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RICHIESTA DEI CITTADINI DI DIMINUIRE IL COSTO DEL BIGLIETTO DEITRASPORTI COLLETIVI



RICHIESTA DEI CITTADINI  DI DIMINUIRE IL COSTO DEL BIGLIETTO DEI TRASPORTI
COLLETIVI


Il Comitato economico e sociale della Comunità Europea ha espresso
importanti pareri sulla politica europea dei trasporti pubblicati sulla
Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee (C241/168 del 7/10/2002).

Alcuni punti che riteniamo essenziali sono qui riportati:

1- per quanto riguarda la mobilità delle persone occorre valorizzare il
ruolo dei trasporti pubblici rispetto all'uso dei veicoli privati
promuovendo mezzi alternativi al trasporto privato su strada, in
particolare l'autobus come mezzo di trasporto collettivo.

2- Il Comitato giudica insufficiente l'importanza data alla protezione dei
pedoni, ed in particolar modo dei ciclisti, in materia di sicurezza
stradale ed auspica che si sviluppino maggiormente le piste ciclopedonali,
in quanto alternativa al traffico urbano o su breve distanza.

3- Il continuo aumento del traffico delle autovetture private incide con
tutta evidenza sulle condizioni di circolazione dei trasporti commerciali,
sia a livello nazionale che a livello intracomunitario, e distorce le
condizioni di concorrenza. Dâaltro canto le notevoli ripercussioni in
termini di effetti esterni ÷ incidenti, congestione, inquinamento,
emissione di sostanze inquinanti, ecc. ÷ sono ovvie, poiché riguardano il
90 % del chilometraggio globale effettuato da tutti i veicoli dellâUnione
(sebbene la relativa quota dâemissione delle diverse sostanze inquinanti
risulti sensibilmente inferiore).

4- La conferma del carattere di servizio pubblico del trasporto di
passeggeri è particolarmente significativa, come ribadito in diverse
occasioni dal Comitato. Per tale motivo il CESE invita la Commissione a
proseguire in tale direzione e ad evitare misure che possano essere in
contraddizione con tale principio

5- Quanto al tema della razionalizzazione dei trasporti urbani, il Comitato
ritiene che la strategia prioritaria debba essere chiaramente
lâincentivazione e lo scambio delle buone pratiche (tanto più che si tratta
di un tema che riguarda gli enti locali). Ritiene pertanto che andrebbe
lanciato un programma comunitario per istituzionalizzare lo sviluppo di
tali buone pratiche e la diffusione dâinformazioni sulle stesse ai
cittadini europei, senza il cui aiuto e collaborazione non potranno venir
attuate. In parallelo, considera necessario mettere in atto investimenti e
piani di trasporto che conferiscano una migliore qualità al trasporto nei
grandi agglomerati urbani congestionati.


Alla luce di queste considerazioni si chiede di rivedere la politica
tariffaria dei trasporti pubblici, con particolare riferimento a quelli
urbani, in quanto non è giustificabile il loro sconsiderato aumento in base
a presunte e pretestuose considerazioni sulla redditività di imprese che
non devono e non possono essere considerate meramente commerciali ma
garanti di un sistema di "mobilità sostenibile" dove nel termine
sostenibile devono essere incluse tutte le considerazioni sociali quali
l'uguaglianza di tutti i cittadini nei confronti degli investimenti e spese
pubbliche e la garanzia di qualità e di comfort che un servizio
privatizzato non potrebbe mai garantire.

Inoltre si chiede di iniziare l'attuazione delle "buone pratiche" nelle
politiche di trasporto più volte richieste e richiamate dagli organismi
della Comunità Europea agli amministratori degli Enti locali.

A tal fine si consiglia la tutela diretta dei diritti di tutti i cittadini
attraverso la denuncia del mancato rispetto di queste linee guida ai
competenti organismi comunitari.

Brussels, 12 ottobre 2002

Mario Alvisi

UEC - Union of European Citizens
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