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T-shirt e fondi pensione in Honduras - Clean Clothes Campaign



Quello che segue e' il primo caso in questa lista di un fondo pensione del sindacato che chiede conto a un'impresa del suo comportamento. Notate anche la capacita' raggiunta da ong e gruppi di base di svolgere un costante e scrupoloso lavoro di monitoraggio e di denuncia.La traduzione e' di Silvia Giamberini. Buone feste. 
Ersilia Monti


T-SHIRT E FONDI PENSIONE IN HONDURAS - Clean Clothes Campaign
(fonte: Maquila Solidarity Network, info@maquilasolidarity.org; www.maquilasolidarity.org)

Il fondo di solidarietà della Federazione sindacale del Quebec ritira le azioni possedute in Gildan a seguito di licenziamenti ingiusti in Honduras

Il 12 novembre il Fondo di Solidarietà della Federazione del Lavoro del Quebec (FTQ), che amministra fondi pensione degli iscritti al sindacato per un valore di circa 90 milioni di dollari, ha annunciato che liquiderà le proprie azioni del produttore di T-Shirt di Montreal Gildan Activewear, uscendone anche dal consiglio di amministrazione, a causa del rifiuto di Gildan di reintegrare nel posto di lavoro 38 lavoratori licenziati per organizzazione sindacale nella fabbrica di El Progreso in Honduras.

Il licenziamento ingiustificato e altre violazioni dei diritti dei lavoratori, documentati da Maquila Solidarity Network (MNS) e dal Gruppo di monitoraggio indipendente dell'Honduras nel maggio 2003, sono stati confermati da un'indagine indipendente sul posto svolta dal Fondo di Solidarietà, che ha quindi chiesto a Gildan il reintegro dei lavoratori.

Gildan ha rifiutato il reintegro, negando che le affermazioni dell'MSN siano basate su fatti dimostrati, e affermando però a seguito dell'annuncio di FTQ che i licenziamenti riguardano un caso isolato che coinvolge pochi lavoratori.

Per rispondere alle pressioni crescenti di azionisti istituzionali e clienti che sollecitano assicurazioni tangibili del rispetto dei diritti dei lavoratori, nell'ottobre 2003 Gildan è entrata a far parte della Fair Labor Association (FLA), un organismo di controllo degli standard di lavoro di cui fanno parte le maggiori aziende americane e alcune importanti ONG e organizzazioni religiose, e ha affermato quindi che la partecipazione alla FLA dimostra l'impegno di Gildan ad applicare condizioni di lavoro eque; di fatto l'appartenenza alla FLA richiede che FLA approvi un programma di monitoraggio interno da effettuarsi a cura di Gildan stessa, e l'esecuzione una volta all'anno di un audit esterno in una sola fabbrica, che è l'unico controllo eseguito da auditor scelti da FLA.

Il Fondo di solidarietà, MSN e i loro partner nel gruppo di coordinamento Ethical Trading Action Group (ETAG) vedono l'iscrizione di Gildan alla FLA come un primo passo ma sono preoccupati per i tempi lunghi prima dell'esecuzione degli audit, e chiedono quindi a Gildan di cooperare a un'inchiesta indipendente 
sulle condizioni di lavoro in almeno uno stabilimento di proprietà e in uno stabilimento di un contoterzista in America Centrale prima della fine del 2003, e di correggere le violazioni dei diritti dei lavoratori identificate.

Contemporaneamente, il National Labor Committee (NLC), ong con sede a New York, ha denunciato altre violazioni dei diritti dei lavoratori in una fabbrica in 
Honduras, la AAA, che produce per il 75% per Gildan: 42 lavoratori licenziati per organizzazione sindacale, quote produttive e orari di lavoro eccessivi, danni fisici per movimenti ripetitivi, perquisizioni, e altro ancora. NLC ha invitato Gildan a richiedere l'osservanza della normativa sul lavoro incluso il diritto di organizzazione sindacale e di porre fine al clima di intimidazioni presente in fabbrica. Inoltre, MSN ha ricevuto recentemente informazioni sul licenziamento di altri 39 lavoratori 
di Gildan coinvolti in tentativi di organizzazione sindacale in Honduras.

Gildan afferma tramite lettere e sulla stampa che il governo dell'Honduras ha archiviato il caso riguardante le presunte violazioni di libertà di associazione presso lo stabilimento El Progreso. Secondo le informazioni possedute da MSN, il governo honduregno non ha condotto un'inchiesta seria; al contrario il ministro del lavoro ha ignorato per un anno la richiesta di registrazione dell'organizzazione sindacale dei lavoratori di El Progresso.

