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Nestlé: Aggiornamento Campagna di Pressione + Richiesta materiali RIBN




    Agli Aderenti la
    Campagna di pressionecontro il
    Comitato Centrale Grande Giubileo


    Roma, 29 maggio 2000

    La presente per informare che, ad oggi, sono più di 500 le mail inviate
al Comitato Centrale Grande Giubileo, per protestare contro la scelta di
inserire Nestlé tra i fornitori ufficiali delle manifestazioni collegate al
Giubileo. Quanto ai msg inviati per posta, non siamo in grado di
quantificarne il numero.
    Nonostante ciò, il Comitato Vaticano non ha ancora fornito alcuna risposta.

    Abbiamo quindi pensato di inviare un secondo testo al Comitato, nella
speranza ci si senta almeno in dovere di fornire una risposta al Comitato
Promotore dell'iniziativa.

    Mentre già stiamo valutando la possibilità di effettuare un'iniziativa
ad effetto, evidentemente nei canoni del buongusto e della nonviolenza,
durante uno dei prossimi eventi giubilari, per richiamare l'attenzione di
opinione pubblica e media sulla questione.

    Sarà nostra cura tenervi aggiornati sugli sviluppi della campagna.

2) Sabato 13 maggio scorso, si è tenuto a Roma un Convegno su allattamento
al seno e rispetto del codice Oms/Unicef. Erano presenti al tavolo dei
relatori alcuni operatori del settore e due rappresentanti di agenzie
internazionali (Comitato Italiano Unicef ed Ufficio Ambiente e Salute Oms -
Organizzazione Mondiale della Sanità).
Le cartelline con la documentazione sono disponibili su richiesta presso la
Segreteria Nazionale RIBN (filippovenerdì@libero.itoppure
v.puggioni@tiscalinet.it)

3) Ricordiamo che è possibile richiedere l'invio al proprio indirizzo di
materiali RIBN (Rete Italiana Boicottaggio Nestlé), ivi compresi i moduli
di adesione e di raccolta firma. all'indirizzo di posta elettronica
filippovenerdi@libero.it


Nel restare a disposizione per chiarimenti e/o approfondimenti, si
ringrazia e si inviano i più cordiali saluti.


RIBN-Rete Italiana Boicottaggio Nestlé - Segreteria Nazionale




==Attach=Converted===



RIBN-RETE ITALIANA BOICOTTAGGIO NESTLE'
Segreteria Nazionale c/o Casale del Podere Rosa
Via Diego Fabbri ang. Via A. De Stefani - 00137 Roma
Fax 0039-6-8270876 (att. Ribn) - e-mail:ribn@yahoo.com


Al COMITATO CENTRALE PER IL
GRANDE GIUBILEO DEL 2000

-card.Roger ETCHEGARAY,Presidente
-mons. Crescenzio SEPE,Segr.Generale
-card. Camillo RUINI,Cons.Presidenza
-card. Francisco ARINZE,
-card. Edward Idris CASSIDY,
-card. Virgilio NOE',

Piazza della Città Leonina, 9
00120 CITTA' DEL VATICANO
(e-mail: vati011@jubilee-2000.va)

Roma, 18 maggio 2000


Nei mesi scorsi, abbiamo lanciato una campagna telematica di pressione su
codesto Comitato Centrale, esprimendo rincrescimento per l'inserimento
della multinazionale elvetica Nestlé tra i fornitori ufficiali delle
manifestazioni giubilari.

Avevamo spiegato dettagliatamente le ragioni della nostra protesta, facendo
presente che Nestlé è oggetto di una campagna internazionale di
boicottaggio da molti anni, a causa delle proprie scorrette politiche di
marketing del latte in polvere. E sottolineando come le conseguenze
dell'allattamento artificiale, nei paesi dell'emisfero Sud, causino ogni
anno la morte di un milione e mezzo di lattanti (dato Unicef).

Avevamo inoltre ricordato quanto fosse avvenuto in occasione della Giornata
Mondiale della Gioventù di Parigi, lo scorso anno, quando alle nostre
proteste, l'allora direttore dell'Opera Romana Pellegrinaggi, mons.
Andreatta, nello scusarsi aveva garantito una maggior attenzione nella
selezione dei fornitori di future manifestazioni.

