfettamente documentabile.
Facciamo un esempio concreto che potrebbe configurare il reato di truffa
contrattuale.
L'ultimo 4You emesso da Banca 121 nel Marzo del 2003 aveva come componente
obbligazionaria il "PRESTITO OBBLIGAZIONARIO BANCA POPOLARE DI SPOLETO
ZEROCOUPON 03.01.2003 - 03.01.2028 ISIN IT0003410658", nel regolamento del
prestito si evince che il prezzo di emissione e' pari a 27,30 centesimi.
Nella circolare 2630, release del 05/03/2003 nella quale Banca 121
comunicava a tutti i suoi promotori finanziari il prezzo di vendita
dell'obbligazione, si legge che questa obbligazione doveva essere venduta
al prezzo di 33,49 centesimi.
In soli 5 giorni Banca 121 ha aumentato il prezzo del 23,04%!
Non solo, quindi, i prodotti "4You" e "MyWay" sono stati venduti come piani
di accumulo a fini previdenziali quando in realta' i contratti erano veri e
propri "mutui di scopo" (avendo gia' due condanne per pubblicita'
ingannevole), ma questi stessi contratti sono stati anche lo strumento per
realizzare quello che potrebbe configurarsi come un "ingiusto profitto" e
quindi il reato di truffa contrattuale.
Questi elementi, attualmente, sono all'esame dei Procurati della Repubblica
di Trani e di Lucca.
Riteniamo quindi che sia giunto il momento che il Monte dei Paschi di Siena
rimborsi tutti i "MyWay" e "4You" venduti ricavandone un ingiusto e
ingiustificato profitto.
CARTE DI CREDITO CLONATE. ATTENZIONE AGLI SPORTELLI BANCOMAT
La clonazione della carta di credito non e' da augurare ad alcuno, ma,
oltre ad essere un pericolo implicito nell'uso stesso (chi ci garantisce da
un uso improprio dei dati una volta che si sono comunicati per questo o
quell'altro acquisto? Solo l'onesta' del nostro interlocutore), puo'
avvenire anche ad insaputa di entrambe le parti che stanno effettuando la
transazione economica. Il metodo piu' conosciuto e' sicuramente la cattura
di questi dati attraverso la via telematica, con quelle transazioni via
Internet che stanno sempre di piu' entrando nella nostra quotidianita'.
Ma oggi c'e' un nuovo pericolo, grazie ad un nuovo sistema a cui conviene
prestare molta attenzione.
E' successo presso uno sportello bancomat di un'agenzia della Banca di Roma
della citta' di Latina. Su segnalazione di una persona che stava prelevando
dei soldi, la polizia e' intervenuta sequestrando due piccoli marchingegni
elettronici che, sistemati sul bancomat, nei pressi della fessura dove si
inserisce la carta, come se fossero parte integrante della struttura,
servivano in realta' a leggere e memorizzare i dati delle carte con cui
venivano effettuati i prelievi di contante presso quello sportello. Poi,
con i dati raccolti, la clonazione sarebbe stata cosa semplice.
La polizia sta svolgendo indagini, per cui non si sa se, per esempio,
questi marchingegni raccogliessero solo i dati che poi avrebbero dovuto
essere raccolti fisicamente da chi aveva installato le macchinette, oppure
li trasmettessero da qualche altra parte (ipotesi che non ci sembra tanto
campata in aria). Comunque queste macchinette sono state rinvenute e siamo
propensi a credere che non si possa trattare di un ritrovato estemporaneo,
"fai-da-te" di un ladruncolo di zona, ma di qualcosa di presumibilmente
piu' esteso e, per questo, ripagante ad un adeguato livello l'impegno
profuso per concepirle, costruirle e applicarle.
Per questo sara' bene che ognuno faccia molta attenzione agli sportelli
automatici dove va a svolgere qualunque operazione che presuppone la
digitazione del proprio codice segreto, di una qualunque delle varie carte
che esistono in materia. E segnalarlo subito alle autorita' di polizia, si'
da facilitare anche indagini che ci auguriamo portino alla repentina
individuazione dei responsabili. Che -ripetiamo perche' si capisca
l'importanza di questo appello- visto il notevole dispiego tecnologico, non
ci sembra abbia le caratteristiche di una fatto circoscritto.
SALDI, PARMALAT, SCIOPERI. IL CONSUMATORE VESSATO
Al danno la beffa. La frase racchiude in sintesi le vicende che riguardano
il cittadino consumatore e utente. L'ultima e' quella dei saldi fasulli. I
prezzi aumentavano pochi giorni prima dell'inizio dei saldi per poi essere
scontati: alla fine il prezzo era quello iniziale. L'invito ad effettuare
un controllo dei prezzi e' stato ripetutamente fatto dalla nostra
associazione e proprio ieri un quotidiano ha fotografato la "furbizia" dei
commercianti, rendendo pubblico, se mai ce ne fosse stato bisogno, un
andazzo che durava da un bel po' di tempo. Che dire del caso Parmalat?
