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rassegna stampa: Il commissario europeo Kyprianou: preparatevi per l'influenza aviaria.
- Subject: rassegna stampa: Il commissario europeo Kyprianou: preparatevi per l'influenza aviaria.
- From: "Altragricoltura" <altragrico at italytrading.com>
- Date: Thu, 13 Oct 2005 21:01:37 +0200
a cura di AltrAgricoltura Nord Est ------------------------------------- tratto da "Corriere.it" - 13-10-05 Turchia: il virus trovato è di tipo letale. Oms: la pandemia arriverà La Ue: il virus dei polli in Romania c'è Dietrofront della Commissione europea: nuove analisi confermano la presenza dell'influenza aviaria. Bloccate tutte le importazioni. BUCAREST - Il virus dei polli è effettivamente stato riscontrato in Romania. Mercoledì l'Unione europea aveva smentito la presenza di tracce dell'influenza aviaria sui campioni prelevati nel paese dopo la segnalazione di alcuni casi di malattie sospette. Ma nuove analisi effettuate in laboratori romeni hanno invece confermato la presenza del virus. IMPORTAZIONI VIETATE - A riferirlo nella notte è stata la stessa Ueche, dopo aver corretto l'annuncio di mercoledì, ha deciso di vietare le importazioni di volatili viventi e di tutti i prodotti del settore provenienti dalla Romania. Intanto, le prime analisi sono state effettuate anche in Bulgaria e i primi esiti sarebbero incoraggianti. «I risultati degli esami di laboratorio effettuati fino ad ora a Plodviv su cinque o sei uccelli trovati morti sono negativi al virus dei polli» ha dichiarato il ministro bulgaro dell'Agricoltura, Nihat Kabil. COMUNICATO - Per quanto riguarda la Romania, la Commissione Ue precisa in un comunicato che «tre esperti di laboratorio europei hanno confermato che il virus H5è stato rilevato in due campioni prelevati da un pollo e da un anatra prelevati dal delta del Danubio». Sono annunciate ulteriori verifiche il cui esito dovrebbe arrivare entro quest'oggi. Sempre entro oggi si riunirà il comitato di esperti della Ue che si occupa di sicurezza alimentare per fare il punto della situazione. ALLARME - L'allarme in Romania era stato dato lo scorso 9 ottobre dal ministro dell'Agricoltura, Gheorge Flutur, che aveva parlato di seipresunti casi di contagio su volatili romeni, in particolare nell'area del delta del Danubio, una delle zone considerate più a rischio per la propagazione dell'influenza aviaria a causa della presenza di uccelli migratori provenienti dall'Asia e dalla Siberia, Paesi in cui il virus ha già colpito. Lo stesso Flutur aveva dichiarato che Bucarest continuerà ad abbattere i volatili della zona in cui era nato l'allarme influenza aviaria. TURCHIA: IL VIRUS E' LETALE - Brutte notizie arrivano anche dalla Turchia: la Commissione Europea ha reso noto che nella regione è stato trovato il ceppo H5N1 del virus dell'influenza aviaria, ovvero la micidiale versione che ha già causato la morte di oltre 60 persone nel sud-est asiatico. Le importazioni di volatili sono state bloccate già da lunedì scorso. OMS: PER LA PANDEMIA E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO - Una pandemia di influenza aviaria? «Solo questione di tempo». Ne è convinto il direttore dell'Organizzazione mondiale della sanitá (Oms), il sud-coreano Lee Jong-Wook, che lancia un nuovo allarme avvertendo che «l'epidemia avrá conseguenze disastrose, che faranno sembrare insignificanti quelle provocate dalla Sars», la polmonite atipica che, esplosa nel 2003, provocò 700 morti e generò nel mondo danni economici per ben 30 miliardi di dollari. Finora il virus H5N1 ha causato la morte di oltre 60 persone in Vietnam, Thailandia, Cambogia e Indonesia, ma la trasmissione è avvenuta solo da pollame a uomini e non esistono prove certe che il virus si sia invece mai propagato da persona a persona. Ma il timore della comunitá scientifica è che il virus possa mutare in una forma genetica più aggressiva e capace di trasmettersi tra gli esseri umani. Lee ha spiegato che se scoppiasse un'epidemia di influenza aviaria in Corea del Sud - dove ancora non sono stati registrati casi tra la popolazione - verrebbero contagiati milioni di persone in un brevissimo lasso di tempo. Lo scorso mese di settembre, l'Onu ha sostenuta che un'epidemia aviaria potrebbe coinvolgere 150 milioni di persone in tutto il mondo. 