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[ACEA #660] Buone nuove dal mondo



Agenziastampa per i Consumi Etici e Alternativi
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Comunicato n. 660 del 20-12-2000

Buone nuove dal mondo. Rubrica realizzata in collaborazione con BuoneNuove:
buonenuove@libero.it - http://www.peacelink.it/user/buone

Brasile: Inchiesta abusi contro indie e vittime regime
La Commissione per i diritti umani della camera dei deputati del Brasile ha
deciso di aprire un'inchiesta su alcune denunce di abusi sessuali da parte
di militari nei confronti di donne ianomami dello Stato di Roraima. In
merito, il prossimo 28 dicembre la Commissione ascolterà le testimonianze
di alcuni indios e di rappresentanti delle Forze Armate. Intanto, il
governo centrale di Brasilia ha comunicato che lo Stato nei prossimi mesi
inizierà a indennizzare i detenuti politici, o i loro familiari, vittime
della repressione durante la dittatura militare (1964-'85). Un comitato
valuterà le richieste di indennizzo e provvederà quindi alla stima del
risarcimento. Secondo Wandrelei Macris, presidente dell'assemblea
legislativa, "si apre un momento fondamentale della storia del Paese".
(Misna)
Senegal: Bambini in marcia per reclamare la pace
Circa 4mila scolari del Casamance (Senegal meridionale), teatro da circa 18
anni di una ribellione armata, hanno marciato per le strade di Ziguinchor
per chiedere la pace. Come riportato dall'Anb-bia (Bollettino
d'informazione africana), i giovanissimi manifestanti si sono recati anche
dal leader separatista dell'Mfdc (Movimento delle forze democratiche del
Casamance), padre Diamacoune Senghor. Al sacerdote hanno chiesto di trovare
una strada per la pace e di consentire loro di completare gli studi. La
dimostrazione è stata organizzata a pochi giorni dall'avvio di una nuova
tornata negoziale fra i ribelli del Casamance, regione ritenuta il
"granaio" del Senegal, e il presidente Abdolulaye Wade, fissata per il 17
dicembre prossimo. (Misna)
Argentina: Creazione banca dati sui diritti umani
La commissione per i diritti umani del ministero di Giustizia argentino ha
lanciato in questi giorni un progetto per la realizzazione di banca dati
federale sui diritti umani, accessibile anche via Internet. Come riportato
dal quotidiano "Clarin" si tratta di un'esperienza inedita in America
Latina, il primo archivio informatizzato di questo genere creato da un
organismo governativo. La prima fase del progetto riguarderà la raccolta, a
livello nazionale e internazionale, di tutte le informazioni relative a
denunce di violazioni dei diritti umani e alla legislazione vigente in
materia nei diversi Paesi. Nella seconda fase verrà realizzato un
dettagliato rapporto sulla situazione dei diritti umani nel Paese
sudamericano. "Puntiamo a non dover più dipendere dai rapporti redatti da
associazioni umanitarie internazionali come Amnesty International" ha
dichiarato al "Clarin" Diana Conti, segretaria della commissione dei
diritti umani del ministero di Giustizia. (Misna)
Benin: Europa assegna fondi contro traffico bambini
Il Fondo di sviluppo europeo (Edf) ha assegnato al governo del Benin 1,3
miliardi di franchi Cfa (pari a circa 3,9 miliardi di lire) per sostenere
il Paese africano nella lotta al traffico di bambini. Il ministro delle
Finanze e dell'Economia del Benin, Abdoulaye Bio Tchane, ha firmato
l'accordo a Cotonou. Il danaro sarà destinato alle organizzazioni che si
occupano di tutela di minori, per la formazione di assistenti sociali e la
ristrutturazione dei locali, oltre che per l'aggiornamento dei testi
relativi al traffico di bambini. Nell'accordo è anche previsto un programma
di comunicazione per sensibilizzare la popolazione locale. Il Ministro Bio
Tchane stima che ogni anno, in Benin, tra i 3 e i 4mila minori cadano
vittime di trafficanti senza scrupoli. Come già denunciato in passato da
fonti della MISNA, nel traffico dei bambini sarebbero coinvolti, in alcuni
casi, gli stessi genitori. Questi, spinti dalla disperazione e forse
persino dalla speranza che altrove possa essere loro garantito un futuro
migliore, consegnerebbero i propri figli ai mercanti di schiavi provenienti
dalla Nigeria, dalla Costa d'Avorio, dal Togo, dal Gabon o dal Camerun, per
somme varianti da diecimila a venticinquemila franchi ciascuno. I mercanti
di schiavi, una volta rientrati nel proprio Paese, rivenderebbero i minori,
impiegati e sfruttati soprattutto nel lavoro nei campi, per cifre più o
meno doppie, tra i ventimila e i quarantamila franchi. (Misna)
