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Fw: TORINO 2006 CI HANNO INVITATO ALLA FESTA MA LA POLIZIA NON CI HA FATTO ENTRARE !!!!!



Fare o pensare una campagna di pressione per la scelta degli sponsor delle Olimpiadi invernali a Torino potrebbe non essere troppo semplice.
Vi terremo informati
cocorico@inrete.it
http://pages.inrete.it/cocorico/
-----Original Message-----
From: Disobbedienti Torino <giustoribellarsi@libero.it>
To: Recipient list suppressed <Recipient list suppressed>
Date: sabato 1 dicembre 2001 11.56
Subject: TORINO 2006 CI HANNO INVITATO ALLA FESTA MA LA POLIZIA NON CI HA FATTO ENTRARE !!!!!

COMUNICATO STAMPA

CI HANNO INVITATO ALLA FESTA MA LA POLIZIA NON CI HA FATTO ENTRARE !!!!!

Venerdi' 30 novembre 2001: TORINO entra nel REGIME OLIMPICO.
Il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 e le Istituzioni locali hanno organizzato una grande festa per presentare il nuovo logo olimpico, invitando TUTTI i cittadini a partecipare.
Il rapporto tra Olimpiadi e città è cominciato decisamente con il piede sbagliato!  La festa era brutta e noiosa, i cittadini l'hanno capito infatti c'erano meno di tremila persone a fronte delle diecimila attese.
Come annunciato anche noi cittadini disobbedienti abbiamo deciso di andare alla festa, non per interromperla nè per rovinarla (era già talmente schifosa da sola!!!) ma per chiaccherare con i nostri concittadini (come si fa alle feste) spiegando loro come secondo noi l'occasione Olimpica andrebbe sfruttata (come spiegato nel comunicato seguente) e, per rallegrare la festa, portando palle di neve in polistirolo e gommapiuma nello spirito dei GIOCHI INVERNALI.
Prima della festa abbiamo offerto una cena alla città, dal nostro banchetto posto di fronte al McDonald's di piazza Castello si potevano gustare ottimi panini genuini e bere buon vino o the caldo: denunciando le devastazioni ambientali e la negazione dei diritti dei lavoratori di McDonald's, invitavamo i passanti a cenare con noi dove si mangia meglio e si sta in migliore compagnia, moltissimi si sono fermati con noi.
Finita la cena ci apprestavamo ad andare alla festa portando uno striscione, quando siamo stati circondati dalla polizia in assetto antisommossa, ci è stato fisicamente impedito di raggiungere la piazza e siamo stati oggetto di minacce e insulti, abbiamo deciso di andarcene via e mentre tre compagni stavano riportando lo striscione arrotolato in macchina sono stati fermati e portati in questura! Senza alcun motivo !!
L'atteggiamento della questura di Torino è assolutamente inaccettabile, ed è un segno di che tipo di gestione politica si voglia dare all'evento Olimpico, non c'è spazio per il dissenso, tantomeno per un intervento critico che esponga la città alle grosse contraddizioni che le Olimpiadi aprono.
Soprattutto non è concesso mettere in discussione gli sponsor !!  Abbiamo toccato il nervo scoperto !!!
Il Sindaco, tutte le Istituzioni locali, e la Questura intendono impedire fisicamente che i nostri argomenti possano correre il rischio di interessare troppi cittadini!!
Cogliamo in questa vicenda un pesantissimo clima di chiusura di spazi democratici, riteniamo assurdo e completamente Irresponsabile l'atteggiamento della questura, che solo per una nostra assunzione di responsabilità non ha portato a situazioni ben più gravi !!!
Denunciamo quest'episodio e annunciamo fin da subito che la nostra disobbedienza continuerà inesorabile.

DISOBBEDIENTI 2006
AREA DELLA DISOBBEDIENZA SOCIALE - TORINO

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Alla società civile coinvolta nell'avventura delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006
e a tutti gli organi di stampa.

Venerdì 30 novembre 2001, l'Area della Disobbedienza Sociale di Torino
 partecipa alla festa di presentazione del logo olimpico in piazza Castello.

Anche noi come parte della società civile della città cogliamo nelle prossime Olimpiadi una grande occasione. Non è vero, come spesso dicono i giornali, che noi siamo contro le Olimpiadi, al contrario intendiamo utilizzare l’evento Olimpiadi Invernali Torino 2006 per diffondere il nostro marchio (come le multinazionali !!!), quello della disobbedienza, per spiegare al grande pubblico il nostro stile di vita, quello di combattere l’esclusione sociale, di lottare per l’allargamento dei diritti, di opporci alla globalizzazione neoliberista e alla guerra globale!!!

Dal sito ufficiale di TORINO 2006:
Olympic Vision, è il primo evento ufficiale delle Olimpiadi Torino 2006: un evento fortemente voluto dal TOROC, dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione per avviare un processo di comunicazione diretto con i cittadini e coinvolgerli in questa grande avventura che, nei prossimi anni, cambierà il volto e l'immagine della città.

Siamo d'accordo! Le Olimpiadi sono un bene pubblico e sociale, noi cittadini disobbedienti ci sentiamo coinvolti da questa grande avventura e vogliamo che il volto e l'immagine di questa città cambi, e cambi decisamente in meglio !
Non basta un logo che guarda in alto, per migliorare la città bisogna guardare in basso, dove l'esclusione sociale è ancora diffusa, la città non migliora se migliorano i fatturati degli albergatori, la città migliora se tutti possono avere una casa, la città non migliora se si fanno più sottopassi, la città migliora se riduce i suoi livelli di inquinamento, la città non migliora se si costruiscono tre nuovi palazzetti per sport ridicoli come il curling, la città migliora se se si demoliscono i centri di detenzione per immigrati!

Vogliamo festeggiare insieme alla città questa occasione smascherando le malefatte di alcuni dei prossimi sponsor Olimpici (come McDonald’s che devasta l’ambiente, Coca Cola che sfrutta il lavoro minorile, Sanpaolo che finanzia il commercio di armi) e tornando a ribadire la nostra imprescindibile richiesta già sottoposta pubblicamente al Comitato Olimpico: vogliamo che le sponsorizzazioni olimpiche siano vincolate a una “Carta Sociale” che certifichi la compatibilità sociale delle aziende che sponsorizzano, una compatibilità non basata su vacue dichiarazioni che rimangono solo sulle scartoffie ufficiali che nessuno legge: noi vogliamo che le procedure produttive, il rispetto dei diritti sociali, il rispetto dell’ambiente, siano chiaramente verificabili e che il Toroc si riservi di sciogliere i contratti di sponsorizzazione qualora il rispetto di questa “Carta” venisse meno sia da parte della piccola azienda fornitrice di servizi, sia da parte dei Top Sponsors che firmano direttamente con il CIO.

Da un luogo coinvolto nella grande avventura olimpica del 2006

Disobbedienti 2006
Area della Disobbedienza Sociale - Torino