rassegna stampa: Europa, IL FALLIMENTO DEL SISTEMA AUTORIZZATIVO DEGLI OGM



a cura di ALtrAgricoltura Nord Est
-----------------------------------
tratto "Greenpeace.it" - 20 marzo 07
IL FALLIMENTO DEL SISTEMA AUTORIZZATIVO DEGLI OGM
Il caso del MON863
Una nuova valutazione dei dati della Monsanto mostra che il mais transgenico
MON863 non avrebbe dovuto essere approvato nè nell'Unione europea nè in
nessun altro Paese.
Il MON863 è un mais geneticamente modificato che esprime una tossina Bt
(Cry3Bb1). Tale tossina, che deriva da un microrganismo (Bacillus
thuringiensis), dovrebbe servire a proteggere le piante di mais da alcuni
coleotteri
(Diabrotica spp.). Dato che il MON863 produce la tossina artificiale
Cry3Bb1, differisce
da altri mais transgenici già autorizzati (MON810, Bt11, Bt176), che
producono
un’altra tossina (Cry1Ab), che dovrebbe conferire la resistenza ad un
differente parassita del mais, la piralide (Ostrinia nubilalis). Oltre alla
tossina
Cry3Bb1, il MON863 contiene anche un gene per la resistenza agli antibiotici
(nptII, che
conferisce la resistenza alla kanamicina).
Greenpeace aveva già avvertito in diverse occasioni (si veda il documento:
“Mais MON863 – cronaca di un sistematico inganno”), che i dati forniti per
chiedere l’approvazione di questo mais Ogm danno origine a serie
preoccupazioni sulla
sua sicurezza. Tuttavia, importanti scoperte in uno studio nel quale il
MON863 è stato usato nella dieta degli animali analizzati, sono state
minimizzate
dalle autorità competenti, ad esempio dall’Autorità europea per la sicurezza
alimentare (Efsa), come “non biologicamente rilevanti”.
Questa nuova analisi è la prima valutazione indipendente pubblicata su una
rivista scientifica, di dati forniti da un’azienda biotech per chiedere l’
approvazione di un Ogm per il consumo umano e animale. La nuova valutazione
dimostra che,
lungi dal non essere di rilevanza biologica, le differenze statistiche
riscontrate sono motivo sufficiente per ritirare questo prodotto
geneticamente
modificato dal mercato. Non si sarebbe mai dovuto approvare questo mais Ogm
in nessun
Paese, né per la coltivazione né per il consumo come alimento o mangime.
La nuova valutazione evidenzia che il MON863 comporta rischi per la salute
umana e animale.
Scienziati del CRIIGEN (Comitato per l’informazione e la ricerca
indipendente sull’ingegneria genetica), hanno analizzato i dati ottenuti da
uno studio
sull’alimentazione fornito dalla Monsanto nella richiesta di autorizzazione
alla commercializzazione nel mercato europeo del mais MON863.
Gli scienziati indipendenti hanno scoperto che dopo il consumo di MON863:
1. sono comparsi “segni di tossicità” nel fegato e nei reni degli animali
analizzati. Le analisi di sangue, urine, fegato e reni hanno mostrato segni
di anomalie delle funzioni di fegato e reni. I ricercatori hanno concluso
che “i due principali organi addetti alla disintossicazione, fegato e reni,
sono
stati disturbati”;
2. l’’incremento del peso era differente. I topi hanno mostrato un lieve ma,
collegato alle dosi, significante variazione nella crescita di entrambi i
sessi.
Risultando in un decremento del peso del 3,3 per cento per i maschi, e in
un aumento del 3,7 per cento per le femmine.
1. I dati chimici indicano anomalie nelle funzioni di fegato e reni
Nonostante nello studio originale della Monsanto si siano verificate alcune
differenze dal punto di vista chimico, l’Efsa ha dichiarato che nonostante
siano state osservate alcune differenze statisticamente significative,
queste
differenze non sono state considerate come biologicamente rilevanti. Eppure,
una più
attenta analisi dei dati eseguita in questo nuovo studio, mostra differenze
nel sangue e nelle urine fra i topi nutriti con il MON863 e quelli
alimentati
con mais non-Ogm, che sono state minimizzate o non individuate. Gli autori
della
nuova ricerca affermano: “Pare che i metodi statistici applicati dalla
Monsanto
non erano sufficientemente precisi per osservare le anomalie nei parametri
biochimici”.
La nuova valutazione suggerisce che questi risultati sono di rilevanza
biologica, indicano che il MON863 può causare tossicità nei topi.
2. Differenze nell’incremento di peso tra i topi nutriti con mais Ogm e
quelli alimentati con mais convenzionale.
Gli autori hanno analizzato l’incremento di peso dei topi analizzati. Sono
state riscontrate differenze significative nell’aumento del peso, con
differenze
fra maschi e femmine. In abbinamento alle anomalie di fegato e reni, gli
autori
ipotizzano che possano essere dovute a “differenze ormonali del metabolismo”
.
Nonostante la Monsanto abbia riscontrato alcune differenze nella variazione
di peso, le ha accantonate confrontandole con dati storici invece che con il
gruppo di controllo (alimentato con mais non-Ogm), che rappresenta il valido
e
normale paragone. Le cause di queste differenze non sono mai state studiate
dalla
Monsanto. Séralini e colleghi (gli autori del nuovo studio), ipotizzano che
alcune delle osservazioni potrebbero essere chiarite con ulteriori analisi
sugli
ormoni sessuali.
Le cause della tossicità non sono note Non è chiaro se i segnali di
tossicità sono
causati dalla proteina Bt o da modifiche nel Dna della pianta causate dalla
manipolazione genetica.
Il MON863 non può essere considerato sicuro per l’alimentazione umana e
la mangimistica.
Gli autori di questa nuova valutazione hanno dimostrato che esistono serie
preoccupazioni circa la sicurezza del MON863 come alimento o mangime.
Queste preoccupazioni sono semplicemente state abbandonate nel momento in
cui costituivano motivo di rifiuto del prodotto Ogm.
Gli autori dichiarano che “non si può concludere che il mais Ogm MON863
sia un prodotto sicuro”. Tali conclusioni degli scienziati indipendenti è in
netto contrasto con quelle delle autorità competenti che hanno approvato il
MON863, ritenendolo sicuro come il mais non-Ogm. Nei Paesi in cui il MON863
è
autorizzato (Ue, Australia, Canada, Cina, Giappone, Corea, Messico,
Filippine, Taiwan, Usa), le autorità competenti non sono state in grado di
riconoscere
i campanelli d’allarme di un prodotto Ogm. Hanno autorizzato una coltura
transgenica che potenzialmente può provocare effetti dannosi per la salute.
• Greenpeace chiede l’immediato ritiro dal mercato del
MON863. Si appella inoltre ai governi per intraprendere
urgentemente una nuova valutazione di tutti gli altri prodotti
Ogm autorizzati, oltre ad una precisa revisione dei metodi
analitici attualmente utilizzati.

