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R: R: R: Chi pianifica le politiche di crescita zero



> Voglio dare il mio contributo a questa discussione citando da
> Nigrizia (gennaio 2001) le parole
> di un padre comboniano, Efrem Tresoldi, membro della commissione
> giustizia e pace della Conferenza Episcopale sudafricana:
>


Concordo pienamente,
e sottolineo ulteriormente la necessità di un reale cambiamento dello stile
di vita di tutti noi, non solo a livello di consumo critico e di
problematiche Nord-Sud, ma anche come modo di intendere i rapporti con il
Mondo in cui viviamo e i beni che esso ci offre. Perché il problema non è
ridurre la popolazione così che si possa consumare tutti allegramente come
fa ora la parte ricca del mondo, bensì di assicurare delle condizioni di
vita dignitose ad ogni essere vivente, e questo lo potremmo fare già da
adesso, anche in 6 miliardi di persone, se ridistribuissimo in modo equo le
risorse di cui disponiamo.
Senza poi voler entrare nel merito della questione del diritto alla vita, di
ogni vita (e anche gli embrioni lo sono), miracolo in cui l'uomo non è
l'artefice ma solamente un mezzo, per cui non ne può disporre come vuole e
crede.
Ma qui mi fermo perché queste argomentazioni credo esulino dal contenuto
della lista.
Saluti a tutti
emanuele



>anna
>p.s. se sei miliardi di persone vi sembran pochi...provate a vivere voi
>senz'acqua  potabile o riscaldamento o cibo, ma questo, non vi capiterà mai

PS. sbagli, a me è capitato, ed è esattamnete per questo che penso quello
che ho scritto.
Questione di punti di vista.