Ferma restando la responsabilita' penale dei vertici aziendali, quando
verra' definita, rimane quella delle banche che hanno trasferito agli
ignari risparmiatori titoli che avevano il valore della carta sulla quale
erano stampati. Mentre sono scarse le speranze di riavere i soldi dalla
Parmalat, piu' consistenti appaiono le probabilita' di riaverli aprendo un
contenzioso con gli istituti di credito, alcuni dei quali, sentendo odor di
bruciato, sono arrivati a piu' miti consigli e si dichiarano disponibili ad
un rimborso. Sul fronte dei servizi pubblici non va meglio: tra scioperi
"tradizionali" e selvaggi chi ne fa le spese e' l'utente, preso per il
collo come un pollo. Piu' strillera' piu' rapidamente gli scioperanti
potranno raggiungere i propri obiettivi. Che il danneggiato sia l'utente
"nun je ne po' frega' de meno a nessuno". Che fare? Non tutto e' possibile,
che' occorrerebbe armarsi di spada e scudo e menar fendenti. E' opportuno
pero' non farsi fregare cedendo alle lusinghe e agli inviti ad aderire a
commissioni, consigli, comitati e tavoli permanenti (e' la logica dei
partiti che facevano parte dei comitati di gestione delle Usl o dei
sindacati che partecipano ai consigli di amministrazione di vari enti, con
la scusa del controllo e della gestione "democratica"). Partire con il
piede sbagliato e' un errore strategico che bisognerebbe evitare. Si puo'
discutere con tutti, definendo pero' i ruoli. Da una parte del tavolo ci
sono i commercianti, le banche, i sindacati, ecc., dall'altra i consumatori.
GIUSTIZIA E SUO FUNZIONAMENTO
UNA DEBACLE CON L'AUMENTO DEL 9,3% DEI REATI CONTRO IL PATRIMONIO. A CUI,
IN ATTESA DELLE RIFORME, PER EVITARE L'ESPLOSIONE C'E' SOLO UN RIMEDIO
D'EMERGENZA E PURTROPPO PARZIALE: 24 ORE SU 24 DI LAVORO
La relazione del procuratore generale della Cassazione, Francesco Favara,
per l'inaugurazione dell'anno giudiziario, e' purtroppo la conferma di
quella fotografia che -ogni giorno sul campo di battaglia- abbiamo gia' del
settore: una débacle totale. Dove al primo posto c'e' quell'80% di reati
che rimangono impuniti e che, nonostante un miglioramento di 1 punto
percentuale rispetto al periodo precedente, e' drammaticamente un 80%.
Subito seguito dalla denuncia di scarsa efficienza e della durata eccessiva
dei processi.
Facciamo notare, inoltre che, se nel periodo 1 luglio 2002 / 30 giugno 2003
le denunce sono complessivamente diminuite dell'1,3% (2.782.252), questo
non vuol dire che la qualita' della nostra sicurezza e giustizia sia
migliorata. Perche' a parte la diminuzione dell'1,7% delle denunce per
omicidi tentati e consumati, e altrettanta diminuzione del 21% per quelle
di violenza sessuale, per il resto e' tutto in aumento. Inoltre facciamo
notare che, per queste in calo, non e' da escludere che, mentre per gli
omicidi di fatto e' quasi impossibile che non siano denunciati, non e'
cosi' per le violenze sessuali; e che la non-denuncia sia legata alla
percezione della vittima di fare un gesto inutile, potrebbe trovare
conferma nell'80% di impuniti di cui sopra.
E che aumento. Se guardiamo i reati contro il patrimonio, i numeri
schizzano in alto in modo esponenziale: +9,3% (che e' la percentuale
complessiva dell'aumento delle denunce in merito a rapine -9,5%-,
estorsioni -8%-, bancarotta -4%-, truffe -21%- e furti -4%), dove, in clima
di reati finanziari a go-go, quel 21% delle truffe (.. e, rispetto al
periodo di rilevamento, non era ancora scoppiato il caso Parmalat) fa la
sua presenza trionfale.
Ora tutti ci proporranno riforme di qua e di la', proprio come avevano
fatto e detto negli anni passati e che hanno contribuito a scuotere
leggermente le percentuali di impunita', ma certamente non quelle delle
denunce.
Noi non ci accodiamo al coro generale che in questo momento si levera'.
Facciamo una sola proposta, pratica pratica, per recuperare tempo, con gli
strumenti che ci sono a disposizione, senza doversi attorcigliare per anni
sulle disquisizioni che -talvolta giustamente- sono alla base
dell'approvazione di nuove leggi: il funzionamento delle attuali strutture
giudiziarie 24 ore 24. Un recupero di tempo e credibilita' che presuppone
solo un investimento economico (che non escludiamo che, in parte, possa
anche essere chiesto ai cittadini che ne sono coinvolti: perche' non pagare
di piu' per una giustizia impegnata ad essere migliore?). Investimento
economico che potrebbe essere recuperato grazie al generale arricchimento
che si potrebbe trarre dal conseguente aumento di fiducia degli italiani
nella giustizia e relativo calo di reati.
