Terzo giorno di digiuno (da cibo e/o tv) per il disarmo. Comunicato stampa n.4



1^ SETTIMANA DI DIGIUNO PER IL DISARMO
«TU SPRECHI, IO DIGIUNO»

COMUNICATO STAMPA N.4 - 24.03.2010

Alle autorità politiche italiane
Ai mass media nazionali e locali
Agli aderenti alla «1^ Settimana di digiuno per il disarmo»

- Inizia il quarto giorno di digiuno per quattro aderenti all'iniziativa.
- Nuove adesioni al «Digiuno da cibo» e al «Digiuno televisivo», tra le quali quella dell'europarlamentare Niccolò Rinaldi.
- La riflessione di Marco Sassi, dopo tre giorni di astinenza da cibo.


[Verona - 24.03.2010] Domani, giovedì 25 marzo 2010, sarà il quarto giorno di digiuno per MARCO SASSI, MARINA DAPIRAN, ROMEO GIUNCHI e STEPHAN LAUSCH, aderenti alla «1^ Settimana di digiuno per il disarmo - "Tu Sprechi, io digiuno"», la mobilitazione che ha preso il via lunedì 22 marzo e che ha finora raccolto l'adesione di 88 persone residenti in tutta la Penisola. L'iniziativa promossa dalla testata on-line GRILLOnews.it punta con determinazione a richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e dei mass media sulle decisioni del Governo italiano che porteranno a destinare nel periodo 2009-2026 oltre 15 miliardi di euro per partecipare al progetto di produzione e acquisizione di 131 cacciabombardieri F-35 mediante l'adesione al gigantesco programma di riarmo «Joint Strike Fighter».

Tutto lascia supporre, però, che i 15 milardi di euro, equivalenti a oltre 30.000 miliardi di lire, siano destinati ulteriormente ad aumentare, se si considera che dal 2001 al 2009 il costo preventivato per ogni singolo velivolo è più che raddoppiato.

É il caso di ricordare che i cacciabombardieri JSF (meglio conosciuti come F-35) sono aerei d'attacco capaci di portare, se serve, anche ordigni atomici e che costituiranno, nelle intenzioni, la nuova linea tattica di Aeronautica e Marina nella prima metà di questo secolo. E che ci costeranno un salasso. Un progetto talmente faraonico che perfino il sottosegretario di Stato per la difesa, Guido Crossetto, ha dovuto ammettere, nell'aprile dello scorso anno «che il finanziamento potrà avvenire attraverso risorse contenute nello stato di previsione del Ministero della Difesa o verosimilmente attraverso fondi allocati in altre poste di bilancio esterne a quello della Difesa».

La «1^ Settimana di digiuno per il disarmo - "Tu Sprechi, io digiuno"» si protrarrà fino a domenica 28 marzo e rientra tra le iniziative della «Campagna di Indignazione Nazionale», lanciata da GRILLOnews.it nell'aprile dello scorso anno con una petizione popolare.

Due le azioni che gli aderenti alla «Settimana» si stanno impegnando ad attuare per testimoniare pubblicamente la propria contrarietà al preoccupante programma di riarmo: «Digiuno da cibo», per uno o più giorni, e/o «Digiuno televisivo». Oggi si sono registrate nuove adesioni all'iniziativa, tra le quali quella dell'europarlamentare Niccolò Rinaldi.