Gildan ha recentemente diffuso una lettera che ha ricevuto dall'International Development Research Centre (IDRC), ente finanziatore dell'indagine di MNS/EMIH, in cui, in risposta alle proteste di Gildan per le denunce di MNS, si afferma che "non è possibile per IDRC stabilire la validità delle affermazioni riportate nel rapporto, neanche con le informazioni addizionali fornite da Gildan". Gildan afferma che la lettera "parla da sola", mentre invece è ben lontana dal rifiutare i contenuti del rapporto. IDRC suggerisce che "fornirà il supporto per una revisione indipendente" delle questioni irrisolte, cosa che MSN ha richiesto a Gildan per tutto l'anno passato.
Il 22 dicembre MSN ha presentato un reclamo formale alla FLA, con il sostegno del Canadian Labour Congress e della Federazione Indipendente dei Lavoratori dell'Honduras (FITH), per denunciare il licenziamento ingiustificato dal novembre 2002 di oltre cento lavoratori dello stabilimento El Progreso.

(traduzione di Silvia Giamberini)

SCRIVIAMO A GILDAN - copiate e inviate la lettera che segue (Si chiede a Gildan di cooperare a una inchiesta indipendente entro la fine dell'anno e di reintegrare i sindacalisti licenziati):

Ogg.: El Progreso factory in Honduras

Stephane Lemay
Vice-President, General Counsel and Corporate Secretary
slemay@gildan.com

c.c. Maquila Solidarity Network: info@maquilasolidarity.org

Dear Mr. Lemay,

I am writing to urge your company to cooperate with an independent investigation by the Fair Labor Association (FLA) of alleged violations of freedom of association at your company's El Progreso factory in Honduras. In order to demonstrate your company's willingness to seriously address these allegations in a timely manner, Gildan should agree to cooperate with such an investigation at the earliest possible date.

I also urge your company to offer to reinstate the 39 workers fired in October and November 2003, plus the approximately 70 workers fired in November 2002 and March, April and July 2003.

I look forward to receiving a prompt reply to my letter, declaring your company's willingness to cooperate with such an investigation at the earliest possible date and to reinstate the unjustly fired workers.

Yours truly,

(nome, cognome, eventuale organizzazione di appartenenza, nazione)


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Per vedere i casi di cui ci siamo occupati nel 2003: www.lilliputmilano.org/lab/consumocritico.html al link Abiti Puliti - Consultate anche il sito: www.cleanclothes.org

Per essere esclusi dalla lista o ricevere informazioni sulla Clean Clothes Campaign, inviate un messaggio a : ersilia.monti@mclink.it

Ersilia Monti (Coordinamento lombardo nord/sud del mondo - Rete di Lilliput Nodo di Milano)

P.le Governo Provvvisorio 6 - 20127 Milano  - email: ersilia.monti@mclink.it

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-----Messaggio originale-----
Da: cleanclothes-bounces@list.xs4all.nl
Inviato: venerdì 28 novembre 2003 15.26
A: cleanclothes@xs4all.nl
Oggetto: [Cleanclothes] Campaign Update and Action Alert: Gildan
Activewear


Dear friends,

Please find below an action request from the Canadian Maquila Solidarity
Network.

NOVEMBER 18, 2003
CAMPAIGN UPDATE #3: GILDAN ACTIVEWEAR
 From the Maquila Solidarity Network

Highlights:
*       FTQ Solidarity Fund withdraws from Gildan
*       New Violations of Workers Rights in Honduras

Action Request:
Tell Gildan to Do the Right Thing! Write them today!

Solidarity Fund Withdraws from Gildan
On November 12, the Quebec Federation of Labour (FTQ) Solidarity Fund
announced it is selling off its shares in the Montreal-based T-shirt
manufacturer, Gildan Activewear, because of the company's refusal to
reinstate 38 workers who were fired for union organizing at a Gildan
sewing factory in El Progreso, Honduras. The Fund's representative will
also be resigning from Gildan's board of directors. The Fund, which
manages Quebec union members' pension investments, currently owns 2.5
million shares worth approximately $90 million.

The unjust firings of the union members and other worker rights violations
were documented in a May 2003 report co-authored by the MSN and the
Honduran Independent Monitoring Team (EMIH), entitled A Canadian Success
Story? Gildan Activewear: T-shirts, Free Trade and Worker Rights.

In July, Gildan threatened MSN with legal action if it continued to
circulate the report or information from it. MSN informed Gildan that it
stands by findings and recommendations in the report and will continue to
distribute the publication.

Fund Confirms MSN/EMIH Findings
The Fund sent two representatives to Honduras to investigate the case.
Based on a review of factory records and interviews with factory
management and local human rights and labour organizations, they confirmed
MSN's and EMIH's findings that the workers were fired for union activity.

