Grecia. La rivolta continua. Dal sesto comunicato del KOE (organizzazione comunista greca)



Dal sesto comunicato del KOE (organizzazione comunista greca)
14 dicembre 2008

La rivolta continua!

I giovani continuano ad occupare le strade! Venerdì 12 dicembre un enorme folla di studenti medi , unnivesitari ed insegnanti si è riunita nel centro di Atene ed ha marciato pacificamente  verso il Parlamento. Lì le forze delle repressione li hanno attaccati ancora una volta con lacrimogeni ed hanno arrestato decine di studenti di 13, 14 e 15 anni. Insegnanti, passanti e persino giornalisti indignati hanno cercato di togliere dalle mani della polizia questi ragazzi, scontrandosi con gli agenti. Manifestazioni analoghe si sono svolte in tutta la Grecia.

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Sabato 13 dicembre gli studenti medi hanno organizzato, ancora davanti al Parlamento, un presidio che si è svolto pacificamente per tutto il giorno, fino all’alba di domenica.
A quel punto la polizia, approfittando del fatto che le persone in strada si erano diradate, li hanno attaccati. Scontri sono andati avanti per ore vicino al Politecnico.
Nel pomeriggio di sabato migliaia di persone si sono raccolte spontaneamente nel luogo in cui è stato assassinato Alexis, urlando slogan contro la polizia ed il governo.
Decine di manifestazioni organizzate dalla sinistra (ad eslusione del KKE) si sono svolte per tutto il giorno nei sobborghi di Atene e in molte città  della Grecia.
 
Centinaia di scuole ed università sono attualmente occupate, nonostante gli sforzi del PASOK e del KKE di impedire agli studenti di entrare in università per riunirsi e mobilitarsi, usando la calunnia e a volte anche la forza.
Il 15 dicembre ad Atene ci sarà una nuova manifestazione del neonato “Coordinamento delle Scuole Alexis Grigoropoulos” davanti al comando della polizia.
Altri appelli alla mobilitazione vengono dai sindacati insegnanti e studenti per una manifestazione di massa ad Atene il 18 dicembre .
Il KOE sta organizzando nuove azioni in tutta la Grecia da lunedì 15 fino a giovedì 18, chiamando alla mobilitazione per far cadere il governo.

La repressione e gli attacchi coordinati contro la rivolta non prevarranno!
Ribellarsi è giusto! Tutti in strada! Continuiamo!