RASSEGNA STAMPA: CIBI, LA TRUFFA E' SERVITA: SEQUESTRI PER 52 MILIONI.



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
--------------------------------------
tratto da "Green Planet" - 18/07/2007
CIBI, LA TRUFFA E' SERVITA: SEQUESTRI PER 52 MILIONI.
Rapporto di Legambiente e Movimento difesa del cittadino: in un anno oltre
200 mila ispezioni dei Nas. Chiuse o bloccate oltre 1.300 strutture,
soprattutto nel settore carni e allevamenti. Ma le paure degli italiani
restano


Alimenti scaduti e rietichettati. Oppure dopati con anabolizzanti e
antibiotici. O serviti a tavola, nonostante l'invasione di scarafaggi in
cucina. È il quadro delle truffe e scandali alimentari finiti nella rete dei
controlli dei Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni (Nas) che, nel 2006,
hanno sequestrato prodotti per oltre 52 milioni di euro, con più di 200 mila
ispezioni effettuate insieme a Guardia costiera, Ispettorato centrale
repressione e frodi, Corpo forestale.

«Un sistema che - secondo il quarto rapporto «Italia a Tavola», presentato
da Movimento difesa del cittadino (Mdc) e Legambiente - si conferma come uno
dei più efficaci a livello internazionale. Con attività ispettive che hanno
portato alla chiusura di 861 strutture e al sequestro di 495, soprattutto
nel settore più problematico, quello delle carni e degli allevamenti». Ma
che non cancella le paure degli italiani. Dall'indagine, realizzata
dall'Ipsos, emerge che «la provenienza dei prodotti diventa un elemento di
sicurezza per i consumatori: per il 96% degli italiani l'indicazione
dell'origine in etichetta è infatti molto o abbastanza importante».

Il rapporto sulla sicurezza alimentare presenta un quadro «in gran parte
rassicurante - ha detto il direttore generale di Legambiente Francesco
Ferrante - con casi di illecito stroncati dalle forze dell'ordine. Ma per
garantire i cittadini servono campagne di comunicazione e informazione. E
bisognerebbe capire di cosa si sta occupando l'Agenzia europea per la
sicurezza alimentare di Parma che non dà segnali di alcun tipo di attività».

In particolare, secondo il rapporto Mdc-Legambiente, al momento
dell'acquisto di cibo il 45% degli italiani controlla sempre l'etichetta di
origine e il 27% lo fa spesso. Ma c'è ancora poca confidenza con i marchi di
qualità: il 60% è in grado di riconoscere un prodotto Dop (Denominazione
d'origine protetta) dal marchio, gli altri si confondono con le varie
bandiere italiane ed europee in etichetta. Secondo il rapporto, l'86% è
disposto a spendere di più per prodotti Made in Italy, il 78% per prodotti a
denominazione registrata, il 55% per il biologico.

I cittadini considerano l'informazione dei mass media «allarmista e
disorientante» (45%), mentre per il 39% è «chiara e utile per difendersi dai
rischi». Record di fiducia va agli istituti scientifici (83%), seguiti dagli
organi di controllo, come i Nas, e dalle associazioni a tutela dei
consumatori. «Cresce l'attenzione degli italiani verso la sicurezza
alimentare coniugata con la qualità dei prodotti» ha commentato il
presidente del Movimento Difesa del Cittadino Antonio Longo. Il rapporto
2007, secondo Longo, indica «un aumento della consapevolezza dei consumatori
sulla necessità di tutela e valorizzazione del comparto agroalimentare,
fondamentale per la vita di ogni giorno delle famiglie e per il sistema
economico del Paese».

Per la Cia (Confederazione italiana agricoltori) «l'Autorità nazionale per
la sicurezza alimentare deve essere costituita al più presto. Quale valido
supporto allo sviluppo di un agro-alimentare di qualità, alla tutela dei
consumatori e scongiurare qualsiasi sofisticazione e truffa nel settore
alimentare. Occorre dare piena concretezza all'istituzione dell'Autorità in
tempi stretti». E la nuova struttura, secondo l'organizzazione agricola,
«deve essere snella, realmente incisiva e fungere da interfaccia con
l'Authority europea di Parma in tema di informazioni, studi, ricerche».

Anche la Coldiretti evidenzia come «l'Italia è l'unico Paese in Europa che
non ha ancora istituito l'Autorità nazionale per la sicurezza alimentare,
limitando la discussione all'individuazione della sede, mentre si conferma
l'allarme sul tentativo di mettere le mani sulla qualità alimentare italiana
con il moltiplicarsi di gravi episodi che mettono a rischio la salute dei
cittadini».

In gioco, secondo l'organizzazione agricola, c'è la difesa della «leadership
conquistata dall'Italia nella qualità e sicurezza alimentare grazie
all'impegno delle imprese agricole con il primato comunitario nelle
produzioni tipiche (159 prodotti Dop/Igp riconosciuti), nel biologico (50
mila imprese per oltre 1 milione di ettari coltivati), nella salubrità della
frutta e verdura, con il record a livello comunitario del 98,7% di campioni
regolari, e una percentuale di irregolarità dell'1,3% che è di 3 volte
inferiore a quella registrata in Spagna, di 3 volte e mezzo a quella in
Francia e quasi 6 volte a quella rilevata in Olanda».
(FONTE: Legambiente, 18 luglio 2007)
---------------------------------------------


N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at altragricolturanordest.it
No virus found in this outgoing message.
Checked by AVG Free Edition.
Version: 7.5.476 / Virus Database: 269.10.25/926 - Release Date: 29/07/2007
23.14