Dal 7 marzo scorso, data di inizio della protesta, sappiamo per certo che
sono state indirizzati a codesto Comitato quasi 500 messaggi via posta
elettronica, mentre molti altri sono stati inviati per posta ordinaria o
prioritaria.

Ci risulta però che non si sia assolutamente tenuto conto di tutti questi
messaggi, molti peraltro indirizzati da credenti, meravigliati di come
codesto Comitato non abbia tenuto in nessuna considerazione la questione
etica nella selezione delle imprese da eleggere a fornitrici delle
manifestazioni giubilari.

Tutto ciò ci amareggia profondamente e ci lascia confusi. Infatti, mentre
sentiamo tanto parlare di conversione, di cancellazione dei debiti, di
rispetto dei diritti dei più deboli; mentre lo stesso Santo Padre chiede
ufficialmente perdono per gli errori commessi in passato dalla Chiesa
cattolica, oggi, questo Comitato decide di affidarsi ad un'impresa
eticamente inaccettabile, dimostrandosi incapace di conciliare la parola
all'azione concreta.

Senza peraltro tenere in considerazione alcuna il testo stampato sui
depliant che la stessa Conferenza Episcopale Italiana ha distribuito alle
parrocchie di tutta Italia per sostenere la campagna per la cancellazione
del debito estero dei paesi del Terzo Mondo. Un testo particolarmente
chiaro e pungente, che, ad esempio, al punto quattro - Facciamo sentire la
nostra voce - esorta ogni singolo fedele a prendere parte attiva allo
sradicamento della povertà attraverso un coinvolgimento diretto e mirato :

Facciamo sentire la nostra voce.

Ricordiamoci del detto "chi tace acconsente" Ogni volta che assistiamo a un
sopruso e non gridiamo la nostra protesta, ogni volta che raggiriamo una
legge o non permettiamo la giusta applicazione di molte leggi che già
abbiamo (pur quando perfettibili) per la difesa dei diritti dei più poveri,
realizziamo una grave omissione di responsabilità.  Del resto sappiamo che
le denunce pubbliche, in particolare attraverso i media, hanno la loro
efficacia: aiutano a spiegare le motivazioni di certi comportamenti a vasti
settori dell'opinione pubblica, gettano un'ombra sulla reputazione di chi
gestisce il potere e ne indeboliscono il consenso quando non si basa su
programmi per il bene comune.
Un modo concreto per fare sentire la nostra voce è quello di creare
consapevolezza, offrire dati, partecipare a campagne di pressione
organizzate da vari gruppi, passare dall'informazione dei media
all'informazione diretta delle persone.
Ricordiamoci che ogni messaggio ricevuto da un politico o da un'impresa non
è considerato solo come l'opinione di un singolo individuo, ma come il
giudizio di centinaia di altre persone.  Per questo le campagne di pressione
possono avere un grande potere di persuasione.

Infine, non possiamo non sottolineare l'assoluta mancanza di tatto nei
confronti di tante persone che, credenti o meno, comunque si sono rivolte
con educazione a codesto Comitato, sollecitando un chiarimento. Far finta
di non sentire o lavarsene la mani, consentiteci di dire che non serve a
nulla, se non a dimostrare un'assoluta incapacità di mettersi in
discussione.

Pertanto, nel sottoporre nuovamente il testo inoltrato il 7 marzo scorso,
chiediamo a codesto Comitato Centrale Grande Giubileo di far pervenire una
doverosa risposta. Mentre ci impegniamo a portare avanti ad oltranza questa
nostra iniziativa, senza escludere possibili atti pubblici di protesta
prima della fine del Giubileo, naturalmente nei canoni della civiltà e
della nonviolenza che ci contraddistinguono.
Informiamo altresì che diversi quotidiani sono già stati informati
dell'iniziativa e stanno seguendo con attenzione l'evolversi della
situazione. Noi contiamo di poter loro passare informativa dell'avvenuta
risposta da parte di codesto Comitato.

Nell'attesa, vogliate gradire i più distinti saluti.

R I B N  -  Il Portavoce (Dott. Adriano Cattaneo)