1) DIGIUNO DA CIBO


Questi i nomi delle persone che hanno digiunato oggi, mercoledì 23 marzo 2010, alcune delle quali hanno raccolto il testimone
da chi li ha preceduti:

ALESSIO DI FLORIO - 25 anni - coordinatore di PaceLinK - Casalbordino (Chieti - Abruzzo)
SERENA BETTINA BETTI - 54 anni - impiegata - Verona (Veneto)
LUIGI SANTO - 43 anni - impiegato - Cesena (Emilia Romagna)
ANGELA GENCO - 63 anni - religiosa - Jesi (Ancona - Marche)
EVELINA SAVINI - 51 anni - formatrice freelance - Jesi (Ancona - Marche)
CHIARANGELA LIUZZI - 52 anni - religiosa - Jesi (Ancona - Marche)
STEFANIA SCAPIN - 39 anni - architetto - Napoli (Campania)
VINCENZO BENCIOLINI - 77 anni - pensionato - Lazise (Verona - Veneto)
LUCIO MASSIGNAN - 39 anni - architetto - Brendola (Vicenza - Veneto)

Oltre ad essi, sono quattro, come detto, gli aderenti che stanno proseguendo da lunedì il digiuno e che -compatibilmente con le condizioni fisiche- porteranno avanti anche nei prossimi giorni: MARCO SASSI (47 anni - cooperatore di Modena), MARINA DAPIRAN (25 anni - segretaria internazionale di Roma), ROMEO GIUNCHI (41 anni - impiegato di Meldola-Forlì Cesena) e STEPHAN LAUSCH (54 anni di Bolzano).

Oggi, inoltre, hanno iniziato la propria astensione dal cibo altri tre aderenti intenzionati a proseguire fino a domenica 28 marzo: MONICA MONTANARI - 48 anni - funzionario pubblico di Forlì (Emilia Romagna); VIRGINIO FALCIONI - 30 anni - infermiere di Beura Cardezza (Verbania - Piemonte) e FRANCESCO FRAPPORTI - 25 anni - creativo pubblicitario di Verona (Veneto).

E ai suddetti aderenti, domani, giovedì 25 marzo, si aggregheranno per il numero di giorni indicato tra parentesi:
ANNA MAZZOLA - 52 anni - psicologa di Milano (Lombardia) (1 giorno)
GIACOMO ALESSANDRONI - segretario dell'associazione PeaceLink - Pesaro (Marche) (1 giorno)
NICCOLÓ RINALDI - 47 anni - parlamentare europeo (36 ore)

L'elenco completo di tutti gli aderenti e il calendario della «1^ Settimana di digiuno per il disarmo» è pubblicato
QUI.


2) DIGIUNO TELEVISIVO

Si allunga anche la lista di coloro che fino alle ore 12 di domenica 28 marzo 2010 si sono impegnati a lasciare spenta la tv nelle proprie abitazioni, quale segno di disappunto per il silenzio e l'assenza di informazione sulla questione dei 131 cacciabombardieri che finora ha contraddistinto in negativo le emittenti televisive.

