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Latte pastorizzato



A proposito del messaggio sul latte pastorizzato  circolato in lista nei giorni scorsi, vi mando di seguito la risposta che ho ricevuto da un amico "esperto di latte" laureato in agraria. Credo che ascoltare anche pareri diversi possa aiutare a capire meglio le problematiche in questione e ad aiutare gli inesperti come me che non sanno bene che fare. Saluti a tutti Marco M. (Spero ci siano in seguito altri interventi)
 
Caro Marco, ho letto il messaggio da te inviato relativo al latte
pastorizzato. Le stesse considerazioni che tu proponi sono riportate su
diversi siti. Non mi è chiaro se tu condividi quanto contenuto nel messaggio
e quale è la proposta che origina dallo stesso.
Ti confesso che mi sembrano considerazioni demagogiche ed a tratti
intellettualmente disoneste. Anzitutto Pasteur era un medico ed un biologo.
Considerare la pastorizzazione solo da punto di vista  commerciale è
disonesto intellettualmente; buona part dell'analisi saree aplicabile al
latte sterilizzato o uht.  E' fuori luogo sostenere che la pastorizzazione
serve a poter utilizzare un latte qualitativamente scarso. Non è vero che il
produttore può permettersi la sporcizia. Non è vero che gli standard
qualitativi degli animali che producono latte da consumarsi crudo sono
diversi da quelli degli animali che producono latte da pastorizzare. Puoi
consultare le leggi che regolano la materia e verificare qanto affermo.
Mi pare che la nota induca a proporre di non effetuare la pastorizzazione  e
di utilizare latte crudo. Intanto ti voglio ricordare che il latte viene
sintetizzato nella mamella ad una temperatura di circa 40 gradi e che non
viene consumato freddo. Nella stragrande maggioranza delle case il latte
viene fatto bollire, il che significa che il latte supera di gran lunga i
100 gradi, indipendentemente che il latte sia crudo o pastorizzato. Se anche
il consumatore fosse dotato di termometro al momento di far scaldare il
latte a casa sua, per berlo caldo, difficilmente lo farebbe riscaldare ad
una temperatura inferiore ai 50-55 gradi. La eventuale proposta di
utilizzare latte crudo mi sembra poi oltremodo pericolosa. Ai miei figli,
salvo che per un assaggio, non permetterei mai di bere abitualmente latte
crudo. Tu faresti diversamente?
La pastorizzazione distrugge infatti la quasi totalità dei batteri patogeni
eventualmente presenti nel latte. Il latte per sua natura è uno dei migliori
prodotti per lo sviuppo delle più svariate forme di vita, anche patogene.
Dato che le vacche vivono e producono non in un labotarorio asettico (se mai
ne esiste uno!) ma in una stalla che, per quanto curata rimane una stalla,
figurati le contaminazioni possibili. La pastorizzazione è un punto di
equlibrio tra l'esigenza di mantenere inalterate le caratteristiche
nutrizionale ed organolettiche del prodotto e l'esigenza di garantire la
salubrità dell'alimento stesso. Se si spinge molto sull'esigenza di
salubrità, occorre sterilizzare (latte uht, nel nostro caso, riscaldato a
circa 160 gradi per 10 secondi circa). Se non si tiene conto della
salubrità, si usa latte crudo.
In linea generale, latte o meno, il mio parere è che non tutto ciò che è
naturale fa bene all'uomo. I patogeni sono infatti tutti naturali;
nonostante ciò ce ne difendiamo in ogni modo.