Mali - situazione è troppo pericolosa per i collaboratori di organizzazioni umanitarie



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120711it.html
Mali
APM mette in guardia: la situazione nel nord del Mali è troppo pericolosa per i collaboratori di organizzazioni umanitarie
Bolzano, Göttingen, 7 novembre 2012

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) mette in guardia da nuovi rapimenti di collaboratori di organizzazioni umanitarie nel nord del Mali. Qualunque organizzazione umanitaria che accolga l'invito del movimento radical-islamico Ansar-Dine e invia i suoi collaboratori nel nord del paese africano deve essere conscia del fatto che la sicurezza dei suoi collaboratori non potrà essere garantita. La situazione nel nord del Mali è troppo pericolosa per stranieri e i rapimenti possono essere effettuati da una miriade di movimenti radicali che in modo mirato tentano di prendere ostaggi europei con cui ricattare l'Unione Europea. Secondo quanto appreso dall'APM, i rapimenti non servirebbero solo per ottenere ricchi riscatti con cui finanziare i propri movimenti ma anche per convincere l'Europa a desistere da un intervento armato nel nord del Mali. L'APM quindi non può che consigliare vivamente a rinunciare a qualsiasi permanenza di Europei nelle zone in conflitto.
Secondo diverse notizie apparse martedì scorso, il movimento Ansar Dine 
si era dichiarato disponibile nei confronti dei mediatori del Burkina 
Faso a permettere ai collaboratori umanitari internazionali l'accesso 
alle regioni da loro controllate nel nord del Mali. Da settimane il 
governo del Burkina Faso è impegnato in un difficile lavoro di 
mediazione e dialogo tra i diversi movimenti islamici per evitare un 
intervento militare internazionale. I mediatori vorrebbero soprattutto 
riuscire a "liberare" il movimento Ansar Dine capeggiato dal Tuareg Ag 
Ghali dalle pressioni esercitate dai gruppi terroristici Al Qaeda 
Maghreb (AQMI) e dal "Movimento per l'unicità e il jihad in Africa 
occidentale " (MUJAO). Durante le trattative, il movimento Ansar Dine si 
è sì distanziato da "terrorismo" e "estremismo" ma non si è mostrato 
disposto a rinunciare alla propria collaborazione con AQMI e MUJAO.
La pericolosità della situazione per gli stranieri è dimostrata anche da 
quanto accade nel vicino Niger dove lo scorso 4 novembre sono stati 
liberati cinque operatori umanitari nigeriani rapiti lo scorso 14 
ottobre per errore dal MUJAO. Secondo dei testimoni il movimento cercava 
in realtà degli ostaggi europei. Un sesto operatore originario del Ciad 
è morto durante il rapimento. Il MUJAO risulta essere particolarmente 
pericoloso poiché si è già reso responsabile dell'uccisione di alcuni 
ostaggi, ultimo in ordine cronologico il viceconsole algerino Tahar 
Touati, ucciso il 3 settembre 2012. Il MUJAO inoltre scambia 
occasionalmente i propri ostaggi con l'AQMI e non si attiene agli 
accordi raggiunti con Ansar Dine.
Vedi anche in gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2012/120322it.html | 
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www.gfbv.it/2c-stampa/2011/111116it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110524it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/101215it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100803it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100726it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090123it.html | 
www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/sud2010-it.html#r13 | 
www.gfbv.it/3dossier/masiri/masiri.html | 
www.gfbv.it/3dossier/popoli/pop1.html
in www: http://it.wikipedia.org/wiki/Tuareg | 
http://it.wikipedia.org/wiki/Niger | http://it.wikipedia.org/wiki/Mali | 
www.temoust.org