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La "Pasta" di Umberto Eco
Cari amici,
Mi viene da riflettere sul' articolo in questione del "totem" Umberto Eco.
Quale e' il "messaggio" dell'autore ???
Magari uno solo, ma con un'ottica diversa:
Avra' voluto dire in buonafede che anche la rinuncia alla pasta Cunegonda
puo' contribuire alla caduta di Berlusconi ??
Ma qui gli fa' difetto la sua conoscenza in Economia: se tutti quelli di
sinistra
rifiutano la Cunegonda e si riversano a comperare che ne so', la
Valleinpancia,
quest'ultima per effetto dell' aumento della domanda aumentara' a dismisura
il prezzo - magari del doppio. Quanto tempo di fronte a questa probabile
evenienza il fronte antiberlusconiano resistera' ??
Sicuramente ci saranno degli stoici che mangeranno meno pasta per far
quadrare i conti.Ma gli altri???
Questa tattica puo' essere addirittura controproducente. In presenza degli
aumenti
esagerati delle altre marche, la Cunegonda potra' tranquillamente aumentare
a sua volta il
prezzo senza incorrere in rimproveri e ringraziera' il sig. Eco per la
sua brillante
idea di Markerting.
Oppue il sig Eco avra' voluto suggerire alla sinistra a mo' di
sfotto':l'unica arma contro il
governo e' mangiare di meno , dato che la sinistra di oggi non si nutre
piu' di idee ma solo
di pastasciutta.
E infine: non sara stata una scusa per mettersi a dieta e nello stesso
tempo farsi accompagnare
da una moltitudine che gli sia di sostegno nella "difficile" impresa ???
Certo che non e' facile capire la sua vera "intenzione" come del resto la mia:
E' una presa in giro oppure e' un' espressione di rabbia verso una certa
sinistra "travestita"??
Ci sono troppi doppi sensi in giro e poca chiarezza d'intenti.
Sergio