Ci rendiamo conto che questo sarebbe solo un rimedio parziale, ma per il
momento non vediamo altre alternative, se non ritrovarci l'anno prossimo,
alla prossima apertura dell'anno giudiziario, ad intrecciarci intorno a
"zero virgola" o "uno" per cento.
SCIOPERO DEI TRASPORTI A MILANO: UNA SOLUZIONE C'E'
Si immagini che le modalita' dello sciopero attuato oggi dagli
autoferrotranviari milanesi sia applicato alla sanita'. Le fasce di
rispetto per i trasporti sono l'equivalente del servizio di pronto soccorso
per la sanita'. Cosa direbbe un cittadino, compreso l'autoferrotranviere di
Milano, che trovasse il pronto soccorso chiuso per sciopero? A chi
dovrebbero essere addebitate le responsabilita' civili e penali di una tale
scelta? Alla amministrazione ospedaliera o agli scioperanti? E se gli
amministratori decidessero di fornire comunque un servizio di pronto
soccorso di quali accuse sarebbero oggetto? Il personale sanitario sarebbe
incolpato di crumiraggio? Queste domande le potremmo trasferire pari pari
alla situazione milanese. Il "bello" di questa situazione e' che chi ci
guadagna e' l'azienda milanese dei trasporti perche' non paga stipendi e
costi mentre chi ci rimette sono gli scioperanti che non prendono lo
stipendio, gli utenti che non usufruiscono dei servizi e la collettivita'
cittadina che perde 380 milioni di euro (dati Camera di Commercio di
Milano). Come strategia sindacale non c'e' male! Che fare dunque? Una
soluzione c'e'. Come e' noto coloro che non rispettano la precettazione
sono passibili di una multa fino a 516 euro (un milione delle vecchie lire)
al giorno. Con quei soldi la Prefettura puo' organizzare un servizio di
trasporto pubblico essenziale, magari limitato a quelle fasce orarie di
rispetto che non sono onorate. Sarebbe l'equivalente del servizio di pronto
soccorso di cui abbiamo accennato.
Forza Prefetto, ci mostri cosa sa fare!
PARMALAT: LA VIA DEL RISARCIMENTO NON SARA' BREVE E SEMPLICE. COSA FARE E
COSA NON FARE
In questi giorni continuiamo ad essere inondati di richieste per il
servizio d'informazione gratuito sul caso Parmalat.
Questo ci fa molto piacere (anche se ci comporta qualche problema
organizzativo) perche' siamo consapevoli che queste persone, quantomeno,
potranno evitare di rimanere delusi dalle molte iniziative che si vedono in
giro e che sembrano organizzate piu' per approfittare della situazione che
non per fornire un aiuto concreto.
Fra le moltissime notizie che ogni giorno si accavallano (interrogatori,
nuovi indagati, la scoperta di nuove -e piu' fantasiose- tecniche
distrazione di fondi, etc.) non vi e' ancora nessuna concreta iniziativa
che sia sensato fare in questo momento.
Esposto in procura o alla guardia di finanza Chi vuole farlo lo faccia,
magari utilizzando lo schema pubblicato nell'ormai famosa pagina
predisposta dalla procura della repubblica di Milano all'indirizzo
http://www.procura.milano.giustizia.it/parmalat.html.
E' pero' importante essere consapevoli che questa denuncia non significa
"mettersi in lista per ottenere il risarcimento".
Si da' semplicemente comunicazione alla procura di cio' che e' successo
chiedendo quindi di indagare.
E' noto, pero', che la procura sta gia' indagando abbondantemente ed a meno
che non si ritenga di avere elementi nuovi ed utili per le indagini, questo
esposto rischia di essere una semplice perdita di tempo.
Quindi e' bene non farsi false aspettative.
Iscrizione al passivo Altri risparmiatori, piu' informati, ci chiedono
consigli circa l'opportunita' di iscriversi al passivo. Questo e' un atto
formale che e' gia' molto piu' sensato rispetto al precedente, ma riteniamo
che sia ancora prematuro. Ci sono ancora alcuni mesi davanti a noi prima
che scada questa opportunita' (che vale solo per alcuni obbligazionisti del
gruppo) e ci sembra molto piu' opportuno avere ben chiaro il quadro della
situazione prima di prendere questa o quella strada.
Le responsabilita' delle banca
Alcuni chiedono se possono agire legalmente contro le banche. Nella
stragrande maggioranza dei casi, riteniamo che questa strada non sia
opportuna.
