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La vera storia del cacao
Ufficio Stampa TransFair Italia
Benedetta Frare
tel. 0348.8243386
COMUNICATO STAMPA
"Cacao così dolce così amaro": un libro scritto da Tatjana Bassanese di
TransFair Italia svela tutti i meccanismi di sfruttamento che si celano
dietro uno dei prodotti più amati dagli italiani
"Molti piccoli produttori vivono in condizioni precarie, senza accesso ai
servizi di base, come le strade, le scuole, l'acqua potabile, i centri di
salute. Con il nostro cacao possiamo porre le condizioni perché i nostri
figli abbiano questi servizi, che sono diritto di ogni essere umano". Con
questa dichiarazione che fa parte di un documento stilato durante
l'assemblea internazionale dei produttori di cacao del maggio 2000, le
organizzazioni dell'Africa e del Sud America hanno ribadito la necessità di
estendere il mercato dei prodotti equo solidali garantiti. E' proprio per
sensibilizzare i consumatori sui perversi meccanismi che si celano dietro
uno dei cibi più amati dagli italiani, il cacao appunto, che Tatjana
Bassanese di TransFair Italia ha scritto questo libro pubblicato da Emi.
"Cacao. Così dolce, così amaro", si muove affrontando con completezza tutte
le sfumature e gli aspetti legati alla produzione e alla
commercializzazione di questa materia prima: dalla sua importazione in
Europa, alla sua diffusione, che ha portato il cacao e i suoi derivati ad
essere uno dei più grandi mercati dei Paesi occidentali. Con questa
espansione, entrano in gioco sempre più prepotentemente le multinazionali e
i meccanismi distorti del mercato mondiale che fanno dell'alimento più
dolce del mondo il più amaro per i piccoli contadini che lo coltivano e lo
lavorano: e che al cacao pensano non solo come fonte di sostentamento ma
anche come pianta che abbisogna, proprio perché fondamentale alla vita, del
più assoluto rispetto.Tutto il contrario della logica che ha portato
all'approvazione nell'Unione Europea della normativa sul 5%, che ha reso
possibile introdurre nella produzione della cioccolata materie prime
differenti dal cacao: un danno enorme sia per i produttori sia per i
consumatori che si trovano a rinunciare senza saperlo alla qualità di
quello che non si può più chiamare cioccolato; un beneficio enorme per le
multinazionali del settore che possono aumentare la produzione senza dover
aumentare anche l'acquisto della materia prima e non hanno nemmeno
l'obbligo di indicare sulle confezioni dei prodotti di che cosa sia fatto
quel 5%: se di prodotti di sintesi o altri surrogati vegetali del burro di
cacao.Ma il libro offre anche una completa panoramica delle alternative: la
cioccolata del commercio equo,composta di cacao al 100% e distribuita nei
supermercati o nelle Botteghe del Mondo offre davvero un cammino diverso,
da percorrere con più forza, per sottrarre i produttori del Sud dal peso
dello sfruttamento. Il libro racconta le loro storie, come quella di Mcch,
secondo esportatore nazionale di cacao dell'Ecuador, che dalla sua
fondazione ha curato la formazione e la presa di coscienza dei centinaia di
coltivatori di cacao del Paese, agendo da stabilizzatore anche per il
mercato locale; o quella di Canacado, in Repubblica Dominicana, che ha
puntato tutte le sue risorse sulla coltivazione biologica e sull'assistenza
tecnica e il credito ai piccoli agricoltori.
Tatjana Bassanese
Cacao. Così dolce, così amaro
Emi, 2001
Pp.170
L.17.000
Con invito alla pubblicazione
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