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Lo sciopero dei consumatori della pasta Cunegonda



Invio a tutti voi questa ottima idea di Eco: perchè non cominciamo a
praticarla?

Marco Sabaini


Lo sciopero dei consumatori
della pasta Cunegonda


di UMBERTO ECO

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IN LINEA di principio non è anticostituzionale che lo schieramento che ha
ottenuto la maggioranza in parlamento proceda all'occupazione di enti e
agenzie varie, Rai compresa. E' quello che si chiama "spoils system", usato
anche in altri paesi. E' vero che i vincitori potrebbero dare prova di fair
play tenendo conto di una minoranza che conta quasi la metà degli elettori,
ma non si può chiedere buona educazione e sensibilità democratica a chi ha
deciso di usare in modo spregiudicato una forza elettorale ottenuta
legalmente. D'altra parte abbiamo avuto per anni una radiotelevisione
interamente controllata dalla Democrazia cristiana, dove si misuravano
addirittura i centimetri di pelle femminile esposti e non si assumevano
redattori comunisti o socialisti, e il paese se l'è cavata benissimo, anzi,
una televisione cosiddetta di regime ha prodotto la generazione più
contestataria del secolo.

L'unico inconveniente è che il capo del governo possiede le altre
televisioni private, e lo "spoils system" conduce a un monopolio quasi
totale dell'informazione (mentre se Bush mette dei repubblicani in tutti i
gangli del potere, rimane una fetta consistente di giornali, televisioni,
radio indipendenti a controllare il suo operato).

Un incoveniente aggiunto è che il padrone di tutte queste reti ha una
nozione (come dire?) abbastanza autoritaria del proprio ruolo padronale,
come è stato dimostrato dall'invito che ha appena rivolto ai suoi direttori
designati affinché liquidassero alcuni giornalisti che non gli vanno a
genio. Questo è il fatto nuovo, nuovo rispetto agli usi degli altri paesi
democratici e delle costituzioni scritte quando fenomeni del genere erano
imprevedibili.

Questo fatto nuovo, certamente scandaloso, richiede una risposta nuova da
parte dell'elettorato non consenziente. Si è visto che i girotondi e le
manifestazioni di piazza per questo servono poco: ovvero, servono a
rinsaldare il senso d'identità di una opposizione smarrita, ma dopo (se
questa identità è reale) si deve andare oltre anche perché, detto in
termini tecnici, il governo dei girotondi se ne sbatte, ed essi non
convincono l'elettorato governativo a cambiare idea. Quale mezzo di
protesta efficace rimane dunque a quella metà degli italiani che non si
sentono rappresentati dal nuovo sistema televisivo?

Questi italiani sono tanti, alcuni milioni hanno già manifestato il loro
dissenso, ma altri ancora sarebbero pronti a manifestarlo, se vedessero un
modo veramente efficace. Rifiutarsi di guardare la televisione e di
ascoltare la radio? Sacrificio troppo forte, anche perché, anzitutto, è
legittimo che voglia guardarmi alla sera un bel film, e di solito non mi
chiedo quali siano le idee del padrone di una sala cinematografica, e in
secondo luogo è utile conoscere le opinioni e il modo di dare le notizie
del partito al governo (se pure ci fosse una trasmissione sulla Resistenza
gestita solo da Feltri, Er Pecora e Gasparri, ho diritto e desiderio di
sapere cosa pensano e dicono queste persone). Infine, anche se fosse
possibile, rifiutarsi di guardare tutte le televisioni sarebbe un poco come
castrarsi per far dispetto alla consorte, perché si sceglierebbe, per
opporsi alla maggioranza, di entrare a far parte di una minoranza
totalmente all'oscuro di tutto.

Di quale forza effettiva può disporre l'Italia che non accetta il monopolio
televisivo? Di una potente forza economica. Basterebbe che tutti coloro che
non accettano il monopolio decidessero di penalizzare Mediaset rifiutandosi
di comperare tutte le merci pubblicizzate su quelle reti.

