Niger: Censura per i giornalisti per impedire la diffusione di notizie sul conflitto con i Tuareg



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/080116it.html

Niger: processo contro i giornalisti di ARTE
Censura per i giornalisti per impedire la diffusione di notizie sul conflitto con i Tuareg
Bolzano, Göttingen, 16 gennaio 2008

Inizia oggi in Niger il processo a dir poco scandaloso contro i due giornalisti che avrebbero voluto girare un documentario sulla sollevazione dei Tuareg nel nord del paese per la televisione franco-tedesca Arte. Il 17 dicembre 2007 i due giornalisti, Thomas Dandois e Pierre Creisson, erano stati arrestati dalle autorità del Niger con l'imputazione di minaccia alla sicurezza dello stato e per questo rischiano addirittura una condanna alla pena di morte. Le autorità del Niger perdono la propria credibilità se continuano a condurre processi contro giornalisti per censurarli; giornalisti che tentano di fare solamente il proprio lavoro indipendentemente dalla politica, riportando notizie sul conflitto con i Tuareg.
L'Associazione per i popoli minacciati (APM) ricorda che un altro 
giornalista nigerino, Moussa Kaka, è in prigione da 120 giorni per 
accuse simili. Moussa Kaka è direttore della radio privata Radio 
Saraounia oltre che corrispondente di Radio France Internationale e 
partner da anni di Deutsche Welle. La sua radio manda in onda 
giornalmente trasmissioni in lingua francese e haussa. Moussa Kaka è 
accusato di tradimento di stato perché ha realizzato interviste con i 
ribelli Tuareg: si trova in prigione dal settembre 2007, rischia 
l'ergastolo e ha ricevuto minacce di vario tipo dalle forze di 
sicurezza. Il giornalista già negli anni 90 con i suoi reportage aveva 
portato all'attenzione dell'opinione pubblica il conflitto con i Tuareg.
I Tuareg hanno imbracciato nuovamente le armi nel gennaio 2007 dopo che 
la rottura degli accordi di pace siglati nel 1996. I nomadi si sentono 
danneggiati dalle politiche del governo e pretendono più aiuti per la 
loro regione. Dalla ripresa del conflitto a causa degli attacchi dei 
ribelli Tuareg e delle operazioni dell'esercito nei confronti della 
popolazione civile sono morte più di 100 persone. Fino ad oggi il 
governo persegue una politica esclusivamente militare per tentare di 
schiacciare il movimento ribelle Tuareg e rifiuta ogni tentativo di 
dialogo serio e credibile. A causa della sua repressione il governo del 
Niger non permette indagini e reportage indipendenti sul conflitto 
Tuareg e sulle sue motivazioni.
Vedi anche:
* www.gfbv.it: www.gfbv.it/2c-stampa/2007/071009it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2007/070627it.html | www.gfbv.it/2c-stampa/2005/050816it.html | www.gfbv.it/3dossier/ind-voelker/dekade-it.html
* www: http://it.wikipedia.org/wiki/Niger | 
http://it.wikipedia.org/wiki/Tuareg