13 ottobre 2005 -------------------------------- tratto da "Corriere.it" - 13-10-05 Il commissario europeo Kyprianou: preparatevi per l'influenza aviaria. La Ue ai Paesi membri: accumulate antivirali. Il vaccino? «Difficile prevederne uno perché non c'è ancora un virus». Consigliata la vaccinazione contro l'influenza «normale». BRUXELLES - Dopo che in Romania e Turchia è stata ufficialmente riconosciuta l'esistenza di forme del virus dell'influenza aviaria, la Ue annuncia unaa riunione d'emergenza del comitato per la catena alimentare della salute animale oggi pomeriggio a Bruxelles. Intanto arrivano le prime indicazioni della Commissione Europea agli Stati membri: «Accumulate vaccino anti-virale come misura di difesa» contro una possibile epidemia. L'altra raccomandazione della Commissione è rivolta a tutti i cittadini: vaccinatevi contro l'influenza «normale», quella già prevista e in arrivo. Servirà, più che come difesa personale, per evitare la sovrapposizione di casi se effettivamente il visrus aviario passasse all'uomo. Il Tamiflu della Roche (Reuters) UNICA DIFESA IMMEDIATA - Il commissario Ue, Markos Kyprianou, responsabile per la politica europea in materia di sicurezza alimentare e tutela dei consumatori avverte e ripete che il vaccino, per il virus dell'aviaria in «versione» umana, per ora non esiste. Perciò ha consigliato i governi di tutti i Paesi dell'Unione di acquistare una quantità adeguata di farmaci antivirali da usare in caso di emergenza. Gli unici farmaci che potrebbero contrastare il virus sono il Tamiflu (della Roche) ed il Relenza (della GlaxoSmithKline), ovvero inibitori della neuraminidasi (i principi attivi sono rispettivamente l'oseltamivir e lo zanamivir). Se il virus muterà in una forma più aggressiva, sarà però difficile evitarne la diffusione, in caso non fosse ancora pronto il vaccino, perchè il contagio avverrebbe in una forma più rapida e diretta, probabilmente nelle prime 24 ore. Per quanto riguarda la possibilità di un vaccino contro il virus H5N1, Kyprianou ha spiegato che «se ne parlerà la settimana prossima, ma è comunque difficile prevedere un vaccino perché non c'è un virus». BREVETTI E TEMPI DI PRODUZIONE - Sulla disponibilità effettiva dei farmaci in caso di epidemia, pesano due questioni: le capacità produttive e i brevetti. La Roche, che produce il Tamiflu, è alla ricerca di partner per la realizzazione di alcune fasi produttive. Il gruppo basilese, sotto pressione per il timore di pandemie, non ha tuttavia l'intenzione di affidare ad altre societá l'intera fabbricazione del farmaco. Lo ha affermato oggi Alexander Klauser, portavoce del gruppo. «La fabbricazione del Tamiflu è molto complessa», ha spiegato Klauser. Comprende dieci fasi, di cui tre critiche. E giá ora, per realizzarle, il gruppo collabora con altre societá specializzate». Un po' come è avenuto per i farmaci anti-Aids, nelle ultime settimana dall'Asia sono giunte richieste perchè la Roche autorizzi la produzione di generici in base al principio del tamiflu: questo singificherebbe avere più punti di prosuzione nel mondo e prezzi più bassi. Ma il brevetto scade nel 2016 e nel primo semestre di quest'anno il Tamiflu ha prodotto ricavi per 580 milioni di franchi svizzeri. 