On November 3, FTQ president Henri Massé was quoted by a reporter from the
Journal de Montreal saying that Gildan CEO Greg Chamandy had admitted to
him that the company had fired the Honduran workers for union organizing.
"We have called on the company to reinstate the fired workers," said
Massé. "We expect an answer by mid-November."

Gildan refused to do so, and the company continues to deny that the
findings in the MSN/EMIH report are based in fact. However, in a statement
released immediately after the Fund's announcement, Gildan calls the
firings "an isolated event involving a small group of workers...."

Gildan in the FLA
In response to growing pressure from institutional shareholders and
customers for verifiable assurances that Gildan workers' rights are being
respected, in October 2003, Gildan applied for membership in the Fair
Labor Association (FLA), a US multi-stakeholder labour standards
monitoring organizations involving major US brands and prominent NGOs and
faith organizations. On October 22, Gildan was formally accepted as a FLA
"Participating Company."

In Gildan's latest letter to institutional customers, MSN funders and
other groups that have written to the company concerning its labour
practices, the company states: "Our participation in the FLA demonstrates
our commitment to promoting and implementing fair workplace standards." In
fact, FLA membership means Gildan must submit an internal monitoring plan
to the FLA for its approval, and cooperate with only one external audit of
one factory per year. Under the FLA, internal monitoring can be carried
out by Gildan management personnel; the only auditors that are chosen by
the FLA are those that carry out the one-factory-per-year audit.

While the Fund, MSN and its coalition partners in the Ethical Trading
Action Group (ETAG) view Gildan's decision to join the FLA as a step
forward, they are concerned at the length of time it might take before
there is a FLA audit of even one Gildan facility.
For that reason, MSN and ETAG are calling on Gildan to cooperate with an
independent investigation of working conditions in at least one wholly
owned and one contract facility in Central America before the end of 2003,
and to take corrective action to eliminate any worker rights violations
identified.

New Violations Reported
Meanwhile, the New York-based National Labor Committee (NLC) has released
a new report on worker rights violations in the AAA factory in Honduras.
According to the NLC, 75% of all production in the factory is for Gildan.

According to the NLC report, 42 workers at the AAA factory have been fired
because they were suspected of organizing a union. Other workplace
problems identified in the report include long workdays, pressure to meet
excessively high production quotas, repetitive motion wrist and back
injuries, body searches when workers enter and leave the factory,
monitoring of bathroom visits, and contaminated drinking water.

In a letter dated November 7, the NLC calls on Gildan to "clearly instruct
AAA management that Gildan demands strict compliance with all of
Honduras's labor laws, including the right to organize, and to put an end
to the atmosphere of fear and intimidation at the AAA factory."

In addition to the NLC report, MSN has received information in the last
two days documenting firings of 39 Gildan workers involved in another
union organizing attempt in Honduras. We are attempting to follow-up this
new information.

An Investigation by the Honduran government?
In some of Gildan's letters and in recent newspaper articles in Quebec
French-language newspapers, the company states that the Honduran
government has "closed the file" on the case of alleged violations of
freedom of association at the company's El Progreso factory. To MSN's
knowledge, there has been no serious investigation by the Honduran
government into the Gildan case. The Ministry of Labour has however, for
over a year, been sitting on Gildan's El Progreso workers' application for
union representation.

IDRC's review of the MSN/EMIH report
In its recent correspondence with institutional buyers and MSN funders,
Gildan has been circulating a copy of a letter it received from the
International Development Research Centre (IDRC), which funded the
MSN/EMIH research, in response to Gildan's complaint to them about the
report. While Gildan comments that the IDRC letter "speaks for itself," it
is confusing many who receive it. Far from refuting the findings of the
report, the letter states that: "...it is not possible for IDRC to assess
the validity of [the substantive claims made in the Report], even with the
help of additional information provided by Gildan."  IDRC then suggests
that it would "provide support for an independent review" of unresolved
questions, which MSN has been requesting of Gildan for the past year.

WHAT YOU CAN DO - WRITE TO GILDAN TODAY

We urge you to join with us in demanding that Gildan cooperate with an
independent investigation before the end of 2003, reinstate all unjustly
fired union members, and take corrective action to ensure that workers'
rights at its wholly owned and contract facilities in Central America are
not violated in the future.

For a sample letter, please see: www.maquilasolidarity.org

To access the National Labor Committee report on AAA Factory, visit:
www.nlcnet.org/campaigns/ca03/aaa/aaa.pdf.


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>Maquila Solidarity Network / Ethical Trading Action Group / 606 Shaw
>Street, Toronto, Ontario, Canada M6G 3L6 / 416-532-8584 (phone) |
>416-532-7688 (fax) / info@maquilasolidarity.org / www.maquilasolidarity.org
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