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L'emergenza alimentare e la mappa della fame
- Subject: L'emergenza alimentare e la mappa della fame
- From: "Associazione Amici di Lazzaro" <associazioneamicidilazzaro at yahoo.it>
- Date: Mon, 21 Apr 2008 19:13:04 +0200
L'emergenza alimentare e la mappa della fame
Roma (Agenzia Fides)-Sono 36 i Paesi che più risentono del forte
aumento del costo del cibo. Di questi 21 sono africani, 9 si trovano in Asia, 4
nell'America Latina e 2 in Europa. Lo ha reso noto uno studio della FAO,
l'agenzia alimentare delle Nazioni Unite, che ha stilato una vera e propria
mappa di un'emergenza che è planetaria (vedi Fides 15/4/2008) ed è sulle prime
pagine della stampa internazionale (vedi Oggi su Internet). L'International
Herald Tribune apre con un articolo sulla scarsa produzione australiana di riso
che minaccia i Paesi che dipendono dalle esportazioni australiane per soddisfare
le proprie necessità alimentari. Il crollo della produzione australiana di riso,
causata dalla forte siccità, è stato uno dei fattori che ha provocato il
raddoppio del prezzo internazionale del cereale negli ultimi 3 mesi, causando
proteste per il caro vita in diversi Stati, in particolari africani. Uno di
questi è il Senegal, il cui Presidente, Abdoulaye Wade, spiega in un'intervista
a “Le Figaro” come il riso, a partire dalla colonizzazione, è divenuto
l'alimento di base dei senegalesi. A fronte di una produzione locale di 200mila
tonnellate, il consumo annuale è però di 800mila tonnellate. Il Paese è così
costretto a importarne 600mila tonnellate. A causa dei forti rincari, il Senegal
ha speso nel biennio 2006-2007 oltre 250 milioni di euro per sovvenzionare
l'acquisto di riso. Per rimediare a questa situazione il Presidente del Senegal
intende aumentare la produzione locale, varando, tra l'altro, un progetto per
sfruttare le acque del fiume Senegal e facendo ricorso all'aiuto di esperti
indiani e sud-coreani. In Africa però si elevano le voci di coloro che criticano le scelte in politica agricola ed economica imposte dagli organismi economici internazionali come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale. Per ripagare il debito estero si sono dovuti tagliare i fondi per la sanità e l'istruzione e gli investimenti in opere come acquedotti, e nella produzione agricola. Tra i Paesi colpiti dal caro riso vi è la Guinea Conakry, che ha annunciato il blocco dell'esportazione di ogni tipo di prodotto alimentare e di legname per cercare di fermare l'aumento dei prezzi. Nei giorni scorsi vi sono stati dimostrazioni che minacciavano di gettare il Paese di nuovo nel caos dopo le proteste dell'anno scorso contro il Presidente Lansana Conte (vedi Fides 26/2/2007). Secondo il rapporto della FAO la mappa della crisi alimentare è la seguente: Lesotho (siccità); Somalia (conflitti e avverse condizioni climatiche); Swaziland (siccità prolungata); Zimbabwe (crisi economica, recenti alluvioni); Eritrea (flusso interno di profughi); Liberia (difficoltà post-conflitto); Mauritania (siccità prolungata); Sierra Leone (difficoltà post-conflitto); Burundi (guerra civile, flusso di profughi); Repubblica Centrafricana (rifugiati); Ciad (conflitto interno e transfrontaliero); Repubblica Democratica del Congo (guerra civile); Repubblica del Congo (profughi); Costa d'Avorio (guerra civile); Etiopia (raccolto scarso); Ghana (siccità e alluvioni); Guinea (rifugiati); Guinea-Bissau (insicurezza alimentare); Kenya (avverse condizioni climatiche, conflitto civile); Sudan (guerra); Uganda /guerra civile nel Nord). (L.M.) (Agenzia Fides 17/4/2008 righe 34 parole 493) |
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