1. ERICA MODESTI - 40 anni - impiegata - Verona (Veneto)
2. TATJANA SIMIC FEDERICI - 44 anni - webdeveloper - Pfalzen (Bolzano - Südtirol Alto Adige)
3. TERESA MARIA PIAZZA - 59 anni - educatrice - Vicenza (Veneto)
4. FLAVIA GIAMPETRUZZI - 23 anni - studentessa - Livorno (Toscana)
5. BARBARA GRANDI - 62 anni - medico - San Gimignano (Siena - Toscana)
6. LUIGI EUSEBI - 52 anni - socio lavoratore cooperative sociali - Torino (Piemonte)
7. MARIA BALDISSEROTTO - architetto - Vicenza (Veneto)
8. SAVERIO NARDELLA - 27 anni - grafico - Foggia (Puglia)
9. AMEDEO TOSI - 41 anni - pubblicista - San Bonifacio (Verona - Veneto)
10. PAOLO LITTARU - 39 anni - ingegnere ambientale - Cagliari (Sardegna)
11. PIETRO PIZZUTO - ricercatore e docente universitario a contratto - Palermo (Sicilia)
12. BARBARA LIANI - 34 anni - docente di sostegno - Codroipo (Udine - Friuli V.G.)
13. FABIO BASSETTO - 29 anni - tecnico di laboratorio - Monticello Conte Otto (Vicenza - Veneto)
14. CHIARA PEDRAZZOLI - 28 anni - insegnante - Reggio Emilia (Emilia Romagna)
15. LIANA BELTRAMINI - 60 anni - pensionata - Salizzole (Verona - Veneto)
16. MADDALENA ARGIROPOULOS - 15 anni - studentessa - Gardolo (Trento - Trentino)
17. MARINA DAPIRAN - 25 anni - segretaria internazionale - Roma (Lazio)
18. ORIETTA TAIOLI - 56 anni - pensionata - San Giovanni Lupatoto (Verona - Veneto)
19. LARA MIRTO - 35 anni - insegnante - Rovereto (Trento - Trentino)
20. CRISTIANA COMETTO - 52 anni - Savona (Liguria)
21. MANUELA MARCON - 28 anni - educatrice - Bolzano (Alto Adige)
22. MICHELA BANDINI - 26 anni - studentessa - Pisa (Toscana)
23. ALESSANDRO CHINI - 27 anni - insegnante - Trento (Trentino)
24. GIULIA DI SALVO - 25 anni - disoccupata - Castelnuovo Rangone (Modena - Emilia Romagna)
25. SANDRA CATTANI - 45 anni - assistente sociale - Cunevo (Trento - Trentino)
26. ROMEO GIUNCHI - 41 anni - impiegato - Meldola (Forlì Cesena - Emilia Romagna)
27. BARBARA MICHELACCI - - 37 anni - impiegata - Meldola (Forlì Cesena - Emilia Romagna)
28. LEONARDO GIUNCHI - 11 anni - studente - Meldola (Forlì Cesena - Emilia Romagna)
29. LORENZO GIUNCHI - 10 anni - studente - Meldola (Forlì Cesena - Emilia Romagna)
30. LUDOVICO GIUNCHI - 1,5 anni - bambino - Meldola (Forlì Cesena - Emilia Romagna)
31. GIUSEPPE LUIGI SACCARDO - 33 anni - commesso - Schio (Vicenza, Veneto)
32. CINZIA PICCHIONI - 51 anni - insegnante di yoga e redattrice - Torino (Piemonte)
33. EMANUELE MASPOTI - 42 anni - albergatore - Venezia (Veneto)
34. GIOVANNA BRONDINO - 40 anni - formatrice - Venezia (Veneto)
35. PIERPAOLO MARTINI - 42 anni - falegname - Venezia (Veneto)
36. TOBIA MARTINI - 20 mesi - bambino - Venezia (Veneto)
37. ALBERTO PERUFFO - 42 anni - editore/artista sociale - Montecchio Maggiore (Vicenza - Veneto)
38. ARIANNA FIORIO - avvocato - Riva del Garda (Trento - Trentino)
39. M. ALESSANDRA ZAINI - 54 anni - Monte San Pietro (Bologna - Emilia Romagna)
40. BARBARA RANGHELLI - 38 anni - impiegata - Roma (Lazio)
41. MARIA ROSA BAZAN - 42 anni - impiegata - Vedelago (Treviso - Veneto)
42. LUIGI SANTO - 43 anni - impiegato - Cesena (Emilia Romagna)
43. MARIAROSARIA VENTURI - 50 anni - medico - Solarolo (Ravenna - Emilia Romagna)
44. GIANNINO BUSATO - 75 anni - medico - Gorizia (Friuli Venezia Giulia)
45. ANNA MARIA ARDIT - 72 anni - medico - Gorizia (Friuli Venezia Giulia)
46. VANNI POLLERO - Savona (Liguria)
47. ANGELA GENCO - 63 anni - religiosa - Jesi (Ancona - Marche)
48. COSTANZA GIOVANAZZI - 55 anni - impiegata - Trento - (Trentino)
49. EVELINA SAVINI - 51 anni - formatrice freelance - Jesi (Ancona - Marche)
50. CHIARANGELA LIUZZI - 52 anni - religiosa - Jesi (Ancona - Marche)
51. MARGHERITA GRIGOLATO - 50 anni - sindacalista Cgil - Martellago (Venezia - Veneto)
52. GIUSEPPE DELLA MONICA - 51 anni - traduttore - Torre del Greco (Napoli - Campania)
53. FRANCESCO POLLERO - Savona (Liguria)
54. STEFANIA SCAPIN - 39 anni - architetto - Napoli (Campania)
55. TERESA POMPONIO - religiosa - Jesi (Ancona - Marche)
56. ANNA PERAZZOLO - 30 anni - impiegata - Monteforte d'Alpone (Verona - Veneto)
57. GRAZIA CERCENELLI - religiosa - Jesi (Ancona - Marche)
58. MARIA PILAR ESTRADA - religiosa - Jesi (Ancona - Marche)
59. NICOLA ANDRIAN - 42 anni - cooperante - Legnaro (Padova - Veneto)
60. FLAVIA MAUGERI - 27 anni - studentessa universitaria - Niscemi (Caltanissetta - Sicilia)
61. SILVANA ROSSI - 55 anni - assistente sociale - Pergine (Trento - Trentino)
62. GIORGIO ROSSI - 60 anni - pensionato impegnato a tempo pieno nel volontariato - Chioggia (Venezia - Veneto)
63. ANDREA DELMONEGO - 54 anni - insegnante - Ala (Trento - Trentino)
64. MONICA MONTANARI - 48 anni - funzionario pubblico - Forlì - (Emilia Romagna)
65. ALESSANDRO GRAZIADEI - 34 anni - pubblicista - Vezzano (Trento - Trentino)
66. LUCIO MASSIGNAN - 39 anni - architetto - Brendola (Vicenza - Veneto)


