Re: rassegna stampa: INFLENZA AVIARIA, IL RISCHIO EPIDEMIA



Title: Re: rassegna stampa: INFLENZA AVIARIA, IL RISCHIO EPIDEMIA

> E' di oggi mercoledì, 23 febbraio 2005, la notizia giornalistica che viene
> da Washington: il mondo sta per essere colpito da una nuova epidemia. Il
> virus dei polli che ha travolto l'Asia occidentale con ogni probabilità
> muterà entro breve tempo in un germe patogeno letale per l'uomo. La prognosi
> è talmente infausta da aver spinto i Centri Federali per il controllo e la
> prevenzione delle malattie (Cdc) di Atlanta, le massime autorità sanitarie
> degli Stati Uniti, a lanciare l'allarme nel corso di un meeting
> dell'American association for the advancement of science.
> La forma umana che prenderà l'influenza aviaria creerà un'epidemia globale
> paragonabile a quelle dei virus responsabili delle tre più micidiali forme
> influenziali del 20° secolo, in particolare quella del 1918, quando milioni
> di persone morirono in tutto il mondo. Le altre scoppiarono nel 1957
> (l'influenza asiatica) e nel 1968 (l'Hong Kong). ...................       Augurarci buona fortuna non crediamo serva a
> molto, forse bisogna da subito cambiare modelli alimentari e conseguenti
> sistemi di produzione, e a pensarci bene rifiutando sui banchi dei
> supermercati quel cibo fonte di ingiustizia e pericolo, anche
> individualmente, si può dare un segnale forte per il cambiamento.
> a cura di AltrAgricoltura Nord Est


Mi viene spontaneo un'invito sul vegetarianesimo ma... evitiamo.
Nel caso qualcuno non fosse informato, ricordo che tutte le uova biologiche sono garantite da galline allevate in maniera pressocchè naturale (libere di razzolare sul prato, alimentate senza coloranti o altri intrugli chimici, non trattate con antibiotici ecc). In alternativa, segnalo le uova marcate con il numero 1 che, pur non essendo biologiche, sono comunque prodotte da galline libere. Le uova marcate 2 provengono invece da allevamenti in affollatissimi capannoni, quelle marcate 3 da galline in batteria (dove le galline sono stipate in gabbie con a disposizione solo 450 cm quadrati a testa). Faccio presente che in paesi più civili, vedi la Svizzera e l'Austria, gli allevamenti in batteria sono VIETATI.
antonella