E' difficile? No, basta tenere un foglietto vicino al telecomando e
annotarsi le merci pubblicizzate. Si raccomandano i filetti di pesce
Aldebaran? Ebbene al supermercato si compreranno solo i filetti di pesce
Andromeda. Si pubblicizza la medicina Bub all'acido acetilsalicilico? Dal
farmacista si compera un preparato generico che contiene egualmente acido
acetilsalicilico e che costa meno. Le merci a disposizione sono tante e non
costerebbe nessun sacrificio, solo un poco di attenzione, per acquistare il
detersivo Meraviglioso e la pasta Radegonda (non pubblicizzati su Mediaset)
invece del detersivo Stupefacente e della pasta Cunegonda.

Credo che se la decisione fosse mantenuta anche solo da alcuni milioni di
italiani, nel giro di pochi mesi le ditte produttrici si accorgerebbero di
un calo nelle vendite, e si comporterebbero di conseguenza. Non si può
avere niente per niente, un poco di sforzo è necessario, se non siete
d'accordo col monopolio dell'informazione dimostratelo attivamente.

Allestite banchetti per le strade per raccogliere le firme di chi
s'impegna, non a scendere in piazza una volta sola ma a non mangiare più
pasta Cunegonda. E chissà che sforzo! Si può fare benissimo, basta avere
voglia di dimostrare in modo assolutamente legale il proprio dissenso, e
penalizzare chi altrimenti non ci darebbe ascolto. A un governo-azienda non
si risponde con le bandiere e con le idee, ma puntando sul suo punto
debole, i soldi. Che se poi il governo-azienda si mostrasse sensibile a
questa protesta, anche i suoi elettori si accorgerebbero che è appunto un
governo-azienda, che sopravvive solo se il suo capo continua a far soldi.

Questa forma di protesta sarebbe assolutamente legale. E' illegale
incendiare un McDonald, ma in una rubrica di arte culinaria si può
benissimo invitare i lettori a non mangiare i Big Mac e a preferire, che
so, i Burger's King, così come li si avverte che il tale ristorante non è
all'altezza dei suoi prezzi. Un critico cinematografico ha il diritto di
raccomandare ai propri lettori di non andare a vedere un film che egli
giudica orribile.

Qualcuno a cui ho parlato di questa idea mi ha detto: "Ti accuseranno di
luddismo, di minare il mercato, di danneggiare aziende." Per nulla. Io non
consiglio di non comperare più filetti di pesce, bensì di non comperare
quelli che fanno pubblicità sulle reti Mediaset. Il mercato della pasta
continuerebbe a fiorire come prima, salvo che invece che cinque chili di
pasta Radegonda e cinque chili di pasta Cunegonda si venderebbero sette
chili di pasta Radegonda e tre di pasta Cunegonda. Se la pasta Cunegonda
non avverte un calo di vendite, può continuare a fare pubblicità sulle reti
Mediaset, altrimenti può farla sulle reti Rai (e spero che Baldassarre mi
ringrazi).

E' luddismo distruggere le macchine, non incitare a usare, tanto per dire,
auto diesel invece che auto a benzina. Da più di vent'anni io non uso più
l'automobile in città e invito tutti a fare altrettanto per non
incrementare l'inquinamento e contribuisco però all'incremento dei mezzi
pubblici. Ricordo che negli anni sessanta si era diffusa la voce che una
certa marca di benzina finanziava un movimento politico da cui alcuni di
noi dissentivano, e in autostrada semplicemente evitavamo di fermarci ai
punti di rifornimento di quella marca e facevamo il pieno dieci chilometri
prima o venti chilometri dopo. Non per questo (e neanche se lo avessero
fatto tutti) è diminuita la libera circolazione automobilistica.

Era forse luddismo e attentato alle industrie e ai commerci avvertire che
non bisognava più acquistare prodotti spray che potevano contribuire al
buco nell'ozono? La gente ha cominciato a manifestare sensibilità in
proposito e le aziende produttrici si sono adeguate. Tutti continueremmo a
essere ottimi consumatori, tranne che saremmo consumatori selettivi; il che
è indice di maturità e motore di sviluppo economico.

A nuove forme di governo, nuove forme di risposta politica. Questa sì che
sarebbe opposizione.

Vediamo quanti italiani si sentono di farla. Altrimenti la smettano di
lamentarsi, e si tengano il monopolio dell'informazione.