Salvo rari casi, infatti, riteniamo che la responsabilita' degli
intermediari finanziari, nel caso Parmalat, sia talmente limitata che in un
processo civile finirebbero per avere ottime probabilita' di spuntarla ed
il risparmiatore, oltre al danno, avrebbe la beffa.
Si potrebbe prendere in considerazione la strada dell'azione legale contro
l'intermediario finanziario solo nel caso di importi veramente molto
significativi, che rappresentavano la quasi totalita' degli investimenti
detenuti presso quella banca.
Le speranze per gli azionisti
E' bene che tutti gli azionisti sappiamo che, per loro, le speranze di
riavere qualche centesimo sono ridotte al minimo.
Se mai dovessero ottenere dei risarcimenti, non sara' certo dalla Parmalat.
Le sole speranze derivano dall'accertamento delle responsabilita' di terzi
(a partire dai Tanzi, dagli amministratori, dai revisori, etc.) che
dovrebbero quindi risarcire con i loro beni.
Le speranze per gli obbligazionisti
Costoro hanno maggiori speranze di ottenere un risarcimento parziale. E'
bene pero' che sappiano che la soddisfazione dei loro crediti e'
subordinata a quelli che vantano lavoratori, Stato, nuovi fornitori, vecchi
fornitori e banche. E' necessario attendere il piano di ristrutturazione di
Bondi per iniziare ad avere informazioni piu' concrete sulle speranze di
riottenere parziali rimborsi.
I tempi
E' inutile nasconderci che questa vicenda non durera' settimane, non
durera' mesi, ma durera' diversi anni.
Tutti i casi passati, dai piu' recenti come l'Argentina e le Cirio a quelli
storici, ci dimostrano che questi casi, purtroppo, vanno avanti molti anni.
E' molto duro da accettare, ma e' un dato di fatto
Il ruolo dell'Aduc
In questa brutta, bruttissima storia, "Aduc-Investire Informati" sta
cercando di ricoprire un ruolo d'informazione oggettiva che non alimenti
illusioni ne' false speranze. Vediamo, purtroppo, che ci sono in giro molte
persone che si stanno approfittando di questa storia (come prima si sono
approfittati degli altri casi che hanno sperperato i risparmi degli
italiani) per ottenere piccoli vantaggi personali. Una piccola cosa
concreta che noi possiamo fare, in questa circostanza, e' evitare che i
risparmiatori che gia' hanno ricevuto un danno dalla Parmalat vengano anche
ulteriormente sfruttati da questi personaggi.
Per questo abbiamo predisposto il servizio di aggiornamento gratuito ai
sottoscrittori di azioni e/o obbligazioni Parmalat. Per usufruirne e'
sufficiente compilare questo form: http://investire.aduc.it/php/parmalat.php
Lo scopo, in primo luogo, e' di informare tempestivamente i risparmiatori
quando (e se) vi saranno iniziative concrete che potranno aumentare in
qualche modo la probabilita' di ottenere un risarcimento totale o parziale.
Chi si iscrivera' a questo servizio, ricevera' ogni 14 giorni la newsletter
di Investire Informati che conterra' gli aggiornamenti piu' importanti
sull'evoluzione della vicenda.
MYWAY-4YOU: NUOVO SUCCESSO DELLE INIZIATIVE GIUDIZIARIE CONTRO IL GRUPPO MPS
UN'ORDINANZA DI UN GIUDICE PER SOSPENDERE I PAGAMENTI E REVOCA DELLA
SEGNALAZIONE IN CENTRALE RISCHI: TRASMESSI GLI ATTI ALLA PROCURA DELLA
REPUBBLICA
Il tribunale di Lecce (sezione distaccata di Tricase) nella persona del
dott. Umberto De Giovanni, con procedimento d'urgenza (ex-700 c.p.c) ha
accolto le richieste di un risparmiatore che aveva acquistato il prodotto
finanziario "MyWay" dalla Banca del Salento (poi diventata Banca121 e oggi
assorbita dal gruppo Monte dei Paschi di Siena). Il risparmiatore era
difeso dall'avv. Giuseppe Romano del foro di Lecce, che collabora con
l'Aduc e che ha gia' imbastito circa 200 procedimenti di risparmiatori di
Lecce e province limitrofe incappati nelle maglie dei prodotti
"MyWay-4You", rigettando il principio della valutazione "caso per caso",
propugnando la nullita' dei piani di finanziamento in parola. Il
dispositivo del giudice dice testualmente:
"... va disposta l'immediata sospensione della esecuzione, da parte della
ricorrente, del pagamento dei ratei mensili dovuti alla resistente, in
esecuzione del contratto impugnato, sino alla pronuncia definitiva di
merito. Va altresi' ordinato, alla resistente, di segnalare alla Centrale
Rischi della Banca d'Italia il presente provvedimento ai fini della revoca
della segnalazione fatta a suo tempo, secondo obbligo istituzionale."
