Propongo a tutti i frequentatori di questo blog una
grande manifestazione pacifista da fare il più presto possibile a Roma. Salve a
tutti Giulia Manzini
----- Original Message -----
Sent: Wednesday, January 21, 2009 4:24
PM
Subject: Re: palestina: 2007 - 2008 -
2009
infatti il Rosh ha Shanà cade verso metà ottobre, verso,
perchè non è regolare, seguendo il calendario lunare.......
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On Mon, 1/19/09, Giuseppe Palermo <pulicane at fastwebmail.it>
wrote:
From:
Giuseppe Palermo <pulicane at fastwebmail.it> Subject:
Re: palestina: 2007 - 2008 - 2009 To:
conflitti at peacelink.it Date: Monday, January 19, 2009, 6:50
PM
Guarda che il
capodanno degli ebrei non coincide con quello dei cristiani, il quale
a loro non dice proprio niente. Non lo dico per pedanteria. Si
racconta dei soldati della prima guerra mondiale che per Natale e
capodanno smettevano di spararsi e fraternizzavano. Ma lì nemmeno le
feste sono in comune, è una difficoltà in più,
purtroppo…
Il giorno 19 gennaio 2009 18.33, Luca Bigolin
<luca.bigolin at 99studio.it> ha
scritto:
Ho
letto in pochi giorni tutte le migliaia di mail arrivatemi nelle
ultime settimane, soprattutto riguardo la questione di Gaza. Ero
cusioso di sapere come se ne parlava in questi gruppi di
discussione, visto sui giornali non si può proprio leggere. Idee
contrastanti come sempre, ne porto una nuova, di una ragazza di
Betlemme di 24 anni che mi ha ospitato pochi mesi fa a casa sua, al
di là del muro. Esattamente un anno fa diceva questo:
Diciamo
addio al 2007. Se n'è andato e un nuovo visitatore è arrivato. E'
solamente la fine dell'anno o la fine del nome "2007" per usare
semplicemente il nuovo nome 2008? Quando ero bambina pensavo che
nuovo anno significasse nuovo per qualsiasi cosa!!! Nuova vita,
nuove speranze, nuovi progetti, nuova casa e magari una nuova
famiglia. Pensavo che la fine dell'anno significasse la fine delle
azioni in questo anno. Sì questo era quello che pensavo. Ora so
cos'è il nuovo anno qui. Qui in Palestina. Io sono nata nel 1986,
il periodo della prima intifada. Che bel anniversario! Sono nata e
cresciuta sotto l'occupazione. "C'è l'occupazione" "C'è il
coprifuoco" "Stai attenta ai carroarmati che attraversano la strada"
!!! "Hanno costruito un nuovo check point" "Attenta, non passare da
questa strada, hanno messo un checkpoint mobile" " Non c'è scuola
oggi a causa del corpifuoco" Ricordo perfettamente tutte queste
frasi che ero solita sentire tutti i giorni. Gente vestita di
verde ovunque. Mi ricordo di una volta, avevo 5 anni, ho chiesto a
mio padre chi fossero queste persone vestite di verde. Lui si mise a
ridere e mi disse che erano i soldati israeliani. Non so perchè ora
sto scrivendo di quei momneti. Il 2007 è finito veramente o
solamente nel nome? Che vuol dire mai più 2007. Ma ovviamente tutto
è ancora ciò che il 2007 ci ha lasciato. Non si è portato nulla con
sè. E quindi la fine dell'anno significa lo smettere di dire 2007 e
il nuovo anno sigifica nuovi checkpoints, nuovi coloni, nuovi
stabilimenti nel West Bank, nuovi soldati, nuovi carriarmati e forse
nuovi muri, chi lo sa. Non sono pessimista ma dico questo perchè
è ciò che ci ha portato lo scorso anno nuovo. Quindi credo, penso e
mi aspetto che questo nuovo anno porterà le stesse cose, ma in modo
peggiore. E così non ho bisogno di seguire gli astri per sapere cosa
succederà nel nuovo anno. Basterà seguire i soldati, i coloni, i
carriarmati, tutto questo ti dirà il futuro reale, le reali
aspettative. Ok, questo è il mio primo capodanno qui in Palestina
dopo 4 capodanni in Giordania. Erano normali in Giodania, gente
differente, diverse le speranze e i desideri. Qui abbiamo
festeggiato in un piccolo locale, che è come una stanza di una
qualsiasi casa. Con musica, gente da tutto il mondo, una festa
inter-culturale, con persone da tutta Europa, Stati Uniti,
Palestina, SudAfrica. Tutti assieme in quel piccolo posto. Tutti
assieme aspettando di ricevere il novo visitatore 2008. Tutti
ridendo, danzando come pazzi, come non abbiamo mai danzato prima.
Nessuno screzio, nessun conflitto, nessun problema, nessuna
incomprensione, nessun confine, nessun limite, niente checkpoint.
Abbiamo dimenticato ogni cosa, le differenze religiose, culturali,
le differenti culture, lingue, nazionalità. Abbiamo dimenticato
tutte queste cose. Tutto di quello che dicono riguardo ai problemi
tra diverse nazionalità. Eravamo tutti assieme, un solo
corpo. Chi ci avesse visto avrebbe detto quanto unito è il mondo.
Questa è la vera globalizzazione. Sì, questo è quello che stiamo
cercando. Tutte le nazionalità assieme in un unico posto. Non so
cosa ci ha fatti sembrare così uniti. Forse la musica, i balli, la
terra santa e poi un, due, tre, il nuovo anno è arrivato. Ci
siamo abbracciati l'un l'altro, ci siamo augurati buon anno, tutti
assieme, tutti, nessun confine, nessun limite, niente chekpoints,
nessun soldato, nessun coprifuoco. Tutto era divertente, divertente
e divertente tutta la notte. Abbiamo dimenticato tutto. Abbiamo
dimenticato tutte le nostre sofferenze, abbiamo dimenticato tutte le
situazione esterne. Io volevo fortemente uscire e oltrepassare
uno dei checkpoint per vedere come i soldati lo stavano festeggiando
il capodanno. E' divertente pensare se lo stanno festeggiando o
meno. Non so che dire ma questa pazza festa mi ha dato una
piccola speranza, forse saremo uniti un giorno, chi lo sa. Forse
romperemo tutte le frontiere e i muri che ci separano. Il muro che
non ci permette di vederci a vicenda. Noi vogliamo vederli. Vedere
le altre persone che vivono dall'altra parte. Come festeggiano e
come stanno vivendo. Sono felici? Forse gli manchiamo. Magari
vogliono parlare con noi. Magari vogliono venirci a trovare. Non lo
so, e non sono in grado di rispondere a tutte queste domande alle
quali vorrei veramente trovare una risposta. Lo voglio. 2008…e
significa che avremo il 60 anniversario della creazione dello stato
di israele. Il giorno di indipendenza per loro che è per me e per
tutti gli altri rifugiati il giorno della nakba. Il giorno in cui
loro hanno cacciato le nostre famiglie dalla loro terra e dalle loro
case. Sì, 60 anni di indipendenza e 60 anni di occupazione. Quello
che mi sorprende è che hanno ancora la speranza di tornare alle loro
case, ne conservano ancora le chiavi. Aspettano ancora il giorno per
tornare ad Haifa, Jaffa, Nazareth. Stanno aspettando. Questo è tutto
ciò che ho. Accendete una candela per una Palestina
Libera!!!
-- Luca Bigolin luca.bigolin at 99studio.it www.baccobar.wordpress.com
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