Etiopia: arresti di massa tra gli oppositori al regime



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in www.gfbv.it/2c-stampa/2011/110321ait.html

Etiopia: arresti di massa tra gli oppositori al regime
Il regime etiope teme il diffondersi della rivoluzione dei gelsomini

Bolzano, Göttingen, 21 marzo 2011

Nelle scorse settimane in Etiopia sono stati arrestati oltre 370 oppositori del regime. In parte si tratta di leader di partiti del gruppo etnico degli Oromo. Forse il regime etiope teme che la rivoluzione dei gelsomini possa fare scuola anche nel Corno d'Africa, sta di fatto che le diverse opposizioni del paese hanno annunciato ampie e forti proteste contro il regime autoritario per il prossimo 28 maggio.

Secondo le informazioni ricevute dall'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) sono stati arrestati 217 membri del Movimento democratico federalista (OFDM) e 40 rappresentanti del Congresso popolare degli Oromo (OPC). Entrambi i partiti fanno parte dell'alleanza di opposizione MEDREK. Tra gli arrestati figurano anche gli ex-parlamentari Gutu Melisa e Asfaw Angasu così come diversi ex-parlamentari regionali Tadesse Gelalcha e Teshale Edosa dello Stato federale di Oromia.

Oltre a questi oppositori sono stati arrestati 120 rappresentanti di rilievo del partito oromo Organizzazione democratica del popolo Oromo (OPDO), attualmente rappresentato nel governo del premier Meles Zenawi. Tra questi vi sono diversi collaboratori altolocati del ministero delle finanze, del ministero per l'energia, del ministero per la cultura e il turismo e di diversi uffici federali. Sono tutti accusati di corruzione e incapacità. Il governo etiope ricorre con una certa regolarità alle accuse di corruzione per eliminare oppositori e concorrenti poco graditi. Infatti negli scorsi mesi erano aumentate le critiche contro il premier Zenawi all'interno della OPDO.

Gli Oromo costituiscono la maggioranza della popolazione etiope e da decenni lamentano la repressione nei loro confronti. Dal 2006 ad oggi centinaia di studenti Oromo sono stati arrestati per motivi politici. La repressione su base etnica riguarda anche contadini, insegnanti, scrittori, cantanti e manager di diverse imprese che sono stati arrestati e incarcerati con l'accusa di sostenere il movimento di liberazione oromo armato OLF.

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