Sono da rilevare le considerazioni che il giudice fa in relazione al
cosiddetto "fumus boni iuris". Il giudice, infatti, oltre a rilevare i
molti elementi di nullita' e/o annullabilita' del contratto, ritiene anche
non prive di fondamento i rilievi di carattere penale. Si legge
nell'ordinanza: "Tanto specie al cospetto della nutrita serie di eccezioni
di nullita' e/o annullabilita' del contratto di finanziamento sollevate e
richiamata, nonche' all'istanza di trasmissione degli atti alla Procura
della Repubblica, per le eventuali valutazioni sui punti di penale
interesse in ricorso prospettati con riferimento alle ipotesi criminose di
cui agli artt. 640 e 61 n* 7 e 11 nonche' art. 644 C.P." Cio' detto il
giudice ha ordinato alla cancelleria di trasmettere gli atti alla Procura
della Repubblica di Lecce.
Il giudice, quindi, pur non entrando nel merito delle violazioni civili e/o
penali evidenziate dal risparmiatore che ha fatto ricorso (giudizio che
verra' espresso nel corso del processo di merito) ha ritenuto che e' la
struttura stessa del prodotto ad essere censurabile. Al di la' di tutte le
considerazioni giuridiche che si possono fare, il problema e' che non si
ravvisa nessun interesse nel sottoscrivere un contratto come il
"MyWay-4You". Questo e' il nodo del problema, per usare le parole del
giudice: "... fanno insorgere pesanti dubbi sulla congruita' della scelta
suggerita o imposta rispetto alle esigenze del cliente che, al di la' delle
mere apparenze formali gia' evidenziate, in realta' nella circostanza altro
intento ed interesse non aveva se non quello di conseguire una forma di
investimento "protettiva" del proprio risparmio e non di mero rischio".
Non possiamo che accogliere con soddisfazione questo ulteriore successo
delle iniziative giudiziarie contro il "MyWay-4You". Questo provvedimento
non e' il primo e non sara' certamente l'ultimo. Fra qualche settimana
verra' sciolta la riserva per un altro provvedimento d'urgenza del
tribunale di Lecce e le procure della repubblica di Trani e Lecce stanno
gia' indagando su questi prodotti (oltre che su altri prodotti contestati
di Banca 121).
Quando comprendera' la Banca che sarebbe molto piu' opportuno seguire
l'esempio di altre banche che in questi giorni stanno annunciando rimborsi
e predisporre un piano di risarcimento per tutti i sottoscrittori del
"MyWay - 4You"? Speriamo presto, nel frattempo andiamo avanti con le azioni
legali.
TUTELA DEL RISPARMIO. LE BUONE INTENZIONI DELLA REGIONE TOSCANA SI
INFRANGONO SUL CONFLITTO DI INTERESSI E SULL'APPIATTIMENTO ALL'INUTILE E
DANNOSA STRATEGIA MPS ... SEMPRE SE L'OBIETTIVO FOSSE STATO LA TUTELA DEI
RISPARMIATORI...
Ieri (13 gennaio) il Consiglio regionale della Toscana si e' riunito per
affrontare la questione della tutela del risparmio, in virtu' del fatto che
una delle principali banche nell'occhio del ciclone, Mps, e' un pilastro
del territorio che lo stesso Consiglio rappresenta. Posto nella
tradizionale dicotomia destra/sinistra - governo/opposizione, il confronto
non e' stato interessante per qualita' di argomenti e argomentazioni, tutte
viziate per l'appunto da questa dicotomia. Per capire, basti ricordare che
l'amministrazione (governo di centro-sinistra) per difendersi dalle accuse
dell'opposizione (centro-destra), non ha avuto niente di meglio che tirare
in ballo che per l'acquisto di Banca121 da parte di Mps c'era anche il
parere favorevole -nel 1999- di quattro societa' di consulenza tra cui lo
studio Tremonti dell'attuale ministro, e che cio' che accade contro i
risparmiatori oggi, e' dovuto anche alla legge che depenalizza il falso in
bilancio. Repliche -a nostro avviso- a livello di ignoranza (voluta o meno,
poco importa) e da "bar dello sport". E infatti la conclusione non avrebbe
potuto essere altro -com'e' stato- che la sottolineatura positiva
dell'accordo del Mps con alcune associazioni di consumatori per il tavolo
di conciliazione sui prodotti "MyWay-4You" e per quello preannunciato sui
falsi Btp etc..
Il contesto in cui avviene questo appiattimento sull'inutile (dal punto di
vista dei risparmiatori, non certo della banca) e dannosa
strategia/commissione del Mps (che ha risolto solo lo 0,44% dei casi
analizzati), e' quello di conflitto di interessi. Perche' e' bene ricordare
che la Regione Toscana e' parte in causa nella proprieta' del Mps e, come
quando si chiede all'oste se il vino e' buono, non poteva che rispondere
"ottimo e abbondante".
