VII GIORNO DI SCIOPERO DELLA FAME: PROSEGUIAMO A ROMA



Vi giriamo il comunicato di oggi dalla mobilitazione di Decimoputzu,
chiedendovi di continuare ad inviare messaggi di solidarietà e lettere al
presidente Soru dal sito
<http://www.soccorsocontadino.eu>www.soccorsocontadino.eu

COMITATO DI LOTTA DEI CONTADINI E DEI PASTORI SARDI ESECUTATI
SOCCORSO CONTADINO SARDEGNA
ALTRAGRICOLTURA SARDEGNA
<http://www.soccorsocontadino.eu/>www.soccorsocontadino.eu
<http://www.sovranitalimentare.net/>www.sovranitalimentare.net
mail: <mailto:sardegna at altragricoltura.net>sardegna at altragricoltura.net


COMUNICATO STAMPA
VII GIORNO. INTERROMPIAMO LO SCIOPERO DELLA FAME IN SARDEGNA: LO
RIPRENDIAMO A ROMA NEI PROSSIMI GIORNI E
ALLARGHIAMO LA MOBILITAZIONE IN SARDEGNA
GIU' LE MANI DALLE AZIENDE SARDE - BLOCCO DELLE VENDITE ALL'ASTA SUBITO

Sala consigliare del Comune di Decimoputzu, VII giorno di sciopero della
fame.  Nella Conferenza stampa che si è tenuta oggi alle 12 nella Sala
Consigliare occupata, il Comitato di lotta ha fatto il punto sulla
situazione ed ha annunciato come prosegue la mobilitazione. Riccardo Piras,
coordinatore regionale di Altragricoltura, ha osservato: "Prima il 27 Marzo
scorso e poi il 27 Settembre siamo stati a Roma, chiedendo al Governo
Nazionale ed a quello regionale di aprire un percorso unitario della
massima urgenza per una situazione delicatissima senza pari in tutt'Europa:
la vendita all'asta di oltre cinquemila aziende agropastorali sarde, il
rischio che, per oltre 50.000 persone sia cancellato la prospettiva di
futuro". Prosegue Piras: "Lo abbiamo fatto con una strategia chiara:
portare il caso all'attenzione dell'opinione pubblica nazionale ed
obbligare la politica regionale e nazionale ad assumersi fino in fondo le
sue responsabilità e, dunque, bloccare subito le vendite  per aprire con il
sistema bancario e l'UE una trattativa vera, risolutiva, che veda al centro
un interesse: quello di tutelare i diritti dei contadini e dei cittadini
come diritti primari".
Se questo era l'obiettivo della prima tappa della mobilitazione, il
Comitato, oggi, registra un primo successo: l'Assessore regionale Foddis ha
annunciato un incontro per il giorno 11 con il Ministro, riconoscendo il
carattere straordinario e di dimensione nazionale dell'emergenza sarda.
Questo primo risultato è stato raggiunto con il sacrificio di quanti si
sono sottoposti allo sciopero della fame, di quanti hanno sostenuto la
mobilitazione e dei tanti che stanno lavorando per aprire una finestra di
luce sulla vicenda della vendita all'asta delle aziende sarde.
Sono sempre di più i cittadini italiani raggiunti dall'informazione. Sta
accadendo, in questi giorni, che il dramma di tante famiglie di contadini e
pastori sta indignando un Paese che sta scoprendo improvvisamente la verità
su una situazione che non fa onore ad una società che si vanta di essere
una delle potenze economiche mondiali.
Il Comitato di lotta, in questi giorni, ha valutato positivamente la prima
fase della mobilitazione nel convincimento che, ora, si può e si deve
rilanciare l'iniziativa in Sardegna e fuori dalla Sardegna.
Per questo il Comitato ha deciso:
-          di interrompere lo sciopero della fame in Sardegna, uscendo
dalla Sala consigliare dei Decimoputzu, che rimane occupata, per andare sul
territorio per coinvolgere i Comuni Sardi, le istituzioni territoriali e
tutti i cittadini in una serie di iniziative (consigli comunali aperti,
assemblee, incontri) e per coinvolgere il più vasto numero di persone nella
mobilitazione
-          di portare la mobilitazione a Roma dove, a partire da mercoledì
prossimo una delegazione sarda del comitato integrata da componenti
nazionali di Altragricoltura, entrerà in sciopero della fame ed assumerà
una serie di iniziative fra cui una conferenza stampa
-          di tenere a Roma un'assemblea con l'obiettivo di coinvolgere
l'opinione pubblica nazionale, la comunità sarda fuori regione e gli organi
di informazione sull'obiettivo centrale: che l'incontro dell'11 Ottobre a
Roma sia l'avvio di un percorso
-          di intensificare le azioni di informazione dell'opinione
pubblica e l'appello ad inviare le lettere di pressione al Presidente Soru
(fra l'altro l'appello a Soru sarà tradotto in quattro lingue e diffuso in
tutt'Europa e fuori, anche approfittando della fitta rete di relazioni che
il movimento di Altragricoltura può vantare essendo parte di una rete
contadina con oltre 100 milioni di aderenti in tutto il mondo che fanno
della battaglia per la difesa delle aziende agricole l'elemento unificante)
Giorgio Matta, uno dei contadini in sciopero della fame in questi giorni e
responsabile regionale del Soccorso Contadino, ha annunciato, inoltre, una
serie di iniziative del Soccorso Contadino per difendere attivamente i
contadini sardi esecutati. In particolare si terrà la settimana prossima in
Sardegna un incontro con il pool di tecnici ed avvocati del Soccorso
Contadino nazionale. Fra le iniziative che il Soccorso contadino ha in
cantiere vi sono:
-          la presentazione in Commissione Agricoltura del Senato di un
libro bianco in cui si denuncia la verità che c'è dietro la vendita
all'asta delle aziende sarde
-          la definizione di azioni legali nel convincimento che i
contadini non possano essere gli unici chiamati a pagare i prezzi non solo
sociali ma anche legali di un fallimento di sistema
-          la definizione di un piano con l'obiettivo di individuare
strutture finanziarie che, una volta sia stato riportato il contenzioso a
grandezze economiche realistiche, siano capaci di gestire il rapporto con i
creditori e i debitori rilevando e ripianificando il debito; operazione in
cui è certamente necessario, fra le diverse condizioni di riuscita, il
ruolo di soggetti di investimento  attivati al tavolo di concertazione
nazionale e regionale ma, anche, che può vedere, fin da ora, spazi di
iniziativa di cittadini e consumatori con la realizzazioni di una grande
raccolta di risorse nella forma dell'azionariato popolare.
Obiettivi, questi, che richiedono il concerto ed il concorso di tutte le
forze sociali, sindacali e politiche ed, in particolare, il protagonismo
responsabile di quelle sarde.
Per questo il Comitato ha lanciato, in particolare, un appello a tutte le
organizzazioni di rappresentanza del mondo dell'agricoltura a superare
steccati, orticelli e particolarismi. Nella lettera che Riccardo Piras ha
rivolto loro si legge: "Lavoriamo tutti all'obiettivo comune: risolvere il
dramma delle aziende vendute all'asta. L'apertura del tavolo di
concertazione nazionale deve vedere presenti tutte le forze e i sindacati
sardi per contribuire a dare un futuro alla nostra agricoltura, al di là
delle posizioni di ognuno"