13 ottobre 2005 ----------------------------------- La scheda: il mondo è ancora impreparato La strategia, le difese e i punti deboli La corsa per il vaccino richiede tempi lunghi. Il problema sarà quindi affrontare i primi mesi dell'eventuale pandemia STRUMENTIVERSIONE STAMPABILEI PIU' LETTIINVIA QUESTO ARTICOLO LA SITUAZIONE - I vaccini attualmente disponibili non proteggono dal virus H5N1 (anche se l'Ue ha consigliato comunque il vaccino stagionale). È in atto dunque una corsa contro il tempo per sviluppare un vaccino contro l'influenza aviaria a basso dosaggio di H5N1, il cosiddetto virus dei polli. La comunità scientifica sta lavorando alacremente, ma c'è un ostacolo: fino a quando non sarà sviluppata la variante del virus trasmissibile tra gli esseri umani non sarà possibile identificare un antigene e il vaccino efficace. A quel punto, occorreranno «sei mesi per costituire gli stock di quantitativi adeguati», ha detto nei giorni scorsi David Nabarro, incaricato dall' Onu di coordinare gli sforzi contro l'influenza umana e aviaria. Ecco perchè, ha aggiunto, «è una priorità assoluta» cercare di abbreviare i tempi, perchè se dovesse scoppiare una pandemia «sei mesi sarebbero troppo». Se i tentativi di mettere a punto un vaccino dovessero fallire l'unica risorsa rimarrebbero i farmaci antivirali. IL VACCINO: 6 MESI DOPO L'INDIVIDUAZIONE - Attualmente diverse case farmaceutiche stanno lavorando al vaccino contro il virus H5N1. La francese Sanofi-Aventis è il gruppo più avanzato nella ricerca mentre la Chiron Corp. dovrebbe cominciare i test entro la fine dell'anno. Infine la GlaxoSmithKline punta a dare il via a prove cliniche in larga scale entro il 2006. Il problema è che un vaccino davvero efficace si potrà sviluppare solo quando si definirà la variante trasmissibile tra gli esseri umani. Il lavoro svolto dai laboratori fino a quel momento potrà servire come base nel momento in cui si definirà l'eventuale virus pandemico. Da quel momento saranno necessari almeno sei mesi per ottenere il vaccino. TEMPI TROPPO LUNGHI: LA PANDEMIA E' VELOCE - Per l'Onu sei mesi sono un lasso di tempo eccessivo dall'Onu se scoppiasse una pandemia. Il vertice mondiale della scorsa settimana voluto proprio dall'uomo, ha diomostrato che il mondo è largamante impreparato a un'emergenza di questo tipo, se davvero si verificasse. E questo nonostante le capacità scientifiche e tecnologiche del Nuovo Millennio siano ampiamente superiori a quelle del passato. Per questo l'Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanità) sta cercando di realizzare un consorzio tra i principali produttori di vaccini per accelerare i tempi di produzione dell'eventuale vaccino. ANTIVIRALI: UNICA CURA MA NON INFALLIBILE - Il problema è dunque comne affrontare un'epdemia della variante umana nei primi 6 mesi (o forse anche un anno, perchè avere vaccini disponibili per milioni di persone richiede tempo). Gli unici farmaci che potrebbero contrastare il virus sono il Tamiflu (della Roche) ed il Relenza (della GlaxoSmithKline), ovvero inibitori della neuraminidasi (i principi attivi sono rispettivamente l'oseltamivir e lo zanamivir). Hanno funzionato in Asia, ma non possono garantire la guarigionel 100% perchè ci sono altri fattori da considerare (stadio della malattia, età e stato fisico del malato...). Se il virus muterà in una forma più aggressiva, sarà però difficile evitarne la diffusione perchè il contagio avverrebbe in una forma rapida e diretta da uomo a uomo. 13 ottobre 2005 ------------------------------ N.B. se volete essere cancellati da questa lista scrivete a altragricoltura at italytrading.com -- No virus found in this outgoing message. Checked by AVG Anti-Virus. Version: 7.0.344 / Virus Database: 267.11.14/131 - Release Date: 12/10/2005
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