Se questo era l'obiettivo del presidente del Consiglio regionale Riccardo
Nencini, quando ha auspicato una maggiore tutela dei risparmiatori con
iniziative della Regione stessa, siamo in alto mare. Non solo, ma e' anche
la conferma di quanto avevamo gia' rilevato nell'iniziativa del presidente
Nencini: "aria fritta", in quanto carente di caratteristiche (indipendenza,
autonomia, con totale assenza di commistione economica e politica) per far
si' che l'iniziativa non sia giudicata dai risparmiatori come la solita per
auto-assolversi dagli errori del passato e del presente.
Il Consiglio regionale non avrebbe quindi dovuto far niente prima di
portarsi fuori dal capitale e dalla gestione del Mps? In attesa di questa
necessaria decisione, avrebbe potuto fare l'unica cosa possibile per dare
un segnale forte, di un nuovo indirizzo: chiedere a Mps il rimborso totale
di tutti i prodotti finanziari oggi nell'occhio della magistratura civile e
penale. Non lo ha fatto ed ha preferito auto-incensarsi sposando in toto la
strategia Mps. Non solo, ma l'opposizione che aveva chiesto il confronto,
non lo ha chiesto neanche lei, preferendo portare il tutto solo su un
livello di scontro politico tra le parti. Cioe' quello che, agli occhi del
risparmiatore beffato, e' solo un parlarsi addosso a discapito delle sue
tasche e della credibilita' delle istituzioni.
Continuiamo a farci male?
AUTORITA' DEL RISPARMIO. VERSO UN GRANDE INCIUCIO CON LA PALESE VIOLAZIONE
DELLA SEPARAZIONE DEI POTERI DELLO STATO?
L'incontro che c'e' stato nei giorni scorsi presso l'Aspen Institute di
Roma, in cui esponenti di Governo e altrettanti di opposizione si sono
confrontati per raggiungere una intesa sulle nuove norme per la tutela del
risparmio, ci sembra che parta con molti dubbi e punti oscuri.
A noi ci stava bene -grossomodo- la proposta originaria del ministro
dell'Economia Giulio Tremonti, con una super-Consob + i nuovi e diversi
poteri di Bankitalia e Antitrust, pur avendo rilevato che rimaneva il
problema del segreto d'ufficio dietro il quale la Consob in tutti questi
anni si e' trincerata, per giustificare il suo rifiuto ad intervenire nelle
specifiche questioni sollevate dai singoli risparmiatori. Ma i poteri
dovevano compensarsi tra di loro, cosi' come quelli di Governo e
opposizione, per cui siamo al risultato odierno, sui cui sviluppi, per il
momento, siamo tutti in attesa. E su cui, avere il timore di un grande
inciucio, sulle tasche dei risparmiatori, ci sembra spontaneo.
Ci sono alcuni ma, dalla parte dei risparmiatori e del diritto, su cui
chiediamo lumi.
Il piu' importante e' la presenza a questo incontro presso l'Aspen del pm
della procura di Milano Francesco Greco, che indaga sui conti Parmalat.
Che ci faceva li' un magistrato cosi' coinvolto nelle indagini dello
scandalo del momento che ha generato in modo forzoso la necessita' di
revisione delle regole del gioco? Cosa c'entra il potere giudiziario con
quello politico? Non e' la separazione dei poteri la garanzia alla base del
nostro sistema?
Comprendiamo che i poteri si devono anche ascoltare fra di loro e, perche'
no, anche darsi consigli. Ma era proprio il caso di interpellare un pm
cosi' al centro di una indagine da cui -senza essere visionari ed
estremisti- e' altamente probabile ci sara' una gigantesca ricaduta a
birillo di vari coinvolti, in tutti gli ambiti dei vari poteri dello Stato?
E quali garanzie di autonomia ed equidistanza dalle parti potra' ora
fornire il pm Greco nello svolgimento della sua difficile funzione?
Non ci piace pensarlo e dirlo, ma ci sembra proprio di essere nel bel mezzo
di uno di quei sistemi "sudamericani" (e' un modo di dire che non ci piace,
ma ci sembra che renda il concetto) di un tempo non tanto lontano dove i
concetti e le pratiche di separazione dei poteri non esistevano, e dove
l'accorpamento dei poteri in un solo ambito ha portato a disastri che,
purtroppo, molti stanno ancora vivendo.
A questo punto ci e' venuto piu' che un ragionevole dubbio se i nostri
risparmiatori che dovrebbero essere tutelati, lo saranno veramente.
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LA SCHEDA PRATICA
CODICE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
E' entrato in vigore il 1 gennaio 2004 il decreto legislativo n.196 del 30
giugno 2003, "Codice in materia di protezione dei dati personali". E' il
primo tentativo di comporre in modo organico le disposizioni, succedutesi
in questi anni, relative alla privacy. Il Testo Unico stabilisce nuove
garanzie per i cittadini, razionalizza le norme esistenti, semplifica gli
adempimenti, e sostituisce la legge "madre" sulla protezione dei dati, la
n. 675/1996.
