Attacco razzista all'accampamento rom della Continassa nel quartiere Vallette di Torino



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in www.gfbv.it/2c-stampa/2011/111213it.html
Rom a Torino
Attacco razzista all'accampamento rom della Continassa nel quartiere Vallette di Torino
Bolzano, 13 dicembre 2011

Domenica 11 dicembre l'accampamento rom della Cascina Continassa nel quartiere Vallette di Torino è stato attaccato e distrutto da un gruppo di persone staccatesi da una folla inferocita che protestava a causa di un presunto stupro ai danni di una ragazza di 16 anni. Nonostante la ragazza abbia confessato ancora in tempo di essersi inventata tutto per coprire una scappatella con il proprio fidanzato, la folla e soprattutto il gruppo che ha agito materialmente non si sono fermati davanti alle forze dell'ordine (così dobbiamo chiamarle anche in questo caso) che accompagnavano il fratello della ragazza che urlava la sconvolgente verità e chiedeva ai facinorosi di fermarsi.
Per l'Associazione per i popoli minacciati (APM) questo nuovo episodio 
di profondo e radicato razzismo contro i Rom lascia sgomenti per la 
banalità del male di cui un gruppo di persone è stata capace. 
Sicuramente l'analisi sociologica sulla difficile situazione di degrado 
sociale del quartiere Vallette di Torino aiuta a capire le condizioni in 
cui è maturato l'intero episodio, ma purtroppo gli episodi di razzismo 
nei confronti dei Rom non sono più fenomeni isolati ma si ripetono 
regolarmente in varie parti d'Italia e questo clima in cui i Rom e i 
Sinti vivono in Italia e sempre più anche nel resto d'Europa non lascia 
spazio all'ottimismo. Si tratta ormai di una emergenza che andrebbe 
affrontata con coraggio da tutte le parti sociali, dalla politica alla 
gente comune.
L'APM condanna anche il comportamento eloquente delle forze dell'ordine 
che avevano l'obbligo di fermare quella follia collettiva e invece hanno 
tollerato lo svolgimento dell'azione criminale: ci aspettiamo ora che a 
livello politico si comprenda l'estrema gravità che un comportamento del 
genere implica, e che si faccia la massima pressione perché gli autori e 
i responsabili delle distruzioni vengano assicurati alla giustizia.
L'Italia sembra entrata ormai da anni in un circolo vizioso di degrado, 
paura e violenza e senza una seria riflessione sui motivi profondi di 
questo razzismo da periferia, non si riuscirà mai a spezzare questa 
pericolosa spirale che ci riporta con il pensiero agli anni bui delle 
persecuzioni razziali.
Vedi anche in gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110909it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2010/100906it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090810it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/091222ade.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090407it.html | 
www.gfbv.it/2c-stampa/2009/090206it.html | 
www.gfbv.it/3dossier/sinti-rom/rom2009-it.html | 
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