rassegna stampa: Allarme per il pollo alla varechina dagli Usa.



a cura di AtrAgricoltura Nord Est
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tratti da “Il Punto Coldiretti” -  12/05/2008

Allarme per il pollo alla varechina dagli Usa

Dall’Unione Europea (UE) potrebbe arrivare il via libera all’importazione di
"pollo statunitense alla varechina" sotto il pressing delle Autorità
americane che minacciano di rimettere in discussione gli accordi stabiliti
con l’agenda transatlantica se l’UE non revocherà il divieto imposto dal
1997.

E’ la Coldiretti a lanciare l’allarme in occasione del prossimo Consiglio
economico transatlantico, in programma il 13 maggio a Bruxelles, dove il
problema dei polli è considerato una priorità americana dopo l’accordo per
stimolare gli scambi commerciali e gli investimenti firmato dal Presidente
della Commissione Europea Barroso e dal Cancelliere Merkel con il Presidente
Usa Bush.


Il divieto imposto dall’Unione Europea è stato stabilito a causa del metodo
utilizzato negli USA  per il trattamento delle carcasse di pollo con bagni
di antimicrobici (prodotti a base di ipoclorito di sodio - comunemente
chiamata varechina), procedura vietata nell’UE, dove è stabilito che, per
tale trattamento, si debba utilizzare acqua potabile. Nello specifico sono i
prodotti usati negli USA  (biossido di cloro, cloruro di sodio acidificato,
fosfato trisodico e per ossiacidi) che sollevano molte perplessità sia per
quanto riguarda possibili reazioni chimiche, variazioni del gusto, effetti
tossici in caso di ingestione dei residui di queste sostanze, così come il
rischio di insorgenza di ceppi di batteri resistenti come conseguenza dell’
uso estensivo degli antimicrobici.

Il pressing delle Autorità statunitensi, con l’intervento del  consigliere
del Presidente George W. Bush per le questioni economiche internazionali,
Dan Prince, ha portato il Commissario europeo per le imprese e l’industria,
Gunter Verheugen, a chiedere al Presidente della Commissione europea, José
Manuel Barroso, di superare il divieto UE di importazione di carne di pollo
statunitense.


In particolare, il Commissario per le imprese e l’industria ha esortato la
Commissione ad essere pronta ad agire prendendo anche in considerazione una
soluzione estrema, come la possibilità di ammettere le importazioni dagli
Stati Uniti di pollame trattato con antimicrobici, trattamento che in ogni
caso rimarrebbe vietato per le imprese europee. Una tesi sostenuta anche dal
commissario al commercio estero Peter Mandelson, ma avversata dai Commissari
Dimas (ambiente), Fisher Boel (agricoltura) e Vassilious (salute) che hanno
espressamente dichiarato di essere contrari alla possibilità di revocare
tale divieto.

La Germania che con il cancelliere Angela Merkel ha promosso la creazione
del Consiglio Economico transatlantico, secondo il Financial Times, è pronta
addirittura a porre il veto, ma anche la  Francia e molti Stati Europei come
Italia, Spagna, Portogallo, Belgio, Austria, Grecia, Finlandia, Lettonia,
Romania, Lussemburgo, Irlanda, Ungheria e Cipro sottolineano i rischi per la
salute, per l’ambiente e la fiducia dei consumatori.


E’ tuttavia evidente il rischio che le ragioni dei consumatori possano venir
sopraffatte dagli interessi della diplomazia con la necessità di rafforzare
i rapporti tra Stati Uniti ed Europa in un momento di difficoltà economica
internazionale. Di fronte alla crescente liberalizzazione degli scambi l’
Unione Europea ha la responsabilità di garantire la trasparenza e la
sicurezza soprattutto in un settore come quello alimentare determinante per
la salute dei cittadini come hanno dimostrato i recenti allarmi.
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