Chiapas: Commissione esaminerà casi di detenuti zapatisti
Sarà una commissione a esaminare i casi dei detenuti indigeni ritenuti
filo-zapatisti chiusi nelle carceri del Chiapas (sud del Messico). Lo ha
affermato il nuovo titolare della Procura generale di Giustizia dello
Stato, Mariano Herrán Salvatti, durante la cerimonia di insediamento
svoltasi ieri a Tuxtla Gutie'rrez. La commissione dovrà esaminare gli
incartamenti relativi a ciascun detenuto politico presunto zapatista per
valutare la possibilità di sospendere la condanna, secondo la linea di
apertura al dialogo con la guerriglia inaugurata dal neopresidente
messicano Vicente Fox e dal nuovo governatore dello Stato, Pablo Salazar
Mendiguchia. Sono decine le persone incarcerate per supposti legami con
l'Esercito zapatista di liberazione nazionale (EZLN) e detenute negli
istituti di pena chiapanechi e di altri Stati. Da anni i detenuti, che si
definiscono ostaggi della giustizia, chiedono la libertà. Alcuni giorni fa
il governatore aveva indicato nella scarcerazione di "tutti i prigionieri
d'opinione detenuti nelle prigioni statali, inclusi i membri del movimento
"zapatista" il primo obiettivo della propria amministrazione. Della
commissione, che dovrebbe divenire operativa in questi giorni, sono stati
invitati a far parte rappresentanti della Commissione statale per i diritti
umani (CEDH), del Supremo tribunale di giustizia dello Stato, e della
Commissione diritti umani del Congresso del Chiapas. (Misna)
Giappone: Storico processo per le "confort women"
Per la prima volta nella storia, le accuse di schiavitù e violenze sessuali
fatte da più di 200.000 donne durante la seconda guerra mondiale in
Giappone sono state ascoltate davanti a una corte simbolica presieduta da
Gabrielle Kirk McDonald, ex-Presidente del Tribunale Internazionale per i
Crimini di Guerra dell'Ex Jugoslavia. Donne dalle due Koree, dalla Cina,
Taiwan, Indonesia, Filippine e Timor Est, si sono riunite in Tokio per
chiedere le scuse ufficiali e un risarcimento dal governo giapponese. Le
"confort women" sopravvissute hanno raccontato di essere state rapite,
picchiate, costrette ad avere rapporti con quasi 20 uomini al giorno. Le
testimonianze raccontano anche di molte donne lasciate senza mezzi di
sostentamento e ostracizzate dalle loro comunità dopo la sconfitta
giapponese. Oggi le sopravvissute sono circa 1988 ed il 90% di loro soffre
a causa di danni fisici e psichici. L'udienza è terminata con una
testimonianza pubblica di 14 donne provenienti da aree come l'Afganistan,
il Messico e la Sierra Leone, dove sono stati recentemente commessi crimini
contro le donne (Feminist Majority Foundation, AP)
Italia: Basta chiedere certificati
Dalle prime settimane del 2001 entra in vigore il testo unico per la
semplificazione amministrativa, approvato in via definitiva dal Consiglio
dei ministri. Le amministrazioni e i gestori dei servizi pubblici non
potranno più chiedere ai cittadini i certificati, in tutti i casi in cui il
testo unico prevede l'autocertificazione. La richiesta di certificati
costituirà violazione dei doveri d'ufficio. Ad esempio, non potranno più
essere richiesti certificati anagrafici, sul reddito, titolo di studio,
iscrizione in albi o elenchi della pubblica amministrazione, condanne
penali.
Venezia: Consegna dei fondi raccolti per Emergency
Il 19 dicembre nella sede dell'Autorità Portuale di Venezia (Fondamenta
Zattere) Emergency, ha ritirato un assegno di 10 milioni di lire, frutto
dell'incasso della gara non competitiva Family Run, disputata il 21 ottobre
2000 a Mestre. Family Run si è svolta quest'anno nel centro di Mestre con
partenza e arrivo in piazza Ferretto e ha visto la partecipazione di circa
1500 ragazzi delle scuole veneziane e mestrine. Alla somma raccolta dalle
iscrizioni alla gara non competitiva (offerta minima £ 5.000) si sono
aggiunti i contributi di Venice Marathon Club, Autorità Portuale di
Venezia, Cassa di Risparmio di Venezia e Calcio Venezia. Alla simbolica
cerimonia di consegna dell'assegno che servirà per sostenere il centro
chirurgico "Ilaria Alpi" di Battambang in Cambogia sono intervenuti: il
presidente dell'Autorità Portuale Claudio Boniciolli, l'assessore allo
sport del Comune di Venezia Michele Mognato il presidente del
VeniceMarathon Club Enrico Jacomini, il responsabile marketing della Cassa
di Risparmio di Venezia Alvise Simonato e l'amministratore delegato del
Calcio Venezia Sergio Gasparin.

(Fonte AceA)








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