DICHIARAZIONI

Marco Sassi
sta digiunando da lunedì 22 marzo e spiega con queste parole la propria adesione all'iniziativa: «digiuno perchè non siamo in guerra, ma destiniamo per mezzi aerei da attacco cifre che solo grandi paesi in periodo bellico possono spendere. Digiuno anche perchè compriamo cacciabombardieri ma ci mancano gli aerei da trasporto civile per trasportare cibo, acqua e tende nelle emergenze che colpiscono il pianeta. Voglio ricordare che all'epoca dello tsunami inviammo tende trasportandole coi Canadair da spegnimento incendi, che, essendo pesanti e con poca autonomia, raggiunsero i luoghi del disastro dopo 4 giorni. E cosa dire del mancato invio aereo di aiuti urgenti per il terremoto di Haiti, raggiunto da una nostra nave militare (!) solo dopo 24 giorni? Quando partecipo, con la Protezione Civile, agli interventi di spegnimento degli incendi estivi, i Canadair e gli elicotteri del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco non sono mai sufficienti e tempestivi. Però sembra che avremo 131 cacciabombardieri...».

La riflessione del 47enne cooperatore di Modena si allarga sulla situazione economica che sta attraversando anche il nostro Paese: «Digiuno perchè, a seguito di questa spaventosa crisi, anche nella nostra (ex) ricca provincia di Modena ci sono 5- 6.000 giovani disoccupati, pronti a emigrare per cercare lavoro. A loro viene negato anche questo fondamentale diritto, perchè i soldi per gli investimenti sono stati e saranno drenati sempre più da pazzesche spese militari che nessuno vuole e di cui nessuno avverte l'urgenza o la indifferibilità, dato che all'Italia non mancano gli aerei militari. Spero che anche grazie a questa nostra testimonianza possa entrare nell'agenda delle nostre discussioni l'ormai indifferibile necessità di ridurre tutte le spese militari. E, viceversa, perchè possa entrare nella nostra agenda una discussione sulla creazione di forze di pace, di peacekeeping senza missili, di interposizione pacifica, di forze di pronto intervento umanitario internazionale, di aiuto alle popolazioni che sempre di più nei prossimi anni saranno colpite da maremoti, alluvioni, terremoti, carestie, persecuzioni. Il mondo intero ci sarà grato di questo contributo e ce ne sarà riconoscente attraverso la non belligeranza, la cooperazione e lo scambio economico».

Marco Sassi conclude con un pensiero che parte dall'esperienza personale vissuta ogni giorno sul campo: «Con le missioni militari la nostra posizione si è solo aggravata: mascherate da missioni umanitarie, anzichè aumentare il nostro prestigio internazionale, migliorare le nostre esportazioni (spesso illegittime, come le triangolazioni economiche verso Paesi belligeranti o sostenitori dell'estremismo) oppure acquisire commesse nelle ricostruzioni, è successo che le transazioni con i paesi arabi sono crollate. In Iraq, ad esempio, ci eravamo arricchiti con i trattori, ma oggi riusciamo ad esportarne solo un decimo. E gli USA ci hanno fatto solo false promesse, rendendoci invisi a molti Paesi ed esponendoci al rischio del terrorismo».

«Un altro giorno è passato», scrive invece Romeo Giunchi, anch'egli al termine del terzo giorno di digiuno da cibo. «Il secondo di digiuno è sempre il più critico dicono... ma la forza della "giusta causa" aiuta. E non poco. Difficile non pensare alla deriva in cui siamo ormai dentro. Ma non si può demordere. Lo dobbiamo ai nostri figli e a chi verrà dopo di noi».


NOTE INFORMATIVE

A dieci mesi dal lancio della «Campagna di indignazione nazionale», che nei mesi scorsi ha coinvolto circa 9000 cittadini, sottoscrittori di un appello inoltrato più volte al Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio dei Ministri, Presidenti di Camera e Senato, Ministri e Gruppi parlamentari di Camera e Senato, Presidenti delle Regioni, organizzazioni sindacali e un migliaio di mass-media, dal 1 luglio 2009 la raccolta di firme è confluita nell'analoga iniziativa promossa il 19 maggio 2009 dalla «Rete Italiana per il Disarmo» e «Campagna Sbilanciamoci», coordinamenti che rapprersentano decine di associazioni impegnate da anni sui temi delle spese militari. La Campagna congiunta, denominata «Caccia al caccia! Diciamo NO agli F35» punta a far sì che il Governo italiano rinunci all'acquisto dei cacciabombardieri F-35 e usi in maniera migliore per la popolazione gli oltre 15 miliardi di euro di spesa previsti.

Ad oggi ammontano ad oltre 20 mila le firme raccolte alle quali si devono aggiungere le significative sottoscrizioni di oltre un centinaio di associazioni nazionali e locali. I promotori della mobilitazione contro l'acquisizione degli aerei da guerra hanno chiesto, nel dicembre dello scorso anno, di essere ricevuti dal Governo, per la consegna delle firme. Ma dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio non è giunta alcuna risposta. Così il 21 dicembre una delegazione della Campagna si è ritrovata in piazza Montecitorio a Roma per consegnare simbolicamente le firme raccolte, spedite poi per posta al Governo. La campagna di informazione prosegue, così come la raccolta delle firme.

Nel blog della Campagna di Indignazione Nazionale e nei siti della «Rete Italiana per il Disarmo» e della Campagna «Sbilanciamoci» sono presenti vari documenti relativi alla mobilitazione per fermare il progetto di riarmo italiano.

Saluti di pace

Amedeo Tosi
direttore responsabile di GRILLOnews.it
redazione at grillonews.it
iodigiuno at gmail.com


LINK
- Comunicato stampa N.1 del 21.03.2010
- Comunicato stampa N.2 del 22.03.2010
- Comunicato stampa N.3 del 23.03.2010
- Blog della Campagna di Indignazione Nazionale
- Appello «Tu sprechi, io digiuno. «1^ Settimana di digiuno per il disarmo»
- Per aderire alla «1^ Settimana di digiuno per il disarmo»