Il Codice e' diviso in tre parti:
- la prima, e' dedicata alle disposizioni generali, riordinate in modo tale
da trattare tutti gli adempimenti e le regole del trattamento con
riferimento ai settori pubblico e privato;
- la seconda, e' dedicata a specifici settori. Oltre a disciplinare aspetti
in parte inediti (informazione giuridica, notificazioni di atti giudiziari,
dati sui comportamenti debitori), completa anche la disciplina, attesa da
tempo, per il settore degli organismi sanitari e quello dei controlli sui
lavoratori;
- la terza, affronta la materia delle tutele amministrative e
giurisdizionali con il consolidamento delle sanzioni amministrative e
penali.
Sanita'
Il Codice semplifica l'informativa da rilasciare agli interessati, e
consente di manifestare il necessario consenso al trattamento dei dati con
un'unica dichiarazione resa al medico di famiglia o all'ospedale.
Sono state codificate alcune misure per il rispetto dei diritti del
paziente: distanze di cortesia, modalita' per gli appelli in sala di
attesa, certezza e cautele nelle informazioni telefoniche e nelle
informazioni sui ricoverati, estensione della riservatezza anche per gli
operatori sanitari non tenuti al segreto professionale.
Dal 1 gennaio 2005 saranno introdotte le ricette impersonali, ossia non
sara' sempre identificabile il nome del paziente, ma solo se necessario.
Per i dati genetici e' previsto il rilascio di un'apposita autorizzazione
del Garante, sentito il ministro della Salute.
Per le cartelle cliniche sono previste particolari misure per distinguere i
dati del paziente da quelli eventualmente riguardanti altri interessati, e
specifiche cautele per il rilascio a persone diverse dall'interessato.
Trattamento dati personali in ambito giudiziario
Nel Codice sono meglio garantiti i diritti della personalita' delle parti.
E' previsto che l'interessato chieda nel processo, di apporre sulla
sentenza un'annotazione con la quale avvisi che, in caso di pubblicazione
del verdetto su riviste giuridiche, su supporti elettronici o di diffusione
telematica, i suoi dati siano omessi .
Con una espressa disposizione si tutelano maggiormente i minori, non solo
nel processo penale, ma anche nei procedimenti civili e amministrativi.
Pubblica amministrazione
Il Codice impone la regola della busta chiusa per la notifica effettuata a
persona diversa dal destinatario.
Liste elettorali
Non possono essere piu' usate per promozioni commerciali, ma solo per scopi
collegati alla disciplina elettorale e per finalita' di studio, ricerca
statistica, scientifica o storica o a carattere socio-assistenziale.
Telecomunicazioni
I cittadini potranno piu' specificatamente decidere se essere inseriti
nell'elenco telefonico e le modalita' con le quali comparirvi, ovvero se il
numero di telefono e l'indirizzo possano essere adoperati per ricevere
informazioni commerciali o solo per comunicazioni personali.
Sono previste misure per combattere il fenomeno delle chiamate di disturbo.
Confermato il diritto a ricevere, su richiesta, le fatture dettagliate (con
le tre ultime tre cifre "in chiaro").
Spamming
L'invio di messaggi attraverso sistemi automatizzati richiede il consenso
degli interessati. Il cliente deve essere informato, dall'azienda, della
possibilita' di opporsi ai "messaggi indesiderati".
Internet, videosorveglianza, direct marketing, centrali rischi private
Per settori cosi' delicati, il Codice conferma la necessita' di appositi
codici deontologici.
Sanzioni
Sanzioni pecuniarie e penali aumentate per chi viola la privacy, in
particolare per l'uso dei dati senza consenso degli interessati, per il
mancato adempimento di un provvedimento del Garante, per la mancata
informativa di cosa si intenda fare dei dati.
Notificazione
E' semplificato l'atto con cui le imprese, il professionista o la Pubblica
Amministrazione segnalano all'Autorita' cosa intendano fare dei dati in
proprio possesso. La notifica e' necessaria solo per il trattamento di dati
sensibili (specie se sanitari), per quelli particolarmente a rischio
effettuati con strumenti elettronici, nel campo della "schedatura" dei
consumatori, nelle procedure di selezione del personale e ricerche di
marketing, nelle ipotesi di utilizzo di informazioni commerciali e relative
alla solvibilita' del cliente.
Diminuiscono le ipotesi di notifica obbligatoria e ne sono snellite le
modalita'.
Consenso
Nel Codice e' sviluppato il principio del bilanciamento degli interessi,
con uno snellimento degli adempimenti a carico delle aziende. Resta
sostanzialmente confermata la necessita' del consenso, ma sono previste
delle ipotesi di esonero per alcuni settori.
