La Cina inasprisce la repressione in Tibet



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080214it.html

La Cina inasprisce la repressione in Tibet
Il Comitato olimpico internazionale (IOC) deve condannare le violazioni dei diritti umani in Tibet

Bolzano, Göttingen, 14 marzo 2008

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) si è appellata oggi al presidente del Comitato olimpico internazionale (IOC) Jacques Rogge affinché non continui a tacere di fronte alla brutale repressione delle proteste dei monaci buddisti in Tibet. Far finta di non vedere e ignorare questi fatti non può rappresentare una soluzione visto che tra cinque mesi inizieranno a Pechino i "Giochi della serenità". Lo IOC rischia così una gravissima perdita di credibilità se le autorità cinesi dovessero usare anche ad agosto, in pieno svolgimento dei giochi, la violenza e le armi contro i monaci buddisti disarmati. Considerata la repressione in corso in Cina e in Tibet, l'ottimismo utilitaristico di Rogge diventa sempre più irreale e imbarazzante e di fatto non cambia nemmeno di fronte alle varie dichiarazioni di Rogge secondo cui la situazione dei diritti umani in Cina può migliorare in modo durevole grazie ai Giochi Olimpici del 2008.

Dopo le proteste dei monaci buddisti nella capitale tibetana Lhasa in occasione del 49esimo anniversario della sollevazione popolare contro il dominio cinese (10 marzo), il governo cinese ha fatto sbarrare i tre più importanti monasteri della città, vietando l'ingresso anche ai turisti. All'interno dei monasteri i monaci sono stati interrogati dalle forze di sicurezza con il fine di individuare tutti i partecipanti alle proteste pubbliche. Nonostante la politica di Pechino di imporre ai monasteri degli abati fedeli al regime, continuano a esserci monaci che hanno iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la violenta repressione delle proteste.

Negli scorsi giorni diversi atleti olandesi e belgi hanno chiesto allo IOC di prendere finalmente una chiara posizione pubblica riguardo alle violazioni dei diritti umani in Cina. Il nuotatore olandese Pieter van den Hoogenband, vincitore di tre medaglie d'oro, ha infatti chiesto a Rogge di dare voce agli sportivi di tutto il mondo e di chiedere al governo cinese il rispetto dei diritti umani.

Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080307it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/071126it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080229en.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070823it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070514it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060913it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060519it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2006/060824ait.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/uig-kadeer.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/mongol/mongol.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/uiguri.html | www.gfbv.it/3dossier/asia/tibet-it.html

* www: www.amnesty.org/en/news-and-updates/news/crackdown-activists-and-minorities-china-20080313 | www.worldcoalition.org | www.unglobalcompact.org | www.ohchr.org | www.hrichina.org | www.falunhr.org | www.olympic.org