(Riferimenti: Séralini, G-E, Cellier, D. & Spiroux de Vendomois, J. 2007.
New analysis of a rat feeding study with a genetically modified maize
reveals signs of hepatorenal toxicity. Archives of Environmental
Contamination and Toxicology DOI: 10.1007/s00244-006-0149-5.
EFSA 2004. Opinion of the Scientific Panel on Genetically Modified Organisms
on a request from the Commission related to the safety of foods and food
ingredients derived from insect-protected genetically modified maize MON 863
and MON 863 x MON 810, for which a request for placing on the market was
submitted under Article 4 of the Novel Food Regulation (EC) No 258/97 by
Monsanto (Question No EFSA-Q-2003-121).Opinion adopted on 2 April 2004. The
EFSA Journal 50: 1-25 Statement of the scientific panel on genetically
modified organisms on an evaluation of the 13-week rat feeding study on MON
863 maize, submitted by the German authorities to the European Commission
adopted on 20 October 2004. http://www.efsa.eu.int
Hammond, B., Lemen, J., Dudek, R., Ward, D., Jiang, C., Nemeth, M. & Burns,
J. 2006. Results of a 90- day safety assurance study with rats fed grain
from corn rootworm-protected corn. Food and Chemical Toxicology 44:
147-160.)
----------------------------------------------------------


N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a
altragricoltura at altragricolturanordest.it

Altre notizie sul sito: www.altragricolturanordest.it


--
No virus found in this outgoing message.
Checked by AVG Free Edition.
Version: 7.5.446 / Virus Database: 268.18.17/730 - Release Date: 22/03/2007
7.44