rassegna stampa: DOPO MUCCA PAZZA, ARRIVA LA VACCA OGM



a cura di AltrAgricoltura Nord Est
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tratto da "Green Planet" - 6/4/05
DOPO MUCCA PAZZA, ARRIVA LA VACCA OGM
I tentativi di selezionare vacche resistenti alla mastite con le normali
tecniche di incrocio razziale non davano risultati soddisfacenti,
ricercatori Usa provvedono introducendo nel DNA di una Jersey un gene
ottenuto da uno stafilococco.
(AGI) - Washington - Ricercatori americani sono riusciti a creare le prime 5
mucche geneticamente modificate resistenti alla mastite.
Dopo la crisi dell'epidemia del morbo della mucca pazza, sul mercato
alimentare ora arriva dunque anche la mucca transgenica.
Lo rivela un articolo pubblicato sulla rivista Nature Biotechnology.
La mastite, un'infezione delle ghiandole mammarie delle vacche, causa ogni
anno perdite per miliardi di dollari all'industria dei prodotti caseari. Si
tratta di una infezione batterica che causa un'infiammazione e una riduzione
nella produzione di latte.
"Il problema e' che con i nuovi sistemi di prelievo automatico del latte
dalle mammelle delle mucche e' molto difficile contenere le infezioni di
mastite" spiega Andrew Biggs, veterinario del Vale Veterinary Centre di
Tiverton, in Gran Bretagna. "E' aumentata la produzione, ma con essa anche
il contagio da mucca a mucca" aggiunge l'esperto.
Solo negli Usa, la mastite causa danni per due miliardi di dollari e per 200
milioni in Gran Bretagna.
Uno dei batteri che causa la mastite, lo Staphylococcus aureus, e' inoltre
resistente agli antibiotici: solo nel 15 per cento dei casi i farmaci
risultano utili.
Per risolvere questo problema, gli scienziati sono ricorsi all'ingegneria
genetica, introducendo nel DNA di una mucca di razza Jersey un gene ottenuto
dal batterio S. simulans.
In questo modo la vacca produce una proteina, la lisostafina, in grado di
uccidere l' S. aureus.
E' la prima volta che i ricercatori hanno realizzato delle vacche
transgeniche. Fino a oggi c'erano stati tentativi simili, ma con altri
animali come i polli.
"La mastite - spiega Robert Wall del Dipartimento dell'Agricoltura americano
che ha partecipato all'esperimento - rappresentava un bersaglio ideale
perche' i tentativi di selezionare mucche resistenti alla malattia con le
normali tecniche di incrocio razziale non aveva dato risultati
significativi".
In totale Wall e i suoi colleghi hanno creato cinque mucche transgeniche,
tre delle quali hanno mostrato una significativa resistenza all'infezione
allo S. aureus rispetto ad altre mucche non transgeniche.
Delle ghiandole mammarie contaminate con i batteri della mastite, solo il 14
per cento si sono infettate nelle mucche transgeniche, contro il 71 per
cento * degli altri animali del gruppo di controllo.
Secondo i ricercatori inoltre, la proteina non rappresenta un pericolo per
il consumo umano.
"Sembra che la lisostafina non danneggi nessun altro tipo di proteina
prodotta dai mammiferi e quindi sembra essere del tutto innocua per le
mucche e per i consumatori", ha spiegato Wall.
La nascita delle mucche OGM sembra pero' destare alcune perplessita' da
parte degli esperti.
Secondo Biggs infatti difficilmente gli allevatori potrebbero acquistare
capi modificati geneticamente, almeno in Gran Bretagna, dove lo scandalo
della mucca pazza ha devastato il settore zootecnico.
"Certo l'ingegneria genetica potrebbe aiutare a ridurre l'impatto della
mastite sui costi di allevamento, ma fintanto che i consumatori
continueranno ad essere cosi' contrari a questo tipo di prodotti credo che
la scoperta dei veterinari americani non sia destinata ad un grande futuro''
dice ancora Biggs.
C'e' anche un altro aspetto che fa dubitare circa l'arrivo sulle nostre
tavole del latte di mucche OGM. Ed e' legato alla reale possibilita' di
rendere attraverso la bioingegneria le mucche al cento per cento al riparo
dall'infezione che causa la mastite.
"Al momento – ha spiegato ancora Biggs – la tecnica messa a punto dai
genetisti americani si concentra solo su uno degli agenti patogeni che
causano la mastite e quindi i vantaggi deriverebbero solo da quel tipo
particolare di mastite causata dallo S. aureus, mentre altri agenti patogeni
possono comunque sviluppare l'infezione".

L'autore della scoperta, Robert Wall, pero' non si lascia intimidire dalle
critiche.
"Questi cinque animali sono solo un primo passo" ha concluso.
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*= percentuale tarocca.
E assai difficile che su 5 vacche il 14% si infetti di qualcosa
(risulterebbero infettatate 0,7 vacche e indenni 4,3).
Perchè la percentuale del 14% fosse giusta, le vacche dovrebbero essere 7
(il 14% è una vacca).
O ci tengono nascoste due vacche o, senza accorgersene, danno numeri di pura
fantasia...
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ALTRI DUE CASI UMANI DI MUCCA PAZZA IN FRANCIA
"Vache folle" colpisce ancora. Sono il decimo e l'undicesimo caso (otto già
morti).
(ANSA) - PARIGI, 5 APR - Due nuovi casi, il decimo e l'undicesimo, della
variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob sono stati identificati in
Francia. Lo ha annunciato l'Istituto di guardia sanitaria.
Degli 11 casi della malattia, identificati tra il 1996 e il 2004, otto
riguardano persone ormai decedute e tre malati ancora in vita.
La malattia, che nella variante che colpisce anche i giovani e' considerata
la forma umana della encefalopatia spongiforme bovina, conduce comunque
inevitabilmente alla morte.
Ansa, 5 aprile 2005
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