Quello che non sappiamo della Siria



"Al fianco degli insorti - secondo fonti arabe - sono ormai schierati molti consiglieri stranieri. Turchi, membri delle forze speciali inglesi e francesi, militari dei paesi del Golfo che avrebbero favorito il flusso di armi leggere. A loro si sono aggiunti - stando a voci incontrollabili - anche 600 combattenti arrivati da Tripoli. Una «missione» coordinata dall' ex qaedista Belhadj e oggi figura di spicco nella nuova Libia. L' ufficiale ha anche partecipato a un summit segreto ad Ankara per studiare come ampliare la collaborazione. La task force eterogenea avrebbe un centro di comando nella località turca di Iskenderun. Uno snodo chiave nel caso in cui la Turchia, con il sostegno occidentale e della Lega Araba, possa creare una fascia di sicurezza per proteggere la popolazione siriana. La Siria rischia dunque di diventare l' obiettivo di tre azioni concertate. 1) Una «guerra segreta» condotta da 007 stranieri in appoggio all' Esercito libero composto dai disertori. 2) Una guerriglia strisciante portata avanti dagli oppositori. 3) Una pressione diplomatica continua che fa perno sulle sanzioni economiche. Nel corso di una riunione ad Hatay (Turchia) gli oppositori «politici» e quelli «militari», nel timore che la rivolta sfugga di mano, hanno deciso di coordinare le loro azioni". 

Corriere della Sera
2-12-2011
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