Informativa
Rimane fermo l'adempimento dell'informativa preventiva al trattamento dei
dati. Il Garante puo' individuare una modalita' semplificata, in
particolare per i servizi telefonici d'assistenza e d'informazione al
pubblico (es. per i call center).
(Katia Moscano)
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LA PULCE NELL'ORECCHIO
Articoli e riflessioni con il preciso scopo di mettere il dubbio -con
l'informazione- sulla solidita' di diffuse certezze o distrazioni sui
nostri consumi o sui servizi di cui usufruiamo.
LA RIDDA DELLE "E" -OVVERO: PIU' CHE 'L DOLOR, POTE' IL DISGUSTO
Da qualche anno sono arrivata a scoprire che, per nutrirmi bene, non ho
bisogno di chiedere la vita ad alcun animale. Cio' che la stessa tradizione
italiana, specialmente, della cosiddetta "cucina povera", mi offre -pane e
pasta, cereali e legumi, qualche uovo e un po' di formaggio, verdure e
frutta- mi assicura, a quanto sperimento, una dieta varia e
sufficientemente ricca per i miei bisogni alimentari di persona ormai di
una certa eta'. La carne, tuttavia, la mangio, se me la offrono le persone
che mi invitano a pranzo, o la cucino io stessa, nel modo piu' semplice, le
rare volte che invito a casa mia persone per le quali non esistono proprio
alternative.
Del resto, la carne, non e' che non mi piaccia; oltretutto sono cresciuta
in una casa in cui la carne si sapeva cucinare, tutto il resto,
specialmente le verdure, assolutamente no. E talora mi prende la nostalgia
-che so- di una rosticciana, o, piu' semplicemente, di una bella salsiccia
alla brace..... Come e' successo qualche giorno fa.
Non mi piace crearmi da sola motivi di nevrosi, imprigionandomi in
imposizioni e divieti che poi -lo so bene- mi si ritorcono contro, e, dato
che ero al supermercato, mi sono diretta al banco della macelleria per
comprare una salsiccia fresca, perche' quelle preincartate suscitano in me
istintivamente diffidenza e un sovrappiu' di tristezza -come se l'animale
fosse stato ammazzato due volte. Non so perche', ma e' cosi'.
C'era gente in coda e, mentre aspettavo il mio turno, pregustando la vista,
il profumo e il sapore di questa bella salsiccia arrostita con polenta,
piatto per me ormai del tutto inusitato, lo sguardo si e' posato sul
cartellino con la lista degli ingredienti, che faceva bella mostra di se'
(com'e' giusto che sia) sopra il festone di salsicce adagiato nel banco
refrigerato. Piu' per ingannare il tempo che per altro, mi sono messa a
leggerlo:
"SUINO, SALE, AGLIO" -va bene.
Poi: "SPEZIE" -ma quali? Pepe, immagino.
E poi: "SACCAROSIO, DESTROSIO, LATTOSIO" - ohibo', ma questa e' roba che so
che devo evitare. Ma come: scelgo di mangiare qualcosa che, come dice la
parola, ha a che vedere col "sale", e mi ritrovo a che fare con una sfilza
di zuccheri? Boh! Andiamo avanti. Ma, nel rigo di sotto era in agguato
un'altra sorpresa ancora piu' agghiacciante che, per qualche istante, mi ha
fatto temere per la salute dei miei occhi. Che cosa stava succedendo? Ci
vedevano doppio, triplo? Mi davano i numeri? Ho inforcato gli occhiali. No,
non era cosi'. La vista faceva, da brava, il suo dovere. A dare i numeri,
intessendo una sorta di ridda di "E", era la realta' -la costituzione della
mia agognata, succulenta salsiccia:
"E 262" (correttore di acidita') -"E 301" - "E 302" (antiossidante) -"E
120" (coloranti) -"E 252" (conservanti).
Mi e' passata la voglia. Sull'istante. Senza rimpianti. E me ne sono
andata, mentre qualcosa dentro di me sorrideva con un certo compiacimento
davanti all'ironia della sorte, e adattava molto liberamente all'occasione
l'eco di un celebre verso dantesco: "piu' che 'l dolor (per l'animale)
pote' il disgusto (per gli additivi)".
NOTA
"Poscia, piu' che 'l dolor, pote' 'l digiuno" e' la tragica chiusa
dell'episodio del Conte Ugolino, il nobile pisano condannato, per
tradimento della patria, a morire di fame con i giovani figli e nipoti. Il
fatto, che era avvenuto nel 1288, e' narrato da Dante Alighieri nel canto
XXXIII dell'"Inferno" dalla prospettiva dello stesso conte Ugolino, che non
nega di essere stato un traditore (del resto e' punito proprio per questo
peccato), ma denuncia tutta la disumanita' della pena a cui era stato
condannato, l'orrore di aver ceduto alla fame, cibandosi della carne di uno
dei giovinetti morti prima di lui.
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