La risposta di Fairtrade Italia alla IBFAN
- Subject: La risposta di Fairtrade Italia alla IBFAN
- From: "Francesco Castracane" <f.castracane at alice.it>
- Date: Sat, 22 Jul 2006 01:45:00 +0200
Spett.le IBFAN, caro
Cattaneo, la Vostra lettera ci permette di chiarire
meglio il senso della nostra partecipazione ad Eurochocolate. Non intendiamo sottovalutare nessuna delle questioni da Voi sollevate. C'è un problema Eurochocolate, nella sua storia e nel suo rapporto con le
organizzazioni di Commercio Equo, e c'è un problema Nestlè. Partiamo dal secondo. Mi pare che noi abbiamo fatto molta
chiarezza su questo : la scelta di Faitrade
Inghilterra non la condividiamo. l' abbiamo contestata
ufficialmente, unici al mondo, ed abbiamo aperto con loro un importante
dibattito. I loro prodotti non entreranno in Italia e non siamo favorevoli a
nuovi esperimenti, in particolare nel settore
del cacao. Questa scelta è stata determinata da una
riflessione, per ora purtroppo solo tutta nostra, su come il Commercio
Equo debba rapportarsi alle grandi imprese transnazionali. Il nostro compito, il motivo per cui siamo
stati costituiti è quello di ampliare la domanda dei prodotti equosolidali, diffonderne il più possibile la cultura ed il
significato, coinvolgere in modo serio le aziende di produzione, favorire i
contatti con la piccola media e grande distribuzione organizzata. Quindi il nostro compito è di avvicinare il
mondo delle imprese e di verificarne la disponibilità. Ma, con le imprese Transnazionali, ci
siamo dati una sorta di codice interno, che ci ha portato alla nota presa di posizione
sul caffè "equosolidale"
Nestlè, posizione condivisa dalle organizzazioni
Italiane di Commercio ed anche da Voi. Veniamo ad Eurochocolate. In passato non abbiamo partecipato a questa manifestazione, anche
per i motivi da Voi evidenziati. Quest' anno, nuovamente
invitati a partecipare, abbiamo potuto constatare alcune situazioni cambiate ed
alcune disponibilità interessanti. La presenza dei colossi del cacao, a differenza del passato, non è
la componente principale della fiera : la componente
principale sono le piccole e medie imprese di produzione di cioccolata. Abbiamo chiesto di poter avere uno spazio importante e visibile, e ci è stato dato. Abbiamo chiesto di poter promuovere due eventi pubblici sul tema
della produzione di cacao, delle condizioni dei lavoratori, dei possibili
interventi a loro sostegno. E li faremo. Abbiamo evidenziato la nostra posizione su Nestlè
e utilizzeremo questa occasione per ribadirla. Abbiamo anche intenzione di aprire una discussione con Guarducci, storico promotore dell' iniziativa,
sulla questione "equochocolate", logo da
lui scippato agli organizzatori di altrocioccolato. E, non ultimo, crediamo utile e necessario che le tante e tante
piccole e medie imprese di produzione di cioccolata presenti in fiera, possano
essere da noi avvicinate per risvegliare il mercato dell' esperienza
equosolidale nel settore, mercato totalmente fermo e
senza nessuna prospettiva di ampliarsi. Abbiamo aperto già la riflessione con AGICES e con
le organizzazioni di Commercio Equo dell' Umbria,
che hanno capito la nostra posizione, magari non condividendola del tutto,
ma comprendendo la buona fede degli obiettivi. Abbiamo concordato con Loro che a conclusione dell'
esperienza se ne farà insieme una valutazione politica, e che non
la consideriamo un’ esperienza automaticamente replicabile. Si vedrà. Intanto abbiamo garantito, su richiesta
di AGICES, la nostra partecipazione ad' una
iniziativa che coinvolgerà la Città di Gubbio per promuovere la campagna
"Città Equosolidali", iniziativa che avverrà
durante "Altrocioccolato". Forse questa nostra nuova presa di posizione su Eurochocolate
comporta dei rischi, e ne siamo consapevoli. Ma a noi è ben chiaro da che parte stiamo :
dalla parte dei lavoratori delle piantagioni di cacao, dalla parte di chi cerca
strade praticabili per favorirne l' emancipazione e la ricerca di una vita
dignitosa. I produttori equosolidali di cacao ci
chiedono di impegnarci di più per favorire una loro
maggiore presenza nei nostri mercati. Non deve farci schifo "qualche centinaio di tavolette che verranno vendute". Permettetecelo : quasi sempre condividiamo
le preoccupazioni di chi anima la riflessione sui nostri temi. Ma ogni tanto vediamo atteggiamenti che, dal nostro punto di vista,
animati dalle migliori intenzioni, anzichè far
crescere le nostre idee, le fanno arretrare, o le tengono immobili, che poi è la stessa cosa. Questa nostra nuova iniziativa l' avete già catalogata tra le
cose cattive e poco attente, prima ancora di
chiederci le motivazioni. Noi siamo abituati diversamente : non
chiediamo ripensamenti a nessuno. Chiediamo di capire, ascoltiamo e valutiamo poi. Magari con quel pizzico di autoironia che ci consente di guardare gli altri dallo
stesso gradino, e non dal gradino superiore. La Vostra richiesta di "ripensamento", così come l' avete formulata, non intendiamo accoglierla. Ma siamo disponibili a parlarne quando
volete, e anche di farci valutare politicamente su questa cosa. Ci auguriamo si possano aprire strade nuove per il Commercio Equo. Ci auguriamo che Altrocioccolato vada
bene e non riteniamo possa essere svuotato da questa
nostra presenza ad Eurochocolate. Anzi, semmai potrebbe essere il contrario. A presto. Adriano Poletti Presidente di FAIRTRADE ITALIA |
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