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Stamane la marina israeliana ha nuovamente attaccato in acque internazionali una nave carica di aiuti umanitari.
Dopo aver aperto il fuoco, l'ha abbordata e dirottata in Israele. Equipaggio e passeggeri sono ancora in stato di fermo.
Non dobbiamo però farci intimidire, dobbiamo continuare a tentare di rompere quest'assedio illegittimo e illegale: insieme agli attivisti del free gaza movement il 2 marzo salperemo nuovamente da Cipro con una nave pacifista carica di tonnellate di aiuti umanitari, medicinali e giocattoli per la popolazione di Gaza. Sulla nave saremo presenti anche una delegazione italiana dei movimenti di solidarietà con la Palestina.
Possono spararci addosso, speronare, dirottare, ma non riusciranno mai ad affondare la nostra rabbia e il nostro spirito di solidarietà.

Francesco Caruso


in allegato:

- Comunicato di FreeGaza
- dispaccio Ansa su dirottamento nave pacifista
- info su prossima missione navale: http://www.facebook.com/note.php?note_id=47752993595&id=1537444101&index=0
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COMUNICATO FREEGAZA

Israele attacca nave libanese carica di aiuti umanitari e picchia i passeggeri.

Un attivista di FreeGaza era a bordo di questa nave, la TALI, e FreeGaza ha collaborato durante la sosta a Cipro ad ottenere dalle autorità locali che la nave fosse perquisita e controllata prima della partenza per Gaza.
Per favore fate sentire la vostra indignazione, ancora una volta, contro Israele, che con prepotenza esercita atti di pirateria nel Mediterraneo orientale.
A bordo c'era un patriarca anziano da Gerusalemme così come parecchi attivisti libanesi dei diritti umani.
Secondo testimoni oculari, i passeggeri sono stati picchiati e gran parte della barca è stata distrutta.
Stiamo controllando la condizione delle unità di plasma caricate a bordo, perché, se è vero che i pirati dell'esercito israeliano, hanno spento i generatori, questo plasma si distruggerà molto rapidamente.
La posizione della nave al momento dell'attacco era questa:
http://maps.google.com/maps?f=q&hl=en&geocode=&q=32.8707,33.7776&ie=UTF8&z=12&om=1

Potete seguire la storia in inglese su alcuni siti:
http://english.aljazeera.net/news/middleeast/2009/02/20092592757311355.html
http://uk.reuters.com/article/worldNews/idUKTRE51421920090205 (video)
http://www.google.com/hostednews/ap/article/ALeqM5ioi_0jtO9RjMwPNRoXNCndRPRq3gD965CKD80

Free Gaza Movement
Media Team
               310 422 7242        
http://www.freegaza.org



GAZA: ISRAELE BLOCCA E ABBORDA NAVE DA LIBANO
- Una nave con aiuti umanitari e con a bordo attivisti pro-palestinesi, tra i quali l'arcivescovo Hilarion Capucci, e giornalisti di Paesi arabi, è stata fermata oggi dalla Marina militare israeliana mentre cercava di forzare il blocco marittimo imposto da Israele lungo la Striscia di Gaza e dirottata nel porto di Ashdod per controlli. Un portavoce militare ha detto che una perquisizione del vascello ha permesso di accertare che non conteneva armi. Fonti informate hanno poi detto che i passeggeri della nave saranno trasferiti in Libano tramite il valico di Rosh Hanikra, una volta conclusi gli accertamenti e le verifiche delle identità, che gli aiuti umanitari arriveranno a Gaza e che la nave sarà restituita al legittimo proprietario. La spedizione degli aiuti era stata organizzata dal Comitato Nazionale Palestinese contro l'Assedio in cooperazione col Movimento FreeGaza. L'azione israeliana ha suscitato reazioni incollerite in diversi Paesi arabi. La Siria ha affermato che è stato un «atto di pirateria» e il premier libanese Fuad Siniora ha espresso «assoluta condanna per la flagrante aggressione». Secondo il portavoce militare la nave, denominata 'Talì e ribattezzata 'Fratellanzà dagli organizzatori del viaggio e battente bandiera del Togo, era partita alcuni giorni fa dal porto di Tripoli e aveva poi gettato le ancora a Cipro prima di ripartire con destinazione Gaza. La nave, ha affermato il portavoce, è stata ripetutamente avvertita via radio che non aveva il permesso di entrare nelle acque territoriali di Gaza. Il comandante del vascello ieri sera avevo assicurato che la sua destinazione era il porto egiziano di El Arish, a poca distanza dalla Striscia. Questa mattina però la nave ha improvvisamente cambiato rotta puntando in direzione di Gaza, dopo aver di nuovo ignorato gli avvertimenti a non violare il blocco e comportandosi in modo da insospettire gli israeliani. La nave, secondo il portavoce, è stata allora intercettata da unità della marina militare e poi abbordata, dopo colpi di avvertimento. Durante l'abbordaggio, a suo dire, non è stato fatto uso di armi da fuoco. Un corrispondente della Tv del Qatar Al Jazira, che si trovava sul vascello, ha detto che dall'unità israeliana sono stati sparati diversi colpi e che i passeggeri sono stati picchiati. Un portavoce della polizia, citato dalla radio pubblica israeliana, ha detto che è stata usata solo la forza necessaria per compiere gli arresti nei casi di resistenza. Un alto ufficiale della marina ha detto all'emittente, che la decisione di bloccare la nave è stata presa «per porre fine a queste passeggiate tra Cipro e Gaza». Nei mesi scorsi Israele ha permesso a due navi di pacifisti con aiuti umanitari, provenienti da Cipro, di rompere il blocco marittimo di Gaza. Tra i passeggeri della Fratellanza il nome più noto è quello dell'ex vicario patriarcale melchita di Gerusalemme Hilarion Capucci che nel 1974 era stato condannato a 12 anni di carcere in Israele dopo essere stato sorpreso contrabbandare armi dal Libano, nascoste nella sua automobile con targa diplomatica, per conto di organizzazioni palestinesi. Capucci era stato liberato tre anni dopo in seguito a un intervento di Papa Paolo VI presso il presidente Katzir. Israele aveva posto due condizioni: che Capucci non avrebbe più fatto politica e che non sarebbe più